Girolamo Maria Gotti

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Girolamo Maria Gotti
Cardinale
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battezzato
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 81 anni
Nascita Genova
29 marzo 1834
Morte Roma
19 marzo 1916
Sepoltura Chiesa di S. Maria della Scala (Roma)
Conversione
Appartenenza Ordine dei Carmelitani Scalzi
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Vestizione 10 novembre 1850
Professione religiosa Loano, 12 novembre 1851
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Cattedrale di Albenga, 20 dicembre 1856 dal vescovo Raffaele Biale
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Nominato arcivescovo 22 marzo 1892 da papa Leone XIII
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Consacrazione vescovile Roma, 27 marzo 1892 dal card. arc. Lucido Maria Parocchi
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Creazione
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(vedi)
Creato
Cardinale
29 novembre 1895 da Leone XIII (vedi)
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 20 anni, 3 mesi e 20 giorni
Cardinale elettore
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
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Predecessore {{{predecessore}}}
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Invito all'ascolto
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Girolamo Maria Gotti (Genova, 29 marzo 1834; † Roma, 19 marzo 1916) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nato il 29 marzo 1834, parrocchia La Maddalena, Genova. Secondo dei cinque figli di Filippo Gotti, portuale originario di Bergamo, e Caterina Schiappacasse. Gli altri fratelli erano Lorenzo, Giacomo, Anna e Violante; uno dei suoi fratelli, un facchino nel porto di Genova, fu condannato per omicidio. Fu battezzato il giorno seguente della sua nascita. Il suo nome di battesimo era Antonio Giovanni Benedetto. Ricevette il sacramento della cresima il 14 aprile 1846.

Formazione e ministero sacerdotale

Dal 1838 al 1848 completò gli studi liceali (latino, greco, grammatica, matematica, fisica e musica) presso la scuola gesuita di Genova, situata nel palazzo Doria-Tursi; poi, nel 1849, entrò nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Ricevette il nome religioso di Girolamo Maria dell'Immacolata Concezione il 7 novembre 1850 e l'abito religioso il 10 novembre successivo; domenica 21 settembre 1851 fece la promessa di consacrarsi a Dio con la professione religiosa che emise nel noviziato carmelitano della provincia di Genova a Loano, diocesi di Albenga, il 12 novembre 1851; studiò filosofia e teologia anche a Loano, dal 1852 al 1856.

Ordinato sacerdote il 20 dicembre 1856, nella cattedrale di Albenga, da Raffaele Biale(ch), vescovo di Albenga. Ha celebrato la sua Prima Messa il giorno di Natale, nella chiesa di Sant'Anna, a Genova. Nel 1857 tornò a Loano, iniziò il suo ministero apostolico e continuò i suoi studi letterari. Nel novembre 1858 divenne lettore di filosofia e pubblicò il Compendio della vita di S. Giovanni della Croce. Il 9 novembre 1858 fu inviato al convento di S. Anna a Genova, dove rimase fino al 1868; insegnò matematica e scienze naturali alla Regia Scuola per cadetti navali di Genova, dove si distinse per cultura e capacità didattica. Era già considerato uno studente e uno studioso instancabile, nonché un asceta che, nonostante l'influenza che stava avendo, dormiva sempre sul pavimento.

Nel 1870 fu chiamato a Roma dal superiore generale del suo ordine, padre Domenico di San Giuseppe, per essere suo teologo al Concilio Vaticano I, 1869-1870; tornò da Roma nel settembre del 1870, quando papa Pio IX dovette sospendere, sine die, il concilio a causa dell'occupazione di Roma da parte delle truppe italiane. Eletto procuratore generale del suo ordine il 21 aprile 1872, presso il convento di S. Maria della Scala. Eletto superiore generale del suo ordine, ottobre 1881; a causa dell'ostilità del governo italiano, il superiore generale assunse il titolo di commissario generale; rieletto, l'11 maggio 1889, presso il convento di S. Anna, Genova; durante il suo mandato come superiore generale, visitò le province di Austria, Baviera, Francia, Belgio, Inghilterra e Irlanda, e le missioni carmelitane in Siria. Consultore della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, 10 luglio 1884. Consultore della Congregazione dei Vescovi e Regolari, 1888. Ricevette dal papa la decorazione della Pro Ecclesia et Pontifice il 30 dicembre 1888. Consultore del Supremo S.C. del Sant'Uffizio, 12 aprile 1889. Esaminatore apostolico del clero romano, 3 febbraio 1890.

