San Simone apostolo

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San Simone il Cananeo
Personaggio del Nuovo Testamento
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José de Ribera, San Simone il Cananeo (prima metà del XVII secolo), olio su tela
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte anni
Nascita Cana di Galilea ?
Morte Pella (Armenia) o Suanir (Persia) o Gerusalemme
107
Sepoltura
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Appartenenza
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Eventi
Venerato da Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
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Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi Sega
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Patrono di Pescatori
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 28 ottobre, n. 1:
« Festa dei santi Simone e Taddeo, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o "Zelota", e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell’ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. »

San Simone il Cananeo o Zelota (Cana di Galilea ?; † Pella (Armenia) o Suanir (Persia) o Gerusalemme, 107) è un personaggio del Nuovo Testamento, apostolo ebreo di Gesù meno conosciuto. Nel Nuovo Testamento è esplicitamente citato solo nelle liste apostoliche e le leggende a lui relative sono tardive e confuse.

Diversi studiosi cattolici lo identificano, non con sicurezza, col Simone o Simeone cugino di Gesù, che fu il longevo vescovo di Gerusalemme tra il 61-62 e il 107. È festeggiato come santo il 28 ottobre, assieme all'apostolo Giuda-Taddeo (suo possibile fratello e altro cugino di Gesù)..

Ugolino di Nerio, Pala di Santa Croce (part. San Simone e san Giuda Taddeo), 1317 - 1327, tempera su tavola; Gran Bretagna, Londra, National Gallery

Nuovo Testamento

Nelle liste apostoliche Simone viene indicato con gli epiteti "Cananeo" (Καναναῖος, Kananaîos, o in alcuni manoscritti Κανανίτης, Kananítes, Cananìta) in Mt 10,4; Mc 3,18, mentre viene detto "Zelota" (Ζηλωτὴς, Zelotès) in Lc 6,15; At 1,13. Dagli studiosi moderni i due epiteti vengono considerati come equivalenti: verosimilmente un originale semita קניא (qenay'a), derivato dalla parola ebraica קנאה (qin'ah, zelo, gelosia, entusiasmo) presente in Mt e Mc, è stato reso da Lc (il cui stile è in genere più vicino alla lingua greca 'pura') con l'equivalente greco "Zelota" (cf. anche Sal 68,10, che presenta il termine ebraico qin'ah, reso dal passo corrispondente della LXX col termine greco zelos).

L'interpretazione del titolo non è del tutto chiara. È possibile che Simone facesse parte, prima della sequela di Gesù, del gruppo degli Zeloti, un movimento di Ebrei che lottavano contro i Romani per l'indipendenza della Giudea. Di contro, il termine viene usato, da Giuseppe Flavio,[1] per indicare gli indipendentisti al tempo della prima guerra giudaica (66-70 d.C.), dunque in seguito al ministero di Gesù (circa 28-30). Una seconda possibilità è che il termine indichi un generico zelo o ardore spirituale, privo dunque di componenti sociali rivoluzionarie. A favore di questa opzione, Paolo si definisce Gal 1,14 "zelota (ζηλωτὴς, zelotès) nelle tradizioni dei padri", e in At 22,3 "zelota per Dio".

Nella tradizione patristica l'epiteto è stato inteso, verosimilmente errando, come collegato con la cittadina di Cana, sede del miracolo dell'acqua trasformata in vino.

Diversi autori cattolici ammettono l'identificazione dell'apostolo Simone con l'omonimo "fratello" di Gesù, suo cugino, figlio di Clopa e vescovo di Gerusalemme tra il 61/62 e il 107. Nessun passo del NT o delle fonti storiche extra-bibliche accenna a questa identificazione. Essa è però la verosimile conseguenza della duplice identificazione dell'apostolo Giacomo di Alfeo e Giuda di Giacomo con gli omonimi "fratelli" di Gesù.

La tradizione posteriore

Lucas Cranach il Vecchio, Martirio di san Simone apostolo

Simone è stato spesso associato con Giuda Taddeo nella venerazione, infatti insieme vengono festeggiati il 28 ottobre. La tradizione agiografica più famosa è che dopo aver evangelizzato l'Egitto, Simone seguì Giuda in Persia e Armenia, dove furono entrambi martirizzati. Questa tradizione è riportata dalla Legenda Aurea.

Vi sono molte altre tradizioni sul personaggio singolo. Alcuni dicono che visitò il medio Oriente e l'Africa; altri, indubbiamente condizionati dall'appellativo "lo Zelota", hanno ipotizzato che sia stato coinvolto nella rivolta dei giudei del 66/70 contro l'Impero romano; altri sostengono che abbia visitato la Britannia e sia stato martirizzato nel Lincolnshire.

Nell'apocrifa Epistula Apostolorum, nella polemica contro gli gnostici, si cita Simone tra gli autori della lettera come Giuda lo Zelota e alcune traduzioni in latino antico del Vangelo di Matteo sostituiscono addirittura Giuda Taddeo con Giuda lo Zelota. Alcuni pensano che questo indichi che Simone si possa sovrapporre alla figura di quel Giuda citato in Giovanni 14, 22: Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?» È stato inoltre suggerito che Giuda possa essere identificato con San Tommaso Apostolo e quindi anche Simone lo Zelota può essere identificato con Tommaso. Il Nuovo Testamento non conserva nient'altro a proposito di Simone, a parte i due soprannomi.

È venerato da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei Santi.

Il simbolo di Simone è una sega poiché secondo la tradizione fu martirizzato con questo strumento.

Note
Bibliografia
  • Rosa Giorgi, Santi, col. "Dizionari dell'Arte", Mondadori Electa Editore, Milano 2002, pp. 339 - 340 ISBN 9788843596744
Voci correlate
Collegamenti esterni