Ippolito Antonio Vincenti Mareri
Ippolito Antonio Vincenti Mareri Cardinale | |
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Filippo Sannari , particolare del ritratto del cardinale | |
Età alla morte | 73 anni |
Nascita | Rieti 20 gennaio 1738 |
Morte | Parigi 21 marzo 1811 |
Sepoltura | Cattedrale di Santa Maria Assunta (Rieti) |
Ordinazione presbiterale | 19 marzo 1785 |
Nominato arcivescovo | 11 aprile 1785 da Pio VI |
Consacrazione vescovile | Cattedrale di San Pietro (Frascati), 8 maggio 1785 dal card. arc. Enrico Benedetto Stuart di York |
Creato Cardinale |
21 febbraio 1794 da Pio VI (vedi) |
Cardinale per | 17 anni e 1 mese |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Ippolito Antonio Vincenti Mareri (Rieti, 20 gennaio 1738; † Parigi, 21 marzo 1811) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Rieti, ultimogenito del conte Cinzio Francesco Vincenti Gentili Mareri, poi gonfaloniere di Rieti nel 1747, e di Caterina Razza di Sermoneta. Fu battezzato lo stesso giorno, dallo zio Adriano, fratello di suo padre, assistito dal prozio Giuseppe anch'egli presbitero.
Formazione e attività prelatizia
Verso i dieci anni entrò nel Seminario Diocesano di Rieti dove studiò grammatica, retorica e materie umanistiche. A diciassette anni fu mandato a Roma per proseguire la propria formazione e nel novembre del 1754 iniziò i propri studi all'Università La Sapienza, dove si addottorò in in utroque iure il 27 aprile 1764.
Rientrato a Rieti, nell'estate di quell'anno concluse i negoziati per il matrimonio di sua sorella Lavinia col barone Bernardino Gagliardi di L'Aquila. Entrato nella prelatura romana fu nominato uditore della nunziatura apostolica in Spagna l'11 aprile 1764. Prese possesso dell'incarico nell'agosto successivo e assistette impotente alla soppressione della Compagnia di Gesù per ordine di Carlo III nel 1767]. Occupò il suo incarico sino al 1775. Divenuto referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica, venne onorato del titolo di protonotario apostolico soprannumerario. Prelato domestico di Sua Santità, divenne relatore della Sacra Consulta nell'aprile del 1776 e assunse temporaneamente il governo della città di Roma in assenza del titolare, monsignor Fernando Spinelli, tra il settembre del 1783 e il febbraio del 1784. Il 29 gennaio del 1784 fu nominato da papa Pio VI nunzio apostolico in Spagna.
Episcopato
Il 19 marzo 1785 ricevette l'ordinazione presbiterale e l'11 aprile fu eletto arcivescovo titolare di Corinto. Fu consacrato l'8 maggio successivo nella cattedrale di Frascati per opera del cardinale Enrico Benedetto Stuart, duca di York, assistito da mons. Girolamo Volpi (Ch), arcivescovo titolare di Neocesarea in Ponto e da mons. Pier Luigi Galletti, O.S.B., (Ch) vescovo titolare di Cirene. Fu in Spagna per quasi un decennio sotto re Carlo III e suo figlio Carlo IV.
Cardinalato
Papa Pio VI lo nominò cardinale nel concistoro del 21 febbraio 1794. Ricevette la berretta cardinalizia a Madrid il 25 febbraio, e fu lo stesso re ad imporre all'arcivescovo la porpora in presenza dell'intera corte. Rientrò a Roma il 5 aprile. Il 1º giugno gli fu conferito il titolo cardinalizio dei Santi Nereo e Achilleo. Fu ascritto nelle congregazioni dei Vescovi e Regolari, di Propaganda Fide, del Concilio, dell'Indice e delle Acque.
Fu legato pontificio a Bologna dal 1º giugno 1795 al giugno del 1796. Quando la città venne occupata dalle truppe francesi si trasferì a Rieti nel 1797 ma venne fatto prigioniero e riportato a Roma nel 1798. In questo frangente venne quasi costretto a rinunciare al cardinalato, ma scampò all'onta dietro pagamento di una forte indennità che lo rilasciò libero e gli consentì di tornare a Rieti l'anno successivo, rimanendovi sino alla convocazione del conclave che si tenne a Venezia in forma straordinaria, e dal quale risultò eletto papa Pio VII. Fu prefetto dell'Economia del Collegio Romano dal dicembre del 1801. Nel 1807 optò per l'ordine dei vescovi con la sede suburbicaria di Sabina. Per un breve periodo nel 1808 fu vice-camerlengo di Santa Romana Chiesa durante l'assenza del cardinale in pectore Francesco Guidobono Cavalchini.
Trasferito forzosamente a Parigi nel 1810, fu tra i cardinali favorevoli alle seconde nozze di Napoleone con Maria Luisa d'Asburgo-Lorena (molti altri cardinali si erano opposti perché Napoleone era ancora scomunicato) e anzi, partecipò alla cerimonia nuziale sia civile che religiosa tenutasi il 2 aprile.
Morte
Morì a Parigi il 21 marzo 1811, assistito al capezzale dal suo fedele ciambellano, Michele Torraca. La sua salma venne esposta alla pubblica venerazione nella chiesa di Saint-Thomas d'Aquino a Parigi, ove ebbero luogo anche i funerali. Per esplicito volere di Napoleone, riconoscente per l'appoggio che il cardinale gli aveva tributato, il cardinale venne sepolto tra i grandi nel Panthéon parigino. Quando nel 1861 l'arcivescovo di Parigi, il cardinale François-Nicholas-Madeleine Morlot, stabilì che alcune sepolture nella chiesa dovessero essere sgombrate, avvisò il pronipote del cardinale, che si preoccupò di trasferire in patria i resti mortali, che giunsero a Rieti il 22 ottobre e furono seppelliti nella tomba di famiglia, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Benedetto XIII, O.P.
- Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart di York
- Cardinale Ippolito Antonio Vincenti Mareri
Onorificenze
Balì Cavaliere di Gran Croce e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) | |
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Corinto | Successore: | |
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Marcantonio Colonna juniore | 11 aprile 1785 - 1 giugno 1795 | Giuseppe Maria Spina |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Spagna | Successore: | |
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Nicola Colonna di Stigliano | 20 agosto 1785 - dicembre 1794 | Filippo Casoni |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Nereo e Achilleo | Successore: | |
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Luigi Valenti Gonzaga | 1º giugno 1795 - 3 agosto 1807 | Carlo Andrea Pelagallo |
Predecessore: | Legato apostolico di Bologna | Successore: | |
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Giovanni Andrea Archetti | 1º giugno 1795 – 15 giugno 1796 | - |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Sabina | Successore: | |
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Giovanni Andrea Archetti | 3 agosto 1807 - 21 marzo 1811 | Lorenzo Litta |
Bibliografia | |
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- Vescovi di Corinto
- Nunzi apostolici per la Spagna
- Cardinali presbiteri dei Santi Nereo e Achilleo
- Legati pontifici di Bologna
- Cardinali vescovi di Sabina-Poggio Mirteto
- Presbiteri ordinati nel 1785
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1785
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Enrico Benedetto Stuart di York
- Italiani
- Arcivescovi per nome
- Concistoro 21 febbraio 1794
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Pio VI
- Biografie
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