Francesco Maria Pignatelli
Francesco Maria Pignatelli Cardinale | |
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Età alla morte | 71 anni |
Nascita | Rosarno 19 febbraio 1744 |
Morte | Roma 14 agosto 1815 |
Sepoltura | basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma) |
Ordinazione presbiterale | nessuna informazione |
Creato Cardinale |
21 febbraio 1794 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 21 anni, 5 mesi e 21 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Francesco Maria Pignatelli (Rosarno, 19 febbraio 1744; † Roma, 14 agosto 1815) è stato un cardinale italiano.
Cenni biografici
Nacque a Rosarno, feudo calabrese della famiglia, da Fabrizio, ottavo principe di Noja e da Costanza de' Medici, membri dell'aristocrazia napoletana imparentati con papa Innocenzo XII e i cardinali Francesco Pignatelli e Domenico Pignatelli di Belmonte.
Formazione e attività prelatizia
Ricevette la sua prima educazione in casa da precettori domenicani e cappuccini, quindi nel 1758 fu mandato a Roma, dove studiò presso il Collegio Clementino dei Padri Somaschi.
Iniziò la carriera ecclesiastica come protonotario apostolico, quindi divenne referendario del Tribunale dell'Apostolica Segnatura di Giustizia e Grazia (28 novembre 1765), vice-legato a Ferrara (19 gennaio 1767 - 30 giugno 1772), relatore della Congregazione della Consulta (1772), infine dal 14 febbraio 1785 Maestro di Camera del Papa, posto che occupò fino alla sua elevazione al cardinalato.
Cardinalato
Papa Pio VI lo creò cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1794 e il 27 di quel mese ricevette la berretta rossa e prese possesso del titolo di cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo il 12 settembre. Fu membro delle congregazioni delle Immunità, dei Riti, della Consulta e della Visita apostolica.
Il 1º giugno 1795 fu nominato legato a Ferrara. La legazione ferrarese fu occupata senza colpo ferire dalle truppe francesi il 22 giugno dell'anno seguente e Pignatelli fu fatto prigioniero e trattenuto in ostaggio con il cardinale Ippolito Vincenti Mareri, legato di Bologna, in attesa che rientrasse da Roma il marchese Giuseppe Angelelli, ambasciatore di Bologna. Fu temporaneamente surrogato nelle funzioni diplomatiche dal cardinale Alessandro Mattei allora arcivescovo di Ferrara.
Fu rilasciato e partì per Roma e in agosto era a Napoli, dove gli fu richiesto di presentarsi prigioniero sulla parola a Milano. Ma tale richiesta cadde dopo la firma del Trattato di Tolentino (1797). Quando i francesi entrarono in Napoli Pignatelli riparò su una nave portoghese scortata da una fregata russa e da una turca e giunse a Trieste il 19 maggio 1799 insieme con vari aristocratici e con i cardinali Enrico Benedetto Stuart e Romualdo Braschi-Onesti.
Fu tra i trentacinque cardinali del conclave di Venezia dal quale, dopo tre mesi, risultò eletto papa Pio VII Chiaramonti. Il 6 giugno si imbarcò con il papa sulla fregata austriaca "Bellona" e fece rientro a Roma, ancora occupata dalle truppe napoleoniche. Il nuovo pontefice lo trasferì, il 2 aprile 1800, al titolo di santa Maria in Trastevere.
Fu nuovamente arrestato dai francesi che occuparono Roma nel 1809 e fu deportato in Francia, dove già era detenuto papa Pio VII. Fu uno dei tredici "cardinali neri" che rifiutarono di presenziare al matrimonio fra l'imperatore e l'arciduchessa Maria Luisa d'Asburgo-Lorena il 12 aprile 1810.[1] Su ordine di Napoleone venne rinchiuso a Rethel assieme al cardinale Alessandro Mattei. Rientrò presso la corte papale dopo la firma del Concordato di Fontainebleau del 25 gennaio 1813, che però Pio VII con il Segretario di Stato Ercole Consalvi già ritrattarono il 24 marzo seguente.
Non andò in esilio assieme ad altri cardinali il 27 gennaio 1814 a causa delle sue gravi condizioni di salute e rimase a Parigi. Un ordine del governo provvisorio lo liberò finalmente il 2 aprile e poté rientrare a Roma.
Morte
morì a Roma, il 14 agosto 1815, nel suo palazzo di san Lorenzo ai Monti. La salma venne esposta nella chiesa di Santa Maria in Vallicella e le esequie si svolsero alla presenza del papa. Fu sepolto nella basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma) del suo titolo.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo | Successore: | |
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Giovanni Maria Riminaldi | 21 febbraio 1794 - 2 aprile 1800 | Ferdinando Maria Saluzzo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere | Successore: | |
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Tommaso Antici | 2 aprile 1800 - 14 agosto 1815 | Annibale Francesco Clemente Melchiore Girolamo Nicola della Genga |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Cardinali presbiteri di Santa Maria del Popolo
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Trastevere
- Concistoro 21 febbraio 1794
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Cardinali creati da Pio VI
- Biografie
- Cardinali italiani
- Nati nel 1744
- Nati il 19 febbraio
- Nati nel XVIII secolo
- Morti nel 1815
- Morti il 14 agosto