Gesù, prima di consegnarsi alle guardie, guarisce Malco (Lc22,51 )[2], prendendo le distanze dal gesto di Pietro (Mt26,52 ; Lc22,51 ) e riafferma la sua determinazione a bere il calice che il Padre gli sta porgendo (Gv18,11 ).
Il nome del servo, così come il nome del feritore, Pietro, è riportato soltanto dall'evangelistaGiovanni[3].
Giovanni riporta un'altra informazione indiretta su Malco, quando identifica come suo parente uno di coloro che interrogano Pietro nel cortile della casa del sommo sacerdote (Gv18,26 )[4].
Nel testo greco dei Vangeli, Malco è sempre definito "il servo del sommo sacerdote", con l'articolo determinativo τόν, tón, "il": ciò fa pensare che non si trattasse di un semplice inserviente, bensì di un collaboratore personale e importante del sommo sacerdote[5].
Al di fuori dei Vangeli non esistono altri documenti che ci forniscano notizie su questo personaggio.
Il gesto di tagliare l'orecchio destro di una persona era all'epoca un marchio di infamia (cfr. Es21,6 ; Dt15,17 ). Abbiamo un riferimento storico ben preciso per questa usanza: a Tebutnis, in Egitto, nel 183 a.C., per marcare un uomo spregevole, gli fu tagliato un orecchio[7]. Del gesto si parla più volte in Giuseppe Flavio, ed era molto diffuso tra i Nabatei[8].
↑Solo Luca riferisce l'atto di pietà di Gesù nei suoi confronti.
↑Si ritiene che ciò sia dovuto al fatto che, nel momento in cui i sinottici scrivevano i rispettivi Vangeli, fossero ancora vivi coloro che avrebbero potuto vendicarsi su Pietro e che fosse pertanto opportuno non fornire troppe informazioni sull'autore del ferimento. Giovanni scrive in epoca successiva, quando tale preoccupazione, evidentemente, è venuta meno per la morte o la conversione dei diretti interessati (cfr. Joseph Molloy1910; Pietro De Ambroggi, 1951).
↑Giovanni è l'unico tra gli evangelisti a essere a conoscenza di questo particolare, probabilmente in virtù della familiarità che egli ha con il sommo sacerdoteCaifa, come egli stesso spiega in Gv18,15-16 .
↑Per alcuni bisogna ritenere che non era lui a capo del gruppo di armati: la prontezza con cui il comandante e le guardie afferrano Gesù dopo il ferimento (Gv18,12-13 ) non sono ritenute compatibili con l'ipotesi che Malco sia stato il comandante.