Inácio de São Caetano
Inácio de São Caetano, O.C.D. Arcivescovo | |
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Età alla morte | 69 anni |
Nascita | Chaves 31 luglio 1719 |
Morte | Queluz 29 novembre 1788 |
Professione religiosa | 6 gennaio 1736 |
Ordinazione presbiterale | 1743 |
Nominato vescovo | 17 giugno 1771 da papa Clemente XIV |
Nominato arcivescovo | 7 dicembre 1778 da papa Pio VI |
Consacrazione vescovile | 10 novembre 1771 dal card. Francisco de Saldanha da Gama |
Incarichi ricoperti | |
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Inácio de São Caetano (Chaves, 31 luglio 1719; † Queluz, 29 novembre 1788) è stato un arcivescovo e teologo portoghese.
Cenni biografici
Nacque a Chaves da Pedro Álvares de Teixeira e dalla moglie Isabel Rodrigues, ricchi agricoltori.
La famiglia lo avviò alla carriera militare e fu incorporato nel reggimento di fanteria di Chaves. Avendo però più vocazione per gli studi che per le armi passò segretamente a Salamanca, deciso a proseguire gli studi presso la locale università. Su ordine del padre ritornò a Chaves, dove frequentò le discipline umanistiche, convincendo la sua famiglia che avrebbe preferito seguire la sua vocazione religiosa.
Formazione e ministero sacredotale
Entrò nell'ordine Carmelitano dove professò a Lisbona presso il convento Senhora dos Remédios il 6 gennaio 1736 proseguendo gli studi umanistici. Nel 1739 frequentò i corsi di teologia a Coimbra, presso il collegio di San Giuseppe. Nel 1745 fu nominato lettore di teologia al collegio di Braga dove diresse per due anni la cattedra di Sacre Scritture.
Nel 1746 divenne lettore di Sacra Scrittura. Si fece notare dall'arcivescovo primate di Braga mons. José Carlos de Bragança,[1] entusiasta dell'erudizione del giovane carmelitano.
Nel 1754 fu eletto priore del collegio di Braga nel capitolo del suo ordine , celebrato a San Pedro de Pastrana. Fra Inácio de S. Caetano aveva già acquisito una grande reputazione come teologo perché, in un definitorio celebrato a Braga, fu scelto dal generale dell'ordine per rispondere ad alcune domande che erano state presentate in Germania riguardo alla predestinazione.
A quel tempo divenne confessore dell'arcivescovo di Braga e accompagnò il prelato nella sua visita pastorale alla diocesi durante la quale il primate morì a Ponte de Lima nel 1756.
Nello stesso anno il capitolo generale dell'ordine tenutosi a Pastrana lo nominò priore di Carnide, incarico che assunse a metà del 1757, dove iniziò a formare la sua preziosa libreria arricchita in seguito con i doni del re Giuseppe I del Portogallo.
Frate Ignazio nel 1759 fu nominato confessore della figlia del re, Maria I del Portogallo, incarico vacante per l'espulsione dei confessori gesuiti dalla corte lusitana. A corte si guadagnò la fiducia del primo ministro marchese di Pombal che lo volle membro del Royal Censória Bureau nel 1768. Fra Ignazio corrispose a questa fiducia assecondando il ministro nella sua politica anti-reazionaria.
Episcopato
Dopo aver creato i nuovi vescovati di Beja, Penafiel, Pinhel, Castelo Branco e Aveiro, il re lo nominò vescovo di Penafiel nel 1770, nomina confermata dalla Santa Sede l'anno seguente e il 10 novembre 1771 fu consacrato dal cardinale Francisco de Saldanha da Gama, coadiuvato dall'arcivescovo titolare di Lacedemonia mons. Antonio Bonifacio Coelho,[2] dall'allora vescovo di Beja mons. Manuel do Cenáculo Villas Boas,[3] T.O.R..
Nel 1777 morì il re Giuseppe I e il marchese di Pombal perse influenza. Salì al trono, prima donna della corona portoghese ad assumere quella carica, Maria I del Portogallo. La nuova regnante detestava il marchese di Pombal e molte delle sue decisioni politiche. Richiamò a corte il suo confessore fra Ignazio che chiese alla regina di sollevarlo dalla guida della sua diocesi e dopo molte trattative ottenne nel dicembre del 1778 da papa Pio VI le sue dimissioni e il suo vescovato fu soppresso.
La Santa Sede lo elevò arcivescovo in partibus infidelium della sede titolare di Tessalonica. La sua influenza sulla regina fu, nel successivo decennio, molto rilevante. Con i suoi consigli riuscì a mitigare l'azione reazionaria nei confronti dell'ex primo ministro.
L'anno precedente alla morte fu posto a capo del tribunale dell'Inquisizione portoghese.
Morte
Morì improvvisamente il 29 novembre del 1788 e fu sepolto nella cattedrale della sua ex diocesi. La morte del prelato giunse pochi giorni dopo la morte del primogenito della regina. Fu un durissimo colpo per la sovrana che subì un tracollo nervoso da cui non si risollevò più.
Opere
- O Portugal agradecido (1761)
- Gratidão desempenhada[4] (1762)
- Ideia dum perfeito pároco, instruindo as suas ovelhas na solida piedade (1772)
- Dissertação critica e apologética da autenticidade do primeiro concilio bracarense, celebrado em 411 (1773)
- Compendio de teologia moral evangélica, para formar dignos ministros do sacramento da penitencia, etc. (1776)
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale |
- Cardinale Guillaume d'Estouteville, O.S.B. Clun.
- Papa Sisto IV
- Papa Giulio II
- Cardinale Raffaele Sansone Riario
- Papa Leone X
- Papa Clemente VII
- Cardinale Antonio Sanseverino
- Cardinale Giovanni Michele Saraceni
- Papa Pio V
- Cardinale Iñigo Avalos de Aragón, O.S.
- Cardinale Scipione Gonzaga
- Patriarca Fabio Biondi
- Papa Urbano VIII
- Cardinale Cosimo de Torres
- Cardinale Francesco Maria Brancaccio
- Vescovo Miguel Juan Balaguer Camarasa, O.S.Io.Hieros.
- Papa Alessandro VII
- Cardinale Neri Corsini
- Vescovo Francesco Ravizza
- Cardinale Veríssimo de Lencastre
- Arcivescovo João de Sousa
- Vescovo Álvaro de Abranches e Noronha
- Cardinale Nuno da Cunha e Ataíde
- Cardinale Tomás de Almeida
- Arcivescovo José Dantas Barbosa
- Cardinale Francisco de Saldanha da Gama
- Arcivescovo Inácio de São Caetano
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo di Penafiel | Successore: | |
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Primo vescovo | 17 giugno 1771 - 9 dicembre 1778 | Ultimo vescovo |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tessalonica | Successore: | |
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Nicola Pugliesi [5] | 14 dicembre 1778 - 29 novembre 1788 | Vincenzo Massi, O.E.S.A. |
Predecessore: | Inquisitore generale del Portogallo | Successore: | |
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João Cosme da Cunha, O.E.S.A. | 1787 - 1788 | José Maria de Melo |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Carmelitani Scalzi portoghesi
- Vescovi di Penafiel
- Vescovi di Tessalonica
- Inquisitori generali del Portogallo
- Vescovi consacrati da Francisco de Saldanha da Gama
- Biografie
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