Vincenzo Moretti
Vincenzo Moretti Cardinale | |
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Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Orvieto 14 novembre 1815 |
Morte | Bologna 6 ottobre 1885 |
Sepoltura | Bologna, chiesa di San Girolamo alla Certosa |
Ordinazione presbiterale | 22 settembre 1838 |
Nominato vescovo | 17 dicembre 1855 da papa Pio IX |
Consacrazione vescovile | Chiesa di Santa Maria Annunziata a Tor de' Specchi (Roma), 13 gennaio 1856 dal card. Costantino Patrizi Naro |
Elevazione ad Arcivescovo | 27 ottobre 1871 da papa Pio IX |
Creato Cardinale |
28 dicembre 1877 da Pio IX (vedi) |
Cardinale per | 7 anni, 9 mesi e 9 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Vincenzo Moretti (Orvieto, 14 novembre 1815; † Bologna, 6 ottobre 1885) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nato ad Orvieto, figlio di Domenico Moretti ed Elisabetta Mazzoni-Brancaleone. Ricevuto il sacramento della cresima il 24 aprile 1821. Suo fratello Francesco fu canonico, arciprete e parroco della cattedrale di Orvieto.
Formazione e ministero sacerdotale
Studiò presso il Collegio dei Gesuiti di Orvieto, presso il Seminario di Orvieto e al Collegio Romano, Roma, dove conseguì il dottorato in teologia il 31 maggio 1844 e in utroque iure, sia di diritto civile che canonico, il 9 marzo 1848. Ricevette la tonsura ecclesiastica il 18 dicembre 1830.
Ordinato sacerdote il 22 settembre 1838. Nella diocesi di Orvieto, esaminatore prosinodale; Canonico teologo del capitolo della sua cattedrale il 18 ottobre 1845, con l'ingiunzione del vescovo, Giuseppe Maria Vespignani(ch), che lo aveva fortemente incoraggiato, e quasi costretto, a partecipare al concorso per la prebenda teologica, infra annum per conseguire il dottorato in teologia. Pochi mesi dopo, ha chiesto una proroga, lamentando di essere già impegnato nel completamento del corso di giurisprudenza a Roma (iniziato quattro anni prima); nominato professore di Sacra Scrittura e storia ecclesiastica nel suo liceo il 30 dicembre 1848; Pro-vicario generale nel 1851.
Ministero episcopale
Eletto vescovo di Comacchio il 17 dicembre 1855, fu consacrato il 13 gennaio 1856 nella chiesa di Tor di Specchi di Roma, dal cardinale Costantino Patrizi Naro, vescovo di Albano, assistito da Antonio Ligi Bussi(ch), arcivescovo titolare di Iconio, Vicegerente della diocesi di Roma, e da Giuseppe Andrea Bizzarri, arcivescovo titolare di Filippi, segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari. È entrato in diocesi il 15 marzo 1856. I fedeli lo accolsero con entusiasmo ma il governo cittadino, guidato da Carlo Cavalieri Ducati, rimase sempre ostile.
Il successore di Cavalieri Ducati, il suo parente Giovanni con lo stesso cognome, chiese al vescovo Moretti di celebrare una messa solenne e un Te Deum per la festa dello Statuto del 13 maggio 1860. Il vescovo ha rifiutato sulla base dell'obiezione della sua coscienza e nella notte del 21 luglio 1860, il sindaco lo mise agli arresti domiciliari nel palazzo episcopale. Fu rilasciato la mattina del 7 ottobre 1860, dopo un decreto del Ministero degli Affari Religiosi, datato 29 settembre, che concedeva l'amnistia al clero perseguito o condannato alle pene correttive. Nel frattempo il vescovo Moretti ricevette la bolla papale che lo trasferiva alla sede di Cesena, datata 23 marzo 1860. Non poté prendere possesso della sede perché il cardinale Giacomo Antonelli, segretario di Stato, prescrisse di non richiedere la exequatur reale e quindi rimase a Comacchio; lì lavorò per il trasferimento, ottenuto da papa Pio IX nel 1857, del territorio di Mesola dall'arcidiocesi di Ferrara alla diocesi di Comacchio.
Assistente al Soglio Pontificio il 18 settembre 1863. Trasferito alla sede di Imola, 27 marzo 1867. Partecipò al Concilio Vaticano I, 1869-1870. Ha sostenuto la dichiarazione dogmatica della infallibilità papale; il 20 settembre 1870 tornò a Imola dopo aver lasciato Roma perché il Concilio era stato sospeso a causa della inizio della guerra franco-prussiana. Promosso alla sede metropolitana di Ravenna il 27 ottobre 1871. Il 6 novembre 1871, chiese istruzioni alla Segreteria di Stato sulla sorte dei vescovi tradotti, incerti sulla sua destinazione e sulla perdita della temporalità della sede che stava lasciando. Il suo tentativo di rimanere a Imola fallì perché la Santa Sede gli ordinò di prendere possesso della nuova diocesi.
Nel 1876 partecipò al terzo congresso cattolico di Bologna. Dopo il 1876, la Santa Sede concesse ai vescovi di fare richiesta indiretta dell'exequatur da parte del governo italiano; a causa della sua intransigenza e delle accuse di aver ostacolato la sinistra nelle elezioni locali, non l'ha mai ottenuta. A Ravenna trovò un intenso anticlericalismo saldato alle esigenze di una rivoluzione sociale dalle associazioni mazziniane e dalla propaganda di Mikhail Alexandrovich Bakunin, l'anarchico rivoluzionario russo e fondatore dell'anarchismo collettivista.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 28 dicembre 1877, ha ricevuto la berretta rossa e il titolo di Santa Sabina il 31 dicembre 1877. Partecipò al conclave del 1878, che elesse Papa Leone XIII. Amministratore apostolico della diocesi di Comacchio e della prepositurato di Pomposiana il 25 aprile 1878. Dopo avere rinunciato al governo pastorale dell'arcidiocesi di Ravenna, il 22 settembre 1879. si ritirò a vivere a Roma.
Morte
Morto il 6 ottobre 1881, a Bologna. Esposto nella chiesa parrocchiale di San Martino, Bologna, e sepolto nella chiesa di San Girolamo alla Certosa in quella città. Il suo monumento funebre fu scolpito da Enrico Barbieri nel 1883 e progettato da Alfredo Tartarini.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Vincenzo Moretti
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Comacchio | Successore: | |
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Michele Virgili | 17 dicembre 1855 - 23 marzo 1860 | Fedele Bufarini |
Predecessore: | Vescovo di Cesena | Successore: | |
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Enrico Orfei | 23 marzo 1860 - 27 marzo 1867 | Paolo Bentini |
Predecessore: | Vescovo di Imola | Successore: | |
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Gaetano Baluffi | 27 marzo 1867 - 27 ottobre 1871 | Luigi Tesorieri |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Ravenna | Successore: | |
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Enrico Orfei | 27 ottobre 1871 - 22 settembre 1879 | Giacomo Cattani |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Sabina | Successore: | |
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Sisto Riario Sforza | 31 dicembre 1877 - 6 ottobre 1881 | Edward MacCabe |
Voci correlate | |
- Vescovi di Comacchio
- Vescovi di Cesena-Sarsina
- Vescovi di Imola
- Vescovi di Ravenna
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