Catacomba di Balbina (Roma)
Catacomba di Balbina | |
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Collocazione storica | Impero romano |
Civiltà | Cristiana |
Oggetto generico | Area funeraria |
Oggetto specifico | Catacomba |
Dedicazione | Santa Balbina da Roma |
Datazione | II - IV secolo |
Inizio della costruzione | II secolo |
Completamento | IV secolo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Diocesi | Diocesi di Roma Vicariatus Urbis |
Amministrazione | |
Telefono | +39 06 4465610 |
Fax | +39 06 4467625 |
Posta elettronica | pcas@arcsacra.va |
Coordinate geografiche | |
Roma | |
La Catacomba di Balbina è un'area funeraria cristiana, situata a Roma tra la Via Appia Antica e la Via Ardeatina, nel moderno quartiere Ardeatino.
Il cimitero è parte di quello che gli archeologi chiamano il complesso callistiano, compreso tra la via Appia antica, la via Ardeatina ed il vicolo delle Sette Chiese, in cui sono annoverate, oltre a questa catacomba, anche le catacombe di San Callisto e dei Santi Marco e Marcelliano.
Storia
La catacomba di Balbina è citata da alcune fonti antiche, tra le quali si ricordano:
- Depositio episcoporum, che menziona la sepoltura di papa Marco (gennaio-ottobre 336) nella basilica da lui costruita nel sopra terra: in Balbinae;
- Index coemeteriorum vetus, che riferisce di un cymiterium Balbinae ad sanctum Marcum;
- iscrizione relativa all'acquisto di un sepolcro nella basilica:
« | IN BALBINIS LOCUMSUB TEGLATA » |
- iscrizione di un tale Sabino, che fece preparare il proprio sepolcro in una nuova galleria del cimitero di Balbina:
« | IN CYMITERIU BALBINAE IN CRYPTA NOBA » |
Queste indicazioni ci informano dunque del doppio nome del cimitero: il primo in riferimento alla proprietaria del terreno (Balbina) in cui fu scavata la catacomba; il secondo il riferimento al santo principale qui sepolto, papa Marco, del quale è ricordata la basilica edificata nel sopra terra. Malgrado queste fonti, l'identificazione della catacomba di Balbina è ancora incerta.
Il 3 settembre 1991 fu fatta una scoperta eccezionale e del tutto casuale. In un campo coltivato a erba medica, il salesiano Tarcisio Gazzola identificò delle tracce che delineavano in modo netto la pianta di una basilica cruciforme (66 metri di lunghezza e 27 di larghezza)[1], presto identificata con la basilica marciana di cui parlano le fonti sopra citate.
Gli scavi e le indagini archeologiche di quest'area e del suo corrispondente sottoterra permetteranno di far luce e di chiarire meglio la topografia della catacombe di Balbina.
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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