Camillo Cybo

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Camillo Cybo
Cardinale
Cibo Alderano (1613-1700) b.jpg
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battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 61 anni
Nascita Massa
25 aprile 1681
Morte Roma
12 gennaio 1743
Sepoltura Roma, Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Terme
Conversione
Appartenenza
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Ordinazione presbiterale 5 luglio 1705
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Nominato patriarca 11 febbraio 1718 da Clemente XI
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Consacrazione vescovile Chiesa di Santa Maria del Popolo (Roma), 24 febbraio 1718 dal card. arc. Fabrizio Paolucci
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Creazione
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(vedi)
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23 marzo 1729 da Benedetto XIII (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 13 anni, 9 mesi e 20 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Collegamenti esterni
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(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Camillo Cybo indicato anche come Cibo (Massa, 25 aprile 1681; † Roma, 12 gennaio 1743) è stato un cardinale e patriarca italiano.

Biografia

Nacque il 25 aprile 1681 a Massa, Diocesi di Luni-Sarzana, sesto degli undici figli di Carlo II Cibo, duca di Massa, principe di Carrara, e Teresa Pamphilj, pronipote di papa Innocenzo X. Parente di Innocenzo VIII, pronipote di Innocenzo X da parte di madre. Nipote del cardinale Benedetto Pamphilj[1], O.S.Io.Hieros. (1681), per parte di madre. Parente dei cardinali Lorenzo Cibo de' Mari[2] (1489), Innocenzo Cibo (1513) e Alderano Cibo (1645).

Formazione e attività prelatizia

Recatosi a Roma per entrare nello stato ecclesiastico, si iscrisse all'Università La Sapienza di Roma, dove conseguì il dottorato in utroque iure, sia in diritto canonico che civile, il 13 settembre 1702. Fu ordinato presbitero il 5 luglio 1705. Presidente della Camera Apostolica dal 8 dicembre 1705 ne divenne Chierico di Camera e presidente dell'Archivio dal 6 agosto 1707. Presidente delle Acque e delle Ripe, Duca di Ferentillo, di Ajello e barone di Paduli dal 1715 al 1730. Presidente della Grascia, 27 aprile 1717. Revisore generale della Camera Apostolica dal 29 gennaio 1718. Costruì una villa vicino Castel Gandolfo, successivamente acquisita dalla Camera Apostolica.

Episcopato

Eletto Patriarca titolare di Costantinopoli l'11 febbraio 1718 da Clemente XI, fu consacrato il 24 febbraio seguente nella Chiesa di Santa Maria del Popolo in Roma dal cardinale Fabrizio Paolucci, assistito da Giovanni Cristoforo Battelli[3] arcivescovo titolare di Amasea, segretario dei Brevi ai Principi e da Prospero Marefoschi[4], vescovo titolare di Cirene, uditore Santissimo. Assistente al Soglio Pontificio 2 marzo 1718. Deluso per non aver potuto attuare riforme nella Camera Apostolica, nel 1723 rassegnò le dimissioni e si ritirò all'eremo delle Grazie, presso Spoleto. Richiamato a Roma da papa Benedetto XIII, lo nominò Prefetto dei sacri palazzi apostolici il 6 luglio 1725. Nel 1726 fu considerato il successore del cardinale Fabrizio Paolucci come segretario di Stato, ma la sua manifesta opposizione al disordine amministrativo prevalente all'epoca portò alla nomina del cardinale Niccolò Lercari, più accomodante.

Cardinalato

Benedetto XIII lo creò cardinale presbitero nel concistoro del 23 marzo 1729; ricevette la berretta rossa e il titolo di Santo Stefano al Monte Celio il 28 marzo 1729. Partecipò al conclave del 1730 che elesse papa Clemente XII. Gran Priore di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta dall'ottobre 1730 al giugno 1731; si dimise preferendo una vita tranquilla e solitaria e andò a vivere nell'eremo di Castellone, vicino a Gaeta. Ebbe forti dissapori col fratello, duca di Massa, riguardo alla successione a quel titolo. Optò per il titolo di Santa Maria del Popolo l'8 gennaio 1731. Partecipò al conclave del 1740 che elesse papa Benedetto XIV. Optò per il titolo di Santa Maria degli Angeli il 20 dicembre 1741.

