Luigi Maria Bilio

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Luigi Maria Bilio, B.
Cardinale
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al secolo Tommaso Francesco
battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 57 anni
Nascita Alessandria
25 marzo 1826
Morte Roma
30 gennaio 1884
Sepoltura Roma, cimitero di Campo Verano 
Conversione
Appartenenza Chierici Regolari di San Paolo
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa Genova, 1842
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Vercelli, 1849
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Nominato vescovo 22 dicembre 1873 da Pio IX
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Consacrazione vescovile sala del concistoro, 12 gennaio 1874 dal papa Pio IX
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Creazione
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Cardinale
22 giugno 1866 da Pio IX (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 17 anni, 7 mesi e 8 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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al pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Collegamenti esterni
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(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
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Invito all'ascolto
Firma autografa
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Luigi Maria Bilio, al secolo Tommaso Francesco (Alessandria, 25 marzo 1826; † Roma, 30 gennaio 1884) è stato un cardinale italiano.

Biografia

Nacque ad Alessandria in una famiglia modesta da Giuseppe Bilio (+1833), calzolaio, e Maddalena Barali (+1853). Il suo nome di battesimo era Tommaso Francesco. La madre, rimasta vedova, sposò Francesco Albertone, dal quale ebbe due figli.

Formazione e ministero sacerdotale

Entrò nella congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti) in San Bartolomeo degli Armeni a Genova nel novembre 1840; professato solennemente i voti a Genova nel 1842 assunse il nome di Luigi Maria. Ricevette la sua formazione nelle case di studio della congregazione.

Ordinato presbitero nel 1849 a Vercelli fu professore di Greco e Filosofia presso il Collegio Ducale di Parma e a Napoli. Nel 1857 fu nominato professore di filosofia, teologia e diritto canonico presso lo studentato del suo ordine a San Carlo ai Catinari di Roma. Nominato assistente del padre generale del suo ordine, nel 1864, su proposta del cardinale Riario Sforza[1], che lo aveva conosciuto e apprezzato come professore a Napoli, divenne consultore della Sacra Congregazione dell'Inquisizione e della Sacra Congregazione dell'Indice nel 1865. Fu il principale redattore del Syllabus e dell'enciclica Quanta cura di Pio IX.

Cardinalato

Pio IX lo creò cardinale presbitero nel Concistoro del 22 giugno 1866, ricevette la berretta rossa e il titolo di San Lorenzo in Panisperna il 25 giugno seguente. Partecipò al Concilio Vaticano I dal 1869 al 1870 quale presidente della commissione per l'esame delle questioni dottrinali e presidente supplente del consiglio dal 29 dicembre 1869. Fu tra i redattori dell'enciclica che sospese il Concilio e di quella riguardante le leggi di garanzia con la nuova monarchia italiana.

Nomina episcopale

Optò per l'ordine dei vescovi e la Sede suburbicaria di Sabina il 22 dicembre 1873. Venne consacrato il 12 gennaio 1874 nella Sala del Concistoro in Vaticano dal Papa stesso, assistito da Frédéric-François-Xavier Ghislain de Mérode, arcivescovo titolare di Melitene, elemosiniere del Palazzo Apostolico, e da Francesco Marinelli[2], O.E.S.A., vescovo titolare di Porfireone, Sacrista del Palazzo Apostolico.

Fu prefetto della Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie dal 12 luglio al 20 dicembre 1876 quando ottenne lo stesso incarico della Congregazione dei riti e di Penitenziere Maggiore dal 18 ottobre 1877. Partecipò al conclave del 1878 che elesse papa Leone XIII. Fu segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione dal 25 gennaio 1883 fino alla morte. Era inoltre membro delle Sante Congregazioni di Propaganda Fide, Immunità ecclesiastica, Indice, Riti, Indulgenze e Sacre Reliquie, Affari Ecclesiastici Straordinari e Studi. Visitatore apostolico dei "Luoghi pii dei Catechumini". Protettore dell'Ordine dei Frati Minori (Francescani) e di numerose altre comunità religiose.

