Sulpicio Severo




Sulpicio Severo Monaco | |
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Padre della Chiesa | |
Età alla morte | circa 60 anni |
Nascita | 360 ca. |
Morte | 420 ca. |
Sulpicio Severo o Sulpizio Severo (360 ca.; † 420 ca.) è stato uno scrittore e monaco latino, spesso confuso con l'omonimo vescovo di Bourges morto nel 591, santo della Chiesa Cattolica festeggiato il 29 gennaio.
Biografia
Nacque in Aquitania da una ricca famiglia di alto rango; studiò grammatica, retorica e diritto a Bordeaux. Durante gli studi strinse una grande e durevole amicizia con Paolino, che poi fu vescovo di Nola e rinomato poeta. Terminati gli studi, Sulpicio intraprese la carriera del foro.
Verso il 389 ricevette il Battesimo e sposò una facoltosa donna di famiglia consolare, che ben presto però lo lasciò vedovo: Sulpicio abbandonò allora la vita pubblica e rinunciò a gran parte dei suoi beni, e in una tenuta, a Primuliacum, nel sud della Gallia, iniziò il suo cammino spirituale. Ben presto attorno a lui si radunò una comunità, sostenuta dalla ricca suocera Bassula, quella stessa che poi incoraggiò il genero a pubblicare le opere su san Martino di Tours. Prendendo esempio da quest'ultimo, Sulpicio e i suoi amici diedero alla comunità uno stile monastico, per quanto aristocratico ed esclusivo.
Gennadio, che scrisse una breve biografia di Sulpicio Severo, ci dà testimonianza della sua ordinazione presbiterale, ma non esiste alcuna notizia certa circa la sua attività sacerdotale.
Secondo lo stesso Gennadio, Severio si accostò verso la fine della sua vita al pelagianesimo, ma presto si rese conto dell'errore e si impose al silenzio fino alla fine dei suoi giorni, allo scopo di espiare la sua imprudenza.
Opere
Le sue opere mostrano una chiara influenza, sotto il profilo stilistico, di Tacito e Sallustio.
Gli vengono con sicurezza attribuite:
- Chronicorum Libri duo o Historia sacra ("Cronaca universale");
- Vita Martini ("Vita di Martino") l'opera più famosa, biografia di Martino di Tours[1];
- due dialoghi, divisi formalmente in tre;
- tre lettere.
I copisti medievali raggrupparono la Vita Martini, le Epistulae e i Dialogi sotto il titolo di Martinellus, come se fosse un'opera unica.
Note | |
Voci correlate | |
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