Morte

Morì a 61 anni a causa di un attacco di podagra alle ore 10.30 del 12 gennaio 1743, nel suo palazzetto alle Quattro Fontane a Roma. Esposto nella Chiesa dei Ss. XII Apostoli, vi ebbe luogo la capella papalis il 14 gennaio 1743; nel pomeriggio dello stesso giorno venne trasferito alla sede del suo titolo di Santa Maria degli Angeli alle Terme e sepolto nella cappella sotterranea Cibo, che aveva fatto costruire nei pressi della sacrestia nel 1742.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Uditore generale della Camera Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Nicola Gaetano Spinola 9 gennaio 1718 - 1º gennaio 1723 Antonio Maria Ruffo I
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Nicola Gaetano Spinola {{{data}}} Antonio Maria Ruffo
Predecessore: Patriarca titolare di Costantinopoli Successore: PatriarchNonCardinal PioM.svg
Andreas Riggio
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11 febbraio 1718 - 23 marzo 1729 Mondilio Orsini
ch
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Andreas Riggio
ch
{{{data}}} Mondilio Orsini
ch
Predecessore: Prefetto dei sacri palazzi apostolici Successore: Emblem Holy See.svg
Niccolò del Giudice 6 luglio 1725 - 23 marzo 1729 Francesco Scipione Maria Borghese I
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Niccolò del Giudice {{{data}}} Francesco Scipione Maria Borghese
Predecessore: Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio Successore: Kardinalcoa.png
Giovanni Battista Salerni, S.J. 28 marzo 1729 - 8 gennaio 1731 Antonio Saverio Gentili I
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Giovanni Battista Salerni, S.J. {{{data}}} Antonio Saverio Gentili
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria del Popolo Successore: Kardinalcoa.png
Agostino Cusani 8 gennaio 1731 - 20 gennaio 1741 Francesco Ricci I
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Agostino Cusani {{{data}}} Francesco Ricci
Predecessore: Gran Priore di Roma del Sovrano Militare Ordine di Malta Successore: Bandiera del Sovrano Militare Ordine di Malta.png
1º febbraio - 1º luglio 1731 Bartolomeo Ruspoli I
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con
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{{{data}}} Bartolomeo Ruspoli
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli Successore: Kardinalcoa.png
Melchior de Polignac 20 gennaio 1741 - 12 gennaio 1743 Giovanni Battista Spinola I
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Melchior de Polignac {{{data}}} Giovanni Battista Spinola
Note
  1. cfr. Benedetto Cardinal Pamphilj, O.S.Io.Hieros. su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 07-02-2024
  2. cfr. Lorenzo Cardinal Cibo de' Mari su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 07-02-2024
  3. cfr. Archbishop Giovanni Crisostomo Battelli su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 07-02-2024
  4. cfr. Prospero Cardinal Marefoschi su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 07-02-2024
Bibliografia
  • (IT) Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. 9 vols, vol. VIII, Stamperia Pagliarini, Roma, 1794, pp. 239-240
  • (IT) , Notizie per l'anno bisestile 1752, Nella Stamperia del Chracas, presso S. Marco al Corso, Roma, 1752, pp. 122, 123
  • (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. V (1667-1730), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1952, pp. 38, 51, 171
  • (LA) Remigium Ritzler, Sefrin Pirminum, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VI (1730-1799), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1968, pp. 45, 46
  • (IT) Leopoldo Sandri, "Il cardinale Camillo Cybo ed il suo archivio (1681-1743)", vol. VI, 1939, fase. 2, pp. 63-82
  • (IT) Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni. 103 vols. in 53, vol. XIII, Tipografia Emiliana, Venezia, 1840-1861, pp. 128
Collegamenti esterni
Voci correlate