Giovanni Battista Bussi (1657-1726)
Giovanni Battista Bussi Cardinale | |
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Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Viterbo 31 marzo 1657 |
Morte | Roma 23 dicembre 1726 |
Sepoltura | Basilica di Santa Maria in Trastevere (Roma) |
Ordinazione presbiterale | in data sconosciuta |
Nominato arcivescovo | 25 giugno 1706 da papa Clemente XI |
Consacrazione vescovile | cattedrale di Colonia, 12 settembre 1706 dal card. arc. Christian August von Sachsen-Zeitz |
Creato Cardinale in pectore |
18 maggio 1712 da Clemente XI (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
26 settembre 1712 da Clemente XI (vedi) |
Cardinale per | 14 anni, 2 mesi e 27 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giovanni Battista Bussi o Giambattista (Viterbo, 31 marzo 1657; † Roma, 23 dicembre 1726) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Giovanni Battista nacque a Viterbo il 31 marzo (secondo altre fonti il 2 aprile) 1657, figlio di Giambattista e della moglie Eleonora di Marsciano. Al battesimo ricevette il nome di Pier Francesco, ma dopo la morte prematura del padre, alla cresima assunse il suo nome.[1]
Formazione e attività diplomatica
Avviato alla carriera curiale, fu inviato a Roma presso lo zio mons. Lodovico Bussi segretario della Sacra Congregazione della Consulta.[2] Studiò all'[[archiginnasio della Sapienza dove il 7 maggio 1696 si addottorò in utroque iure. Entrò in prelatura e Innocenzo XII gli attribuì un canonicato nella basilica vaticana. Lo stesso papa nell'estate del 1695, durante un'epidemia di tifo, gli affidò il governo della città leonina e fu probabilmente il buon servizio prestato dal Bussi in questa circostanza che gli aprì le vie della diplomazia pontificia. Nel novembre 1698 infatti fu prescelto per ricoprire la carica di internunzio delle Fiandre, succedendo al vescovo di Tebe mons. Orazio Filippo Spada(ch).
L'internunzio dovette affrontare la difficile situazione creatasi in Olanda che era sotto la sua giurisdizione. Il clero delle Sette Province Unite, nell'ultimo periodo del pontificato di Innocenzo XII, aveva ripreso ad agitarsi per il nuovo vigore che aveva acquistato la predicazione giansenista sotto la protezione dell'arcivescovo di Sebaste, Pietro Codde, vicario apostolico della missione olandese, dopo la sua rimozione Bussi ottenne dalle autorità olandesi la nomina di padre Gerhard Potcamp, che pure non si dimostrò sufficientemente ligio alle direttive romane. Alla morte di quest'ultimo, nel dicembre 1705, Clemente XI nominò dunque provvisoriamente il Nunzio apostolico a Colonia, Giulio Piazza, noto per le sue doti di mediatore, a reggere la missione d'Olanda. Durante tutta la sua missione nelle Fiandre la questione rimase praticamente irrisolta.
Episcopato
Nel 1706 fu eletto arcivescovo titolare di Tarso in partibus infidelium e promosso alla Nunziatura apostolica a Colonia. Ricevette la consacrazione episcopale nella cattedrale di Colonia di 12 settembre di quell'anno dal cardinal Christian-August von Sachsen-Zeitz, assistito da mons. Giulio Piazza, allora arcivescovo titolare di Rodi e da mons. Johann Werner von Veyder (Ch), vescovo titolare di Eleuteropoli di Macedonia. Tuttavia il Bussi non si liberò, con la nuova responsabilità, della spinosa questione della missione olandese: questa rimase largamente di sua competenza, come voluto dalla Santa Sede in riconoscimento delle sue competenze.
Alla questione olandese, che nella sua gravità rappresentò una larga parte dell'attività del Bussi, si aggiunsero rilevanti difficoltà dalla anomala situazione politica dell'Elettorato: l'elettore Josef Clemens, infatti, era stato bandito da tutto il territorio dell'Impero per il suo appoggio al partito borbonico nella guerra per la successione di Spagna e durante il periodo trascorso dal Bussi a Colonia viveva in esilio in Francia e in Belgio. In sua assenza il governo dell'Elettorato era tenuto dal capitolo del duomo di Colonia e fu compito del nunzio muoversi con estrema circospezione per non comprometterne le relazioni con la Santa Sede.
Rimase in Germania fino alla sua elezione a vescovo di Ancona e Umana, conservando il titolo personale di arcivescovo, nel 1710.
Cardinalato
Papa Clemente XI lo creò cardinale in pectore nel concistoro del 18 maggio 1712 e pubblicato il 26 settembre dello stesso anno. Lo ascrisse anche a diverse congregazioni tra le quali la Congregazione per i Vescovi, quella Congregazione per il Clero, la Congregazione dei Confini e Propaganda Fide.
Non particolarmente rilevante risulta la sua attività pastorale nella diocesi anconitana. Nel 1726 tenne un sinodo diocesano i cui atti furono pubblicati postumi l'anno successivo.
Nel conclave del 1721, che portò alla elezione di Innocenzo XIII, la candidatura Bussi fu esclusa per i suoi stretti legami con la famiglia del pontefice precedente, il cui ricordo era tutt'altro che gradito alla corte di Vienna.
Proprio per la sua devozione alla famiglia Albani la candidatura del Bussi fu autorevolmente proposta nel conclave del 1724, nel quale risultò eletto Benedetto XIII. Annibale Albani lo propose tuttavia soltanto in secondo battuta, quando sfumò la candidatura di Fabio Olivieri degli Abati; ma contro Bussi, come del resto contro l'Olivieri, il rappresentante imperiale cardinale Juan Álvaro Cienfuegos Villazón aveva il 25 marzo ricevuto istruzioni di opporsi fermamente.
Morte
Morì a Roma il 23 dicembre 1726. Le sue spoglie riposano nella basilica di Santa Maria in Trastevere, a destra della cappella dedicata a santa Francesca Romana.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Paolo III
- Cardinale Francesco Pisani
- Cardinale Alfonso Gesualdo di Conza
- Papa Clemente VIII
- Cardinale Pietro Aldobrandini
- Cardinale Laudivio Zacchia
- Cardinale Antonio Marcello Barberini, O.F.M. Cap.
- Cardinale Marcantonio Franciotti
- Papa Innocenzo XII
- Cardinale Leopold Karl von Kollonitsch
- Cardinale Christian August von Sachsen-Zeitz
- Cardinale Giovanni Battista Bussi
Successione degli incarichi
Predecessore: | Internunzio apostolico nelle Fiandre | Successore: | |
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Orazio Filippo Spada | 15 settembre 1698-1º maggio 1705 | Girolamo Grimaldi |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tarso | Successore: | |
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Michelangelo Conti | 25 giugno 1706-19 febbraio 1710 | Gerolamo Archinto |
Predecessore: | Nunzio apostolico a Colonia | Successore: | |
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Giulio Piazza | 6 luglio 1706-15 novembre 1712 | Gerolamo Archinto |
Predecessore: | Vescovo di Ancona e Numana (titolo personale di arcivescovo) |
Successore: | |
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Marcello d'Aste | 19 febbraio 1710-23 dicembre 1726 | Prospero Lorenzo Lambertini |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli | Successore: | |
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Giovanni Francesco Negroni | 30 novembre 1713-23 dicembre 1726 | Lorenzo Cozza, O.F.M.Obs. |
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Clemente XI
- Nunzi apostolici per le Fiandre
- Vescovi di Tarso
- Nunzi apostolici per Colonia
- Vescovi di Ancona
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Ara Coeli
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1706
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Christian August von Sachsen-Zeitz
- Concistoro 26 settembre 1712
- Concistoro 18 maggio 1712
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