Episcopato

Eletto arcivescovo titolare di Petra il 22 marzo 1892, è stato consacrato il 27 marzo 1892 a Roma, dal cardinale Lucido Maria Parocchi, vescovo di Albano e vicario generale di Roma, coadiuvato da Andrea Aiuti, arcivescovo titolare di Acrida poi cardinale, segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, e da Augusto Berlucca (ch), vescovo titolare di Elenopoli di Bitinia.

Nominato internunzio in Brasile il 19 aprile 1892; arrivò in Brasile il 3 giugno 1892; presentò le sue credenziali al presidente del Brasile il 13 giugno successivo. Ha svolto un ruolo importante nella mediazione tra le diverse fazioni durante la guerra civile che imperversava nello Stato di San Paolo. Il 16 ottobre 1895 ricevette il telegramma che lo promuoveva al cardinalato. Visita di congedo al presidente del Brasile, 21 ottobre 1895; partì per Genova sulla nave "Nord-America", il 25 ottobre 1895; arrivato a Genova, il 7 novembre; partito per Roma, l'11 novembre.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 29 novembre 1895, ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Maria della Scala, diaconia elevata pro illa vice a titolo, il 2 dicembre 1895. Era insolito che un internunzio fosse promosso al cardinalato.

Membro della commissione cardinalizia per l'amministrazione dei possedimenti della Santa Sede e della chiesa di San Gioacchino, 1° gennaio 1896. Presidente della commissione della Congregazione dei Vescovi e Regolari "pro revisione delle Costituzioni degli Istituti di voti semplici", 21 febbraio 1896. Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie, 1° dicembre 1896. Camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio, dal 1896 al 19 aprile 1897. Membro della commissione cardinalizia per la revisione delle costituzioni dell'Ordine dei Frati Minori per il loro ricongiungimento in una famiglia religiosa, 13 febbraio 1897. Membro della commissione per la riforma della Dataria Apostolica, 16 giugno 1897. Membro della Congregazione del Sant'Uffizio, 14 novembre 1898. Prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari, dal 20 novembre 1899 al 29 luglio 1902. Membro della commissione cardinalizia "Pro eligendis episcopis Italiae", il 3 gennaio 1900.

Il papa gli ha affidato una visita apostolica in Libano. Presidente della Commissione per l'esame delle Costituzioni delle nuove Congregazioni. Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide e dei Riti Orientali, dal 29 luglio 1902 fino al 26 febbraio 1916, quando, a causa di una grave malattia fu sollevato dall'incarico da Papa Benedetto XV e succeduto dal cardinale Giulio Serafini come pro-prefetto. Protettore del Pontificio Collegio Americano del Nord, Roma, 1902-1916. Dopo la morte del cardinale Parocchi, avvenuta il 15 gennaio 1903, fu nominato protettore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi il 21 gennaio successivo, ne prese possesso il successivo 19 aprile.

Membro del coetus cardinalizio "Pro unione Ecclesiarum dissidentuim", 23 gennaio 1903. Partecipò al conclave del 1903, che elesse Papa Pio X. Membro della commissione "Pro Jure canonico colligendo et codificando", il 2 aprile 1904. Nel 1906, si avvicinò alla morte dopo aver sofferto di un attacco acuto di polmonite. Membro della Congregazione Concistoriale e dei Religiosi, 20 ottobre 1908. Il 30 dicembre 1909 fu nominato protettore a Roma dei Collegi d'Irlanda, della Scozia e del Nord America. Protettore del nuovo Collegio Polacco di Roma, il 25 agosto 1910. Relatore della causa di beatificazione della Venerabile Serva di Dio Teresa di Gesù Bambino, 12 aprile 1911. Partecipò al conclave del 1914, che elesse Papa Benedetto XV. Il 25 settembre 1915, svenne nel suo ufficio e cadde, battendo la testa sul pavimento, subendo una leggera commozione cerebrale. Viveva la vita semplice di un monaco. Sebbene vivesse in un palazzo che si affaccia sul Foro di Traiano, condusse una vita modesta. Il suo appartamento era arredato come quello in cui dormiva durante gli anni in cui era ancora uno studente.

Morte

Morto domenica 19 marzo 1916, di anemia senile progressiva, dopo essere sopravvissuto alle sue ultime settimane attraverso lo stimolo delle iniezioni, presso il palazzo di Propaganda Fide, piazza di Spagna, a Roma. Durante la sua ultima malattia fu affidato alle cure dei dottori Enrico Zandotti e Vincenzo Rocchi. Monsignor Cattaneo gli somministrò il viatico. Fu assistito dal padre generale dell'ordine; Padre N. Guglielmo, suo confessore; e monsignor Haver, suo segretario privato. La lettura del rogito è stata fatta da monsignor Alfonso Carinci.

Le solenni esequie si svolsero martedì 21 marzo 1916, alle ore 10, presso la chiesa di Santa Maria della Scala, suo titolo. La messa è stata celebrata da Rinaldo Camillo Rousset (ch), O.C.D., arcivescovo di Reggio Calabria; l'assoluzione finale è stata impartita dal cardinale Vincenzo Vannutelli, decano del Sacro Collegio Cardinalizio. Erano presenti sedici cardinali. Sepolto nella cappella dell'Ordine Carmelitano nel cimitero di Campo Verano, Roma. Il 21 marzo 1966 le sue spoglie furono trasferite nella cappella di San Giovanni Battista nella chiesa di Santa Maria della Scala, nel quartiere Trastevere di Roma.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Petra di Palestina Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Fulco Luigi Ruffo-Scilla 22 marzo 189229 novembre 1895 Carlo Duval Pietro Gonzalez, O.P. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Fulco Luigi Ruffo-Scilla {{{data}}} Carlo Duval Pietro Gonzalez, O.P.
Predecessore: Internunzio apostolico in Brasile Successore: Flag of the Vatican City.svg
Rocco Cocchia, O.F.M. Cap. 19 aprile 189229 novembre 1895 Giuseppe Macchi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Rocco Cocchia, O.F.M. Cap. {{{data}}} Giuseppe Macchi
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria della Scala
(titolo presbiterale pro hac vice)
Successore: CardinalCoA PioM.svg
Augusto Theodoli 2 dicembre 189519 marzo 1916 Camillo Laurenti I
II
III
IV
V
VI
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VIII
IX
X
con
con
Augusto Theodoli {{{data}}} Camillo Laurenti
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Angelo Di Pietro 189619 aprile 1897 Domenico Maria Jacobini I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Angelo Di Pietro {{{data}}} Domenico Maria Jacobini
Predecessore: Prefetto della Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie Successore: Emblem Holy See.svg
Andreas Steinhuber, S.J. 1º dicembre 189620 novembre 1899 Domenico Ferrata I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Andreas Steinhuber, S.J. {{{data}}} Domenico Ferrata
Predecessore: Prefetto della Congregazione per i Vescovi e i Regolari Successore: Emblem Holy See.svg
Serafino Vannutelli
(pro-prefetto)
20 novembre 189929 luglio 1902 Angelo Di Pietro I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Serafino Vannutelli
(pro-prefetto)
{{{data}}} Angelo Di Pietro
Predecessore: Presidente del Pontificio Seminario Romano dei Santi Apostoli Pietro e Paolo per le Missioni Estere Successore: Emblem Holy See.svg
Mieczysław Halka Ledóchowski 22 luglio 190219 marzo 1916 Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Mieczysław Halka Ledóchowski {{{data}}} Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B.
Predecessore: Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide Successore: Emblem Holy See.svg
Mieczysław Halka Ledóchowski 29 luglio 190219 marzo 1916 Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Mieczysław Halka