Morte

Morì il 30 gennaio 1884 all'età di 57 anni nel suo appartamento romano. Esposto nella chiesa dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari a Roma, vi si tenne il rito funebre alle ore 10 del 4 febbraio seguente, celebrato da Benedetto Mariani[3], vescovo titolare di Samo, suo vescovo suffraganeo. L'assoluzione finale venne impartita dal cardinale Camillo Di Pietro, Decano del Collegio cardinalizio. Fu sepolto nella tomba del suo ordine al cimitero di Campo Verano a Roma.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna Successore: Kardinalcoa.png
Johannes von Geissel 25 giugno 1866 - 22 dicembre 1873 Ruggero Luigi Emidio Antici Mattei I
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con
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Johannes von Geissel {{{data}}} Ruggero Luigi Emidio Antici Mattei
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina Successore: Kardinalcoa.png
Giuseppe Milesi Pironi Ferretti 22 dicembre 1873 - 30 gennaio 1884 Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A. I
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Giuseppe Milesi Pironi Ferretti {{{data}}} Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A.
Predecessore: Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie Successore: Emblem Holy See.svg
Innocenzo Ferrieri 12 luglio - 20 dicembre 1876 Luigi Oreglia di Santo Stefano I
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con
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Innocenzo Ferrieri {{{data}}} Luigi Oreglia di Santo Stefano
Predecessore: Prefetto della Congregazione dei Riti Successore: Emblem Holy See.svg
Costantino Patrizi Naro 20 dicembre 1876 - 18 ottobre 1877 Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A. I
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con
con
Costantino Patrizi Naro {{{data}}} Tommaso Maria Martinelli, O.E.S.A.
Predecessore: Penitenziere Maggiore Successore: Emblem Holy See.svg
Antonio Maria Panebianco, O.F.M. Conv. 18 ottobre 1877 - 30 gennaio 1884 Raffaele Monaco La Valletta I
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Antonio Maria Panebianco, O.F.M. Conv. {{{data}}} Raffaele Monaco La Valletta
Predecessore: Segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore: Emblem Holy See.svg
Antonio Maria Panebianco, O.F.M. Conv. 25 gennaio 1883 - 30 gennaio 1884 Raffaele Monaco La Valletta I
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con
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Antonio Maria Panebianco, O.F.M. Conv. {{{data}}} Raffaele Monaco La Valletta
Note
  1. cfr. Tommaso Cardinal Riario Sforza su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 02-02-2023
  2. cfr. Bishop Francesco Marinelli, O.E.S.A su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 02-02-2023
  3. cfr. Bishop Benedetto Mariani su catholic-hierarchy.org. URL consultato il 02-02-2023
Bibliografia
  • A. M. Baravelli, Luigi Bilio - Omaggio poetico al reverendo padre Luigi Bilio barnabita creato cardinale di S. R. C. il dì XXII giugno MDCCCLXVI, Tipografia mareggiani all'insegna di Dante, Bologna, 1866
  • Luigi Bilio in Cardinali defunti - La Gerarchia Cattolica e la Famiglia Pontificia per l'anno 1903, Tipografia poliglotta vaticana, Città del Vaticano, 1903, pp. 178,179
  • (FR) Jean LeBlanc, Dictionnaire biographique des cardinaux du XIX siècle - contribution á l'histoire du Sacré Collège sous les pontificats de Pie VII, Léon XII, Pie VIII, Grégoire XVI, Pie IX et Léon XIII, 1800-1903, Wilson & Lafleur, Montréal, 2007. (Collection Gratianus. Série instruments de recherche), ppp. 152-155
  • L'Osservatore Romano (electronic resource), Città del Vaticano: L'Osservatore Romano, XXIV, n. 27, 1º febbraio 1884, p. 3
  • L'Osservatore Romano (electronic resource), Città del Vaticano: L'Osservatore Romano, XXIV, n. 28, 2 febbraio 1884, p. 3
  • (FR) Ignazio-Maria Pica, Le Cardinal Bilio, barnabite, un des présidents du concile du Vatican (1826-1884), brairie de l'oeuvre de Saint-Paul, Parigi, 1898
  • (LA) Remigium Ritzler, Pirminum Sefrin, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VIII (1846-1903), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1979, pp. 17, 45, 49
  • (DE) Christoph Weber, Kardinäle und Prälaten in den letzten Jahrzehnten des Kirchenstaates - Elite-Rekrutierung, Karriere-Muster u. soziale Zusammensetzung d. kurialen Führungsschicht zur Zeit Pius' IX. (1846-1878), Hiersemann, Stuttgart, 1978, (Päpste und Papsttum; volume 13, I-II), II, 440, 679, 690, 714, 718, 741, 748, 751-753
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Collegamenti esterni