Domenica
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- Lettura - Is 60, 16b-22 : Non il sole e la luna, ma il Signore sarà per te la luce eterna.
A Gerusalemme e alla sua gente, in fase di faticosa ripresa di vita dopo l'esilio in Babilonia, (quindi intorno al 530 a.C.) un discepolo di Isaia annuncia, a nome di Dio, un fulgido futuro. Le immagini sono eloquenti e parlano di una vita anche oltre i limiti della natura e della morte. Ciò avverrò «rapidamente», ossia in modo imprevedibile.
- Salmo - Sal 88, 14-19 - Rit.: Beato il popolo che cammina alla luce del tuo volto.
- Canto al Vangelo - cfr. Gv 14, 6 :
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
- Vangelo - Gv 5, 19-24 : Il Padre ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre.
Gesù, contestato per una guarigione di sabato, dichiara la sua unità col Padre: ne è il Mandato, il mediatore, il collaboratore, la Parola, la sorgente della vera Vita. Ed è già ora la sorgente della Vita: la fede in lui è già un anticipo della Vita futura. L' evangelista ama sottolineare questo valore della fede in Cristo.
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- Lettura - Is 63, 7-17 : Tu conducesti il tuo popolo per acquistarti un nome glorioso.
Spesso i profeti parlano del passato del loro popolo; vi scorgono sia la presenza benefica di Dio (prima parte del brano), sia la risposta deludente e arrogante del popolo e la conseguente rovina; la gente giunge anche a sfidare Dio: "Dov'è Lui adesso?" (seconda parte). Nella terza il profeta vuol suggerire a quella gente (e a noi) una bellissima e profonda preghiera, fonte di rinnovata speranza.
- Salmo - Sal 79, 8b. 2-3. 9-12. 15-16. 18-19 - Rit.: Fa' splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
- Epistola - Eb 3, 1-6 : Mosè, servitore nella casa e testimone di ciò che doveva essere annunciato più tardi. Cristo è posto sopra la casa come figlio.
A cristiani ebrei dubbiosi se affidarsi di più a Mosè e alle sue leggi che a Gesù, la lettura li mette a confronto: Mosè fu grande, ma come servo e dentro la casa di Dio, cioè dentro il popolo eletto; Gesù invece è il Figlio di Dio ed è al di sopra della sua casa. La fede e la speranza cristiane nascono su quelle ebraiche, ma anche le superano in forza e libertà vera.
- Vangelo - Gv 5, 37-46 : Voi scrutate le Scritture. Di me Mosè ha scritto.
La guarigione di un paralitico testimoniava ai Giudei di allora la potenza divina di Gesù. Ma quelli continuavano a non credergli. L' evangelista, addolorato per quei suoi connazionali, riprende e rielabora risposte già date a loro dal suo Signore; con queste li invita a riflettere e ad esaminare i veri motivi della loro incredulità; insieme vuol portarli a vedere in Gesù il compimento delle Scritture e della stessa figura di Mosè, che aveva parlato di un futuro profeta "come me, da ascoltare" ( Dt 18,15 ).
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- Epistola - Gal 2, 15-20 : Abbiamo creduto in Cristo per essere giustificati.
Coloro che pretendono di essere giusti grazie all'osservanza della Legge, sono come la vigna infruttuosa di Isaia. Non ci salvano, infatti, le nostre opere, ma la fede, con la quale consentiamo al Cristo di vivere in noi e di portare in noi i suoi frutti.
- Vangelo - Mt 21, 28-32 : I due figli inviati nella vigna. È venuto Giovanni e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute gli hanno creduto.
Nella sua pazienza Dio non pretende che la nostra risposta sia pronta e senza esitazioni. Ci dona sempre una seconda possibilità e attende il nostro ravvedimento. Ciò che è decisivo è credere alla sua offerta di salvezza e consentirle di trasformarci.
- Dopo il Vangelo - cfr. Sal 102, 12-13 :
I miei giorni sono come ombra che declina, come l’erba tagliata inaridisco. Ma tu, Signore, rimani in eterno, il tuo ricordo per ogni generazione.
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