Léon-Joseph Suenens
Léon-Joseph Suenens o Leo-Jozef (Ixelles [1], 16 luglio 1904; † Bruxelles, 6 maggio 1996) è stato un cardinale e arcivescovo belga dell'Arcidiocesi di Malines-Bruxelles e Primate del Belgio dal 1961 al 1979, considerato una tra le più forti voci progressiste nella gerarchia della Chiesa, ed uno degli artefici di molte delle proposte innovative del Concilio Vaticano II.
Cenni biografici
Nacque il 16 luglio 1904 nella clinica delle Suore della Carità materna a Ixelles[1], arcidiocesi di Malines in Belgio. Figlio di Jean-Baptiste Suenens e Jeanne Jannsens, fu battezzato da uno zio sacerdote nella Chiesa di Sainte-Croix, la parrocchia della clinica. Era figlio unico e restò orfano di padre quando aveva quattro anni. Dal 1911 al 1912 visse a Klein-Villebroek con la madre nella casa parrocchiale dello zio che lo aveva battezzato .
Formazione e ministero sacerdotale
Studiò presso l'Institut Sainte-Marie a Schaerbeek[2]; dal 1920 al 1929 frequentò la Pontificia Università Gregoriana a Roma, dove ottenne un dottorato in teologia e filosofia e un master in diritto canonico. Durante il suo soggiorno a Roma, dove svolse l'incarico di bibliotecario di una scuola, risiedette nel Pontificio Collegio Belga.
Dopo essere stato ordinato sacerdote a Mechelen il 4 settembre 1927, dal Cardinale Jozef-Ernest Van Roey (arcivescovo di Mechelen), insegnò filosofia morale e pedagogia nei seminari di Malines e St. Joseph; tra maggio e agosto del 1940 fu cappellano militare presso il 9º Reggimento Artiglieria dell'esercito belga, nel sud della Francia.
Nel 1940 divenne vice-rettore dell'università di Lovanio, carica che mantenne durante tutto il periodo dell'occupazione tedesca. Il 2 ottobre 1941 divenne Cameriere privato di Sua Santità. In seguito all'arresto da parte dei tedeschi del rettore mons. Honoré van Waeyembergh(ch), Suenens divenne rettore il 5 giugno 1944, poco prima della liberazione del Belgio. I tedeschi avevano inserito il nome di mons. Suenens in una una lista di trenta ostaggi che dovevano essere perseguiti, ma gli Alleati arrivarono appena prima che l'ordine fosse eseguito.
Dopo la guerra, il 12 novembre 1945 fu nominato da Pio XII Vescovo titolare di Isinda nonché ausiliare del cardinale arcivescovo di Malines e vicario generale dell'arcidiocesi. Fu consacrato il 16 dicembre 1945 nella cattedrale metropolitana di Mechelen, dal Cardinale Jozef-Ernest Van Roey, arcivescovo di Mechelen, assistito da Étienne Joseph Carton de Wiart(ch), vescovo di Tournai, e da Jean Marie van Cauwenbergh(ch), vescovo titolare di Sinao e ausiliare di Malines. Il suo motto era in Spiritu Sancto.
Venne promosso alla sede metropolitana di Mechelen il 24 novembre 1961. Il nome della sede fu cambiato l'8 dicembre 1961 in Malines-Bruxelles.
Cardinalato
Fu creato cardinale presbitero nel concistoro del 19 marzo 1962 da papa Giovanni XXIII, con il titolo di San Pietro in Vincoli, ricevuto il 22 marzo 1962. Partecipò al Concilio Vaticano II tra il 1962 e il 1965 del quale fu membro della Commissione conciliare di Coordinamento e della Pontificia Commissione Centrale Preparatoria.
Fu presidente della Conferenza Episcopale del Belgio. Partecipò al conclave del 1963, che elesse papa Paolo VI. Partecipò alla prima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nella Città del Vaticano tra il 29 settembre e il 29 ottobre 1967, alla prima Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi tra l'11 e il 28 ottobre 1969 e anche alla seconda Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi tra il 30 settembre e il 6 novembre 1971.
Paolo VI lo incaricò come inviato papale straordinario alle celebrazioni per il millenario della morte di sant'Ulrico di Augusta in Germania il 10 giugno 1973. Tra il 27 settembre e il 26 ottobre 1974 partecipò alla terza Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e alla quarta Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi tra il 30 settembre e il 29 ottobre 1977. Prese parte ai conclavi del 1978, nei quali fu eletto Papa Giovanni Paolo I ad agosto e di ottobre, che elesse papa Giovanni Paolo II. Rassegnò le dimissioni al governo pastorale dell'arcidiocesi, il 4 ottobre 1979.
Tra il 5 e il 9 novembre 1979 partecipò alla prima Assemblea Plenaria del Sacro Collegio dei Cardinali. Perse il diritto di partecipazione al conclave il 16 luglio 1984 al compimento dell'ottantesimo anno. Prese parte, come ospite speciale, alla seconda Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi tra il 24 novembre al 8 dicembre 1985.
Morte
Rese l'anima al Signore il 6 maggio 1996 a causa di una trombosi, in una clinica di Bruxelles. Fu sepolto nella cattedrale metropolitana di Mechelen al fianco dei suoi immediati predecessori cardinali Jozef-Ernest Van Roey e Pierre-Lambert Goossens.
Concilio Vaticano II
Partecipò al Concilio Vaticano II, dove si distinse per le sue posizioni grandemente innovative.
L'apertura del dialogo
Davanti al consesso il cardinale Suenens sottolineò l'urgenza di adattare la Chiesa al mondo moderno e la necessità di promuovere la collaborazione con le Chiese protestanti ed ortodosse, specialmente nel campo umanitario, per la soluzione dei problemi sociali.
Fu membro della Commissione Centrale per la preparazione dei lavori del Concilio, in seno alla quale, insieme ai cardinali Bea, Lercaro e Montini, sviluppò un programma generale, incentrato sui temi della struttura interna della Chiesa e delle sue relazioni esterne, su un triplice piano di dialogo: con i fedeli, con i fratelli separati e con il mondo contemporaneo.
La riforma del diaconato
All'apertura della seconda sessione del Concilio, alla fine del 1963, perorò la causa dei diaconi come ordine permanente aperto anche a uomini sposati e, alla presenza di osservatori femminili laici e religiosi, pronunciò un discorso che fu lungamente applaudito nonostante gli applausi fossero espressamente vietati dal regolamento conciliare.
Le tesi più innovative
È stato considerato uno dei più tenaci sostenitori della dottrina del controllo delle nascite e oppositore del celibato ecclesiastico, punti sui quali entrò in contrasto con papa Paolo VI.
Opere
Tra le sue opere, meritano particolare menzione:
- (FR) L'Église en état de mission (1955);
- (FR) La corresponsabilité dans l'Église d'aujourd'hui (1968).
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII, O.P.
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Hyacinthe Sigismond Gerdil
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.J.
- Vescovo Eugène-Charles-Joseph de Mazenod, O.M.I.
- Cardinale Joseph Hippolyte Guibert, O.M.I.
- Cardinale François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne
- Cardinale Pietro Gasparri
- Cardinale Clemente Micara
- Cardinale Jozef-Ernest van Roey
- Cardinale Leo Jozef Suenens
Successione degli incarichi
Predecessore: | Vescovo titolare di Isinda | Successore: | |
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Leonardo José Rodriguez Ballón, O.F.M. | 12 novembre 1945 - 24 novembre 1961 | Joseph William Regan, M.M. |
Predecessore: | Arcivescovo di Malines | Successore: | |
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Jozef-Ernest van Roey | 24 novembre 1961 - 8 dicembre 1961 | - |
Predecessore: | Primate del Belgio | Successore: | |
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Jozef-Ernest van Roey | 24 novembre 1961 - 4 ottobre 1979 | Godfried Danneels |
Predecessore: | Presidente della Conferenza Episcopale del Belgio | Successore: | |
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Jozef-Ernest van Roey | 24 novembre 1961 - 4 ottobre 1979 | Godfried Danneels |
Predecessore: | Arcivescovo di Malines-Bruxelles | Successore: | |
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- | 8 dicembre 1961 - 4 ottobre 1979 | Godfried Danneels |
Predecessore: | Vicario castrense per il Belgio | Successore: | |
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Jozef-Ernest van Roey | 24 novembre 1961 - 1979 | Godfried Danneels |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli | Successore: | |
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Teodósio Clemente de Gouveia | 19 marzo 1962 - 6 maggio 1996 | Jean Marie Julien Balland |
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Cardinali presbiteri di San Pietro in Vincoli
- Vescovi di Malines
- Presidenti della Conferenza Episcopale del Belgio
- Primati del Belgio
- Vescovi di Malines-Bruxelles
- Membri della Pontificia Commissione Centrale Preparatoria
- Membri del Segretariato per le questioni straordinarie
- Membri della Commissione conciliare di Coordinamento
- Membri della Pontificia Commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico
- Vicari castrensi per il Belgio
- Vescovi di Isinda
- Presbiteri ordinati nel 1927
- Presbiteri belgi
- Presbiteri del XX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1945
- Vescovi belgi
- Vescovi del XX secolo
- Vescovi per nome
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- Vescovi consacrati da Jozef-Ernest Van Roey
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