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Gustavo Testa (Boltiere, 28 luglio 1886; † Roma, 28 febbraio 1969) è stato un cardinale, arcivescovo e diplomatico italiano.
Biografia
Nacque il 28 luglio 1886 a Boltiere, in provincia e diocesi di Bergamo.
Il più giovane dei sette figli di Angelo Testa, piccolo proprietario di un'azienda agricola, e Agnese Guaitani.
La sua famiglia, di antica stirpe orobica, abitava nei pressi della chiesa parrocchiale dove Gustavo fu battezzato.
Formazione e ministero sacerdotale
Entrato nel Seminario diocesano di Bergamo, proseguì gli studi a Roma in "utroque iure [1]" presso il Pontificio Ateneo Romano "S. Apollinare" e ulteriori studi presso il Pontificio Istituto Biblico. Ricevette l'ordinazione presbiterale il 28 ottobre 1910 nella Chiesa di Santa Grata di Bergamo, dal vescovo di Bergamo Giacomo Radini Tedeschi(ch). Svolse il suo ministero pastorale nella diocesi di Bergamo e di docente del seminario dal 1912 al 1920.
Il 28 ottobre 1921 Benedetto XV lo nominò Camerieri d'onore in abito paonazzo di Sua Santità [2], Pio XI lo confermò il 12 agosto 1922 [3].
Il 18 maggio dell'anno seguente Pio XI lo nominò Prelato domestico di Sua Santità [4]; in tale veste fu inviato papale a Ruhr e Sarre dal 1923 al 1924. Fu consigliere della missione speciale in Perù nel 1925, revisore della nunziatura in Baviera nel 1927 e consigliere della nunziatura in Italia dal 1929 al 1934.
Ministero episcopale
Il 4 giugno 1934 fu nominato da Pio XI arcivescovo titolare di Amasea e delegato apostolico in Egitto e Arabia Saudita. Fu consacrato il 1º novembre seguente, nella cattedrale di Bergamo dal cardinale arcivescovo Alfredo Ildefonso Schuster; co-consacranti Adriano Bernareggi, Vescovo di Bergamo e Angelo Giuseppe Roncalli, arcivescovo titolare di Mesembria, delegato apostolico in Bulgaria. Il suo motto episcopale era Et patria et cor. Dall'11 febbraio 1948 fu delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina e Nunzio apostolico in Svizzera dal 6 marzo 1953.
Cardinalato
Creato cardinale da Giovanni XXIII nel concistoro del 14 dicembre 1959, ricevette il titolo di Cardinale presbitero di San Girolamo dei Croati il 17 dicembre 1959.
Fu Legato pontificio al 37º Congresso Eucaristico Internazionale di Monaco, in Germania, il 27 giugno 1960. Il 4 ottobre 1961 fu nominato Pro-presidente della
Commissione Cardinalizia per l'amministrazione speciale della Santa Sede e dal 2 agosto 1962, segretario della Congregazione per le Chiese Orientali; divenne prefetto della medesima congregazione il 15 agosto 1967.
Partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II dal 1962 al 1965 e al conclave del 1963, che elesse papa Paolo VI. Partecipò anche alla Prima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, svoltasi in Vaticano, dal 29 settembre al 29 ottobre 1967. Rassegnò le dimissioni, anche per motivi di salute, dalla prefettura della Chiesa per le Chiese Orientali il 13 gennaio 1968 e dalla Commissione Cardinalizia per l'Amministrazione Speciale della Santa Sede il 7 maggio seguente.
Morte
Morì il 28 febbraio 1969,a causa di un collasso cardiovascolare a seguito di una lunga malattia, nel suo appartamento a Palazzo San Carlo nella Città del Vaticano.
Sepolto nella chiesa del monastero benedettino di Santa Grata, Bergamo, con un antico sarcofago romano che adorna il sito convertito in un monumento alla sua memoria. In segno di apprezzamento per i benefici ricevuti durante la sua vita, le monache commissionarono un mosaico raffigurante Sant'Agnese sopra la sua tomba in ricordo di sua madre che era omonima di una delle martiri più noti dei primi tempi cristiani.
Onorificenze
Onorificenze italiane
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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
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«Pro Presidente della Commissione cardinalizia per l'Amministrazione dei Beni della Santa Sede» — 7 maggio 1963[5]
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Onorificenze straniere
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Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca
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Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
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Bibliografia |
- Re Niccolò, "Gustavo Testa" in La Sacra Congregazione per le Chiese Orientali. Nel cinquantesimo della fondazione (1917-1967). Grottaferrata, Roma: Tipografia Italo-Orientale "San Nilo", 1969, p.95-96.
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Collegamenti esterni |
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