Domenico Serafini

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Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B.
Cardinale
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battezzato
ERRORE in "fase canonizz"
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 65 anni
Nascita Roma
3 agosto 1852
Morte Roma
5 marzo 1918
Sepoltura Monastero di San Benedetto (Subiaco)
Appartenenza
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Vestizione [[]]
Professione religiosa Subiaco, 13 giugno 1874
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 21 ottobre 1877
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Nominato vescovo 19 aprile 1900 Papa Pio X
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Consacrazione vescovile Roma, 6 maggio 1900 dal Cardinal Serafino Vannutelli
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Creazione
a Cardinale
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Cardinale in pectore
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Cardinale
25 maggio 1914 da Pio X (vedi)
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Cardinale per 3 anni, 9 mesi e 11 giorni
Cardinale elettore
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pseudocardinale
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Fine del
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Consorte

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Collegamenti esterni
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(EN) Scheda su catholic-hierarchy.org
(EN) Scheda su Salvador Miranda
Invito all'ascolto
Firma autografa
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Domenico Serafini (Roma, 3 agosto 1852; † Roma, 5 marzo 1918) è stato un abate, arcivescovo e cardinale italiano.

Cenni biografici

Domenico nacque il 3 agosto 1852 a Roma. I suoi genitori erano Luigi Serafini e Costanza nata Di Pietro. Ebbe un fratello pure benedettino, padre Mauro, suo successore come abate della Congregazione di Santa Scolastica a Subiaco dell'Osservanza Primitiva, presidente della Congregazione Sublacense e che fu segretario della Congregazione dei Religiosi dal 1918 fino alla sua morte nel 1925. Il nonno materno, Giovanni, fu avvocato concistoriale e, rimasto vedovo, fu ordinato sacerdote e nominato uditore della Sacra Rota da papa Gregorio XVI.

Formazione e ministero sacerdotale

Studiò al Collegio Romano. Nel 1871 entrò nell'Ordine di San Benedetto Cassinese; professò il 16 giugno 1874 a Subiaco. Studiò presso le case di studio benedettine e presso la Pontificia Università Gregoriana, dove conseguì il dottorato in filosofia e in teologia.

Nel 1877 ricevette a Subiaco l'ordinazione sacerdotale. Sino al 1889 fu monaco di quella comunità poi divenire maestro dei novizi e docente di teologia sino al 1891, all'anno seguente si trasferì a Roma come procuratore generale del suo ordine, carica che tenne fino al 1896 quando il 5 giugno fu eletto abate ordinario di Subiaco e abate generale della Congregazione Benedettina Cassinese a Primaeva Observantia.

Episcopato

Fu eletto arcivescovo di Spoleto nel 1900, fu consacrato il 6 maggio a Roma dal cardinale Serafino Vannutelli, vescovo di Frascati e penitenziere Maggiore, co-consacratori mons. Casimiro Gennari ([1]]), arcivescovo della sede titolare di Lepanto e assessore del Sant'Uffizio e da mons. Tommaso Granello ([2]), O.P., arcivescovo titolare di Seleucia di Pieria, commissario generale del Sant'Uffizio.

Nel 1904 fu delegato apostolico per il Messico. Fu consultore della congregazione dei Vescovi e dei Regolari fino al 1908 e di Propaganda Fide e Concistoriale nel 1911. Fu assessore del Sant'Uffizio dal 30 novembre 1911. Fu trasferito alla sede titolare di Seleucia Pieria nel 1912, nomina pubblicata nel concistoro del 2 dicembre 1912.

Cardinalato

Fu creato cardinale nel concistoro del 25 maggio 1914, tre giorni dopo ricevette il cappello rosso e il titolo presbiterale di santa Cecilia. Prese possesso del titolo il 23 giugno successivo. Fu ascritto a molte importanti congregazioni cardinalizie.

Partecipò al conclave del 1914,e pur essendo di fresca nomina, fu il candidato dell'ala integralista vicina al pensiero del pontefice defunto, che contese per alcuni giorni la nomina di Giacomo della Chiesa che alla fine ottenne la maggioranza assoluta per un solo voto.[1]

Serafini nel 1916 assunse la prefettura della congregazione dei Religiosi e di Propaganda Fide, carica che tenne fino alla sua morte.

Morte

Morì il 5 marzo 1918 a Roma. I funerali si svolsero nella chiesa di Sant'Ignazio a Roma. Fu sepolto nella cappella di Propaganda Fide, nel Cimitero del Verano (Roma). Il 1º dicembre 1919 le sue spoglie furono trasferite nel monastero di san Benedetto a Subiaco e sepolte nel transetto nord, davanti all'altare del Santissimo Sacramento.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Abate ordinario di Subiaco Successore: Stemmaabbaziasubiaco.jpg
Angelo Bianchi
(amministratore apostolico)
5 giugno 1896-16 aprile 1900 Simone Lorenzo Salvi I
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con
con
Angelo Bianchi
(amministratore apostolico)
{{{data}}} Simone Lorenzo Salvi
Predecessore: Presidente della Congregazione Sublacense Successore: Stemmaabbaziasubiaco.jpg
Romarico Flugi d'Aspermont, Cong.Subl. O.S.B. 5 giugno 1896-16 aprile 1900 Mauro Serafini, Cong.Subl. O.S.B. I
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con
con
Romarico Flugi d'Aspermont, Cong.Subl. O.S.B. {{{data}}} Mauro Serafini, Cong.Subl. O.S.B.
Predecessore: Arcivescovo di Spoleto Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Elvezio Mariano Pagliari 19 aprile 1900-2 marzo 1912 Pietro Pacifici, C.R.S. I
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con
con
Elvezio Mariano Pagliari {{{data}}} Pietro Pacifici, C.R.S.
Predecessore: Delegato apostolico per il Messico Successore: Emblem Holy See.svg
Pier Francesco Meglia 6 gennaio 1904-10 gennaio 1912 Tommaso Pio Boggiani, O.P. I
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Pier Francesco Meglia {{{data}}} Tommaso Pio Boggiani, O.P.
Predecessore: Assessore della Congregazione del Sant'Uffizio Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Battista Lugari 30 novembre 1911-25 maggio 1914 Donato Sbarretti I
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con
con
Giovanni Battista Lugari {{{data}}} Donato Sbarretti
Predecessore: Arcivescovo titolare di Seleucia Pieria Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Tommaso Maria Granello, O.P. 2 marzo 1912-25 maggio 1914 Paul-Eugène Roy I
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con
con
Tommaso Maria Granello, O.P. {{{data}}} Paul-Eugène Roy
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Cecilia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Mariano Rampolla del Tindaro 28 maggio 1914-5 marzo 1918 Augusto Silj I
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Mariano Rampolla del Tindaro {{{data}}} Augusto Silj
Predecessore: Prefetto della Congregazione per i Religiosi Successore: Emblem Holy See.svg
Ottavio Cagiano de Azevedo 27 gennaio - 26 febbraio 1916 Diomede Falconio, O.F.M. I
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Ottavio Cagiano de Azevedo {{{data}}} Diomede Falconio, O.F.M.
Predecessore: Pro-prefetto della Congregazione di Propaganda Fide Successore: Emblem Holy See.svg
Girolamo Maria Gotti, O.C.D.
(prefetto)
26 febbraio - 24 marzo 1916 sé stesso come prefetto I
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Girolamo Maria Gotti, O.C.D.
(prefetto)
{{{data}}} sé stesso come prefetto
Predecessore: Presidente del Pontificio Seminario Romano dei Santi Apostoli Pietro e Paolo per le Missioni Estere Successore: Emblem Holy See.svg
Girolamo Maria Gotti, O.C.D. 19 marzo 1915-5 marzo 1918 Willem Marinus van Rossum, C.SS.R. I
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Girolamo Maria Gotti, O.C.D. {{{data}}} Willem Marinus van Rossum, C.SS.R.
Predecessore: Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide Successore: Emblem Holy See.svg
sé stesso come pro-prefetto 24 marzo 1916-5 marzo 1918 Willem Marinus van Rossum, C.SS.R. I
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sé stesso come pro-prefetto {{{data}}} Willem Marinus van Rossum, C.SS.R.
Note
  1. SEDE VACANTE 1914 su csun.edu. URL consultato il 01-04-2020