Arcidiocesi di Siviglia

Da Cathopedia, l'enciclopedia cattolica.
100%Decrease text sizeStandard text sizeIncrease text size
Share/Save/Bookmark
(Reindirizzamento da Diocesi di Siviglia)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Arcidiocesi di Siviglia
Archidioecesis Hispalensis
Chiesa latina
Palacioarzobispal.JPG
arcivescovo metropolita Juan José Asenjo Pelegrina
Sede Siviglia
280px-Diocesisdelalaguna.PNG
Mappa della diocesi
Nazione bandiera Spagna
diocesi suffraganee
Asidonia-Jerez, Cadice e Ceuta, Cordova, Huelva, Isole Canarie, San Cristóbal de La Laguna o Tenerife
Ausiliari Teodoro León Muñoz, Ramón Darío Valdivia Jiménez
Cariche emerite: cardinale Carlos Amigo Vallejo
Parrocchie 258
Sacerdoti 692 di cui 436 secolari e 256 regolari
2.731 battezzati per sacerdote
504 religiosi 2.012 religiose 47 diaconi
1.900.224 abitanti in 14.001 km²
1.890.000 battezzati (99,5%% del totale)
Eretta III secolo
Rito romano
Indirizzo

Apartado 6, Plaza Virgen de los Reyes s/n, 41004 Sevilla, España

tel. 95.450.55.05 fax. 95.450.55.06
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Dati online 2010 ( ch)
Collegamenti interni
Chiesa cattolica in Spagna
Tutte le diocesi della Chiesa cattolica
Cattedrale Santa Maria di Siviglia

L'arcidiocesi di Siviglia (in latino: Archidioecesis Hispalensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Spagna. Nel 2010 contava 1.890.000 battezzati su 1.900.224 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Juan José Asenjo Pelegrina.

Territorio

L'arcidiocesi comprende la provincia di Siviglia.

Sede arcivescovile è la città di Siviglia, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria, il più grande edificio gotico del mondo e una delle chiese più grandi al mondo.

Il territorio è suddiviso in 256 parrocchie.

Storia

La diocesi fu eretta probabilmente nel III secolo, epoca in cui troviamo riscontro documentale dei primi vescovi, ma forse in epoca ancora più antica: secondo alcuni, nel I secolo.

Nel IV secolo fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.

Nel VII secolo vissero i famosi arcivescovi san Leandro e sant'Isidoro. Il primo di loro contribuì alla conversione di sant'Ermenegildo e di Recaredo re goti e presiedette nel 589 il III Concilio di Toledo. Il secondo presiedette il IV Concilio di Toledo e fu illustre per la sua dottrina, tanto che successivamente fu proclamato dottore della Chiesa.

Durante la dominazione araba la successione episcopale presenta solo deboli tracce. Per circa un secolo, dalla metà del XII secolo alla metà del XIII secolo la diocesi fu soppressa.

Nel 1251 la sede fu ristabilita. Dopo la Reconquista la maggior parte delle moschee della città furono convertite in chiese, ma Santa María la Blanca, Santa Cruz e San Bartolomé furono concesse agli ebrei come sinagoghe. La cattedrale fu eretta sulla base della grande moschea, opera dell'emiro che costruì la moschea dell'Aljama, ricostruita nel 1171 dall'emiro almohade Yusuf-ben Yacub. Il famoso campanile della Giralda è opera di Almanzor. Per ottenere l'orientamento liturgico, quando la moschea fu trasformata in una cattedrale la sua larghezza divenne la lunghezza della nuova chiesa e fu divisa in due parti, di cui la minore fu separata dal resto con una balaustrata e una grata per ricavarne la cappella reale.

In seguito alla scoperta dell'America, l'arcidiocesi di Siviglia estese al Nuovo Mondo la sua giurisdizione territoriale. Quando, negli anni Dieci del CInquecento, furono create le prime diocesi americane, Siviglia ne divenne metropolitana. La giurisdizione metropolitana di Siviglia sulle Americhe cessò il 12 febbraio 1546, con l'elevazione al rango di arcidiocesi delle sedi di Santo Domingo, Città del Messico e Lima.

Il 22 ottobre 1953, cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Huelva.

Il 3 marzo 1980, cedette un'altra porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Jerez de la Frontera.

Cronotassi dei vescovi

Statistiche

Note
  1. Una questione intricata fu risolta da (ES) Vicente Beltrán de Heredia, Cartulario de la Universidad de Salamanca, vol. I, Salamanca 1970, p. 151 evitando la confusione con Pedro Gómez Barroso y García
Fonti
Voci correlate
Collegamenti esterni