Moglie di Pilato
La moglie di Ponzio Pilato compare nel racconto evangelico della Passione di Gesù secondo Matteo (Mt 27,19 ):
« | Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: "Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua". » |
Il primo evangelista, l'unico a menzionarla, non ne fa tuttavia il nome. Solo successivamente la tradizione cristiana la battezzò come Procula, Procla, Prokla, Perpetua o Claudia Procula; le differenze di traduzione sono un ulteriore fattore di variazione. Solitamente è più usato il nome Claudia Procula.[1]
L'apocrifo Vangelo di Nicodemo riprende ed espande il breve accenno evangelico[2].
La venerazione in Oriente
Procula è venerata come santa nella tradizione orientale, perché, in seguito alla visone avuta nell'imminenza del processo, avvertì suo marito di non occuparsi di Gesù. Nella Chiesa Greco-Ortodossa la sua memoria è celebrata il 27 ottobre. È nota nella Chiesa Ortodossa come Santa Procula, Procla o Prokla.
La Chiesa Ortodossa Etiope celebra insieme Pilato[3] e Procula il 25 giugno.[4]
Le Lettere di Procula
Esistono degli scritti che si propongono come autografi di Procula: si tratta di lettere relative al periodo trascorso da lei in Giudea. Questi manoscritti furono trovati in un monastero belga a Bruges, e trasferiti negli archivi del Vaticano. La studiosa americana Catherine van Dyke fu la prima persona a tradurre le lettere in inglese. Esse furono inizialmente pubblicate nella rivista Pictorial Review nell'aprile 1929. L'intero testo della Lettera di Claudia è ora pubblicato da Issana Press con il titolo di Relics of Repentance[5].
Nei film
Il sogno della moglie di Pilato è citato inoltre nel film La tunica (1953).
Nell'opera rock Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber, la moglie di Pilato non è menzionata, ma il suo sogno è attribuito a Pilato stesso, cosa che gli rende ostico e confuso l'agire durante la scena del processo.
Nel film del Il re dei re (1961), Procula (Claudia, nel film), interpretata da Viveca Lindfors, è ritratta come una moglie devota e una donna intelligente. Il film, discostandosi dalle fonti storiche ed evangeliche, la propone come la figlia dell'imperatore romano Tiberio.
Nel film Secondo Ponzio Pilato (1987) è raffigurata Claudia (Stefania Sandrelli) moglie di Pilato (Nino Manfredi), convinta dell'innocenza di Gesù.
Nel film The Passion (2004) Claudia (interpretata da Claudia Gerini) ha un ruolo comprimario e compassionevole. In una scena afferma di saper riconoscere la verità quando la sente, in un'altra consola Maria la madre di Gesù, mentre porge a Maria Maddalena dei panni per pulire il sangue della flagellazione.
Note | |
| |
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|