Giuseppe Berardi
Giuseppe Berardi Cardinale | |
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Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Ceccano 28 settembre 1810 |
Morte | Roma 6 aprile 1878 |
Sepoltura | Cimitero del Verano (Roma) |
Ordinazione presbiterale | Roma, 19 marzo 1862 |
Nominato arcivescovo | 7 aprile 1862 da Pio IX |
Consacrazione vescovile | Chiesa del Santissimo Nome di Gesù (Roma), 8 novembre 1863 dal card. arc. Costantino Patrizi Naro |
Creato Cardinale |
13 marzo 1868 da Pio IX (vedi) |
Cardinale per | 10 anni e 24 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giuseppe Berardi (Ceccano, 28 settembre 1810; † Roma, 6 aprile 1878) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Giuseppe nacque a Ceccano (diocesi di Ferentino, Lazio) da Vincenzo Berardi, mercante e dalla moglie Anna Maria nata Bruni. Il fratello Filippo (1830-1895) è stato marchese (1877), deputato (1880) e senatore del Regno d'Italia (1882). Ricevette il sacramento della cresima il 20 giugno 1815.
Formazione e carriera ecclesiastica
Dopo gli studi primari a Ceccano studiò al seminario di Ferentino e poi al Collegio Romano dove conseguì il dottorato in teologia ad honorem e in seguito all'arciginnasio La Sapienza dove conseguì il dottorato in utroque iure il 4 luglio 1837.
Divenne avvocato e si distinse talmente tanto nella sua professione che i cardinali Luigi Lambruschini e Mario Mattei gli chiesero di entrare in magistratura. Si sposò ed ebbe una figlia, che scomparve prematuramente assieme alla madre.
Come avvocato laico fu giudice uditore di secondo turno alla Camera Apostolica dal 1843 al 1844, quando vestì l'abito clericale divenendo il 28 novembre Prelato referendario. Era amico del cardinale Giacomo Antonelli, allora tesoriere pontificio, che lo appoggiò nella sua carriera. Nel 1845 divenne relatore della Sacra Consulta.
Costretto Pio IX ad abbandonare Roma nel 1848, in seguito ai tumulti popolari, il Berardi comparve al suo seguito nell'esilio di Gaeta. Nel 1849 fu commissario straordinario a Marittima e Campagna e dal 1º settembre pro-legato pontificio a Velletri.
Tornò a Roma al seguito del pontefice e divenne nel 1851 segretario della Sacra Congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari e della Cifra. Apparteneva già come consultore a varie altre congregazioni, quando, nel 1859, in occasione della ventilata partenza del cardinal Antonelli al congresso europeo che avrebbe dovuto decidere sulla questione italiana, fu nominato sostituto alla segreteria di Stato.
Episcopato
Nel 1862 venne scelto per una missione diplomatica, mai compiuta, in Russia, nella speranza presto delusa che vi si potesse ristabilire una nunziatura. Ricevette allora tutti gli ordini sacri e fu creato arcivescovo in partibus infidelium di Nicea. Fu consacrato l'8 novembre nella Chiesa romana del Gesù, dal cardinale Costantino Patrizi Naro, vice-decano del Collegio Cardinalizio e segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione, co-consacratori mons. Alessandro Franchi, allora arcivescovo della sede titolare di Tessalonica e da mons. Francesco Marinelli, O.S.A., vescovo titolare di Porfireone e sacrista pontificio.
Cardinalato
Nel 1868 divenne pro-ministro del Commercio, Belle Arti, Industria, Agricoltura e Lavori pubblici, e, in tale qualità, presiedette ai lavori relativi alla organizzazione del Concilio Vaticano I. Era stato creato anche consultore in una delle commissioni conciliari, ma cessò dall'ufficio per la nomina il 13 marzo a Cardinale presbitero dei santi Marcellino e Pietro. Amico personale di don Bosco, aveva contribuito nel 1860 al riconoscimento della Congregazione salesiana.
Scarse sono le notizie sul cardinale dopo il 1870: dopo la morte di Pio IX prese parte ai lavori del conclave, dibattendosi la convenienza di aprirlo in una località diversa da Roma, egli fu tra coloro che tennero un atteggiamento indeciso.
Morte
Morì il 6 aprile 1878 a Roma. I funerali si tennero nella chiesa di Gesù e fu sepolto nel Cimitero del Verano (Roma).
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.J.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Giuseppe Berardi
Successione degli incarichi
Predecessore: | Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato | Successore: | |
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Vincenzo Santucci | 10 aprile 1851-13 marzo 1868 | Luigi Pallotti |
Predecessore: | Segretario della Cifra | Successore: | |
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Vincenzo Santucci | 10 aprile 1851-13 marzo 1868 | Luigi Pallotti |
Predecessore: | Segretario della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari | Successore: | |
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Vincenzo Santucci | 18 gennaio 1859-31 ottobre 1860 | Alessandro Franchi |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Nicea | Successore: | |
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Carlo Sacconi | 7 aprile 1862-13 marzo 1868 | Serafino Vannutelli |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi Marcellino e Pietro | Successore: | |
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Gaetano Baluffi | 16 marzo 1868-6 aprile 1878 | Florian-Jules-Félix Desprez |
Bibliografia | |
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- Sostituti per gli affari generali della Segreteria di Stato
- Segretari della Cifra
- Segretari della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari
- Vescovi di Nicea
- Cardinali presbiteri dei Santi Marcellino e Pietro
- Presbiteri ordinati nel 1862
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1863
- Vescovi italiani del XIX secolo
- Vescovi del XIX secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Costantino Patrizi Naro
- Italiani
- Arcivescovi per nome
- Concistoro 13 marzo 1868
- Cardinali italiani del XIX secolo
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