Beata Maddalena Morano
Beata Maddalena Caterina Morano, F.M.A. Religiosa | |
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Beata | |
Età alla morte | 60 anni |
Nascita | Chieri 15 novembre 1847 |
Morte | Catania 26 marzo 1908 |
Professione religiosa | 1880 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Venerabile il | 1º settembre 1988, da Giovanni Paolo II |
Beatificazione | 5 novembre 1994, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 26 marzo |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it Scheda nel sito della diocesi o congregazione |
Nel Martirologio Romano, 26 marzo, n. 9:
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La Beata Maddalena Caterina Morano, meglio nota come Madre Morano (Chieri, 15 novembre 1847; † Catania, 26 marzo 1908), è stata una religiosa italiana, appartenente all'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Biografia
Formazione
Sesta di otto figli, ancora bambina perse il padre Francesco e i cinque fratelli maggiori. Rimasta orfana, iniziò ad aiutare la madre, Caterina Pangella, nel lavoro di sarta; riprese poi gli studi grazie a uno zio sacerdote. Un evento decisivo della sua vita fu l'incontro con san Giovanni Bosco, avvenuto mentre il Santo si trovava di passaggio a Buttigliera d'Asti.
La vocazione per l'insegnamento la spinse a conseguire, a diciasette anni, il diploma di insegnante. Due anni dopo iniziò a insegnare a Montaldo Torinese. Spinta anche dalla vocazione religiosa, Maddalena si consigliò con il suo direttore spirituale e, dopo aver comprato una casa alla madre con i suoi risparmi, andò a parlare con don Bosco che la indirizzò a Mornese, dove santa Maria Domenica Mazzarello la accolse con viva gioia.
Figlia di Maria Ausilatrice
Nel 1880 emise i voti perpetui; l'anno seguente, su richiesta dell'arcivescovo di Catania, Maddalena fu inviata a dirigere la nuova opera di Trecastagni, dove servivano tre maestre. Per quattro anni si impegnò intensamente nella direzione della casa, nell'insegnamento, nella catechesi e nella testimonianza cristiana, raccogliendo numerose vocazioni.
Dopo una pausa di un anno a Torino, dove diresse la casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Valdocco, fu rimandata in Sicilia come visitatrice, direttrice e maestra delle novizie. In ogni parte dell'Isola aprì scuole, oratori, convitti e laboratori.
Molto devota di san Giuseppe e di Maria Ausiliatrice, riuscì a inculturare fedelmente il carisma di don Bosco e il sistema preventivo.
Colpita da un tumore, morì il 26 marzo 1908 a Catania.
Culto
Papa Giovanni Paolo II la proclamò beata il 5 novembre 1994 a Catania.
Il suo corpo ha riposato nel cimitero di Alì Terme, in provincia di Messina, fino al 12 settembre 1939, giorno in cui fu traslato nella chiesa delle Figlie di Maria Ausiliatrice della stessa località, dove è esposto tutt'oggi alla venerazione dei fedeli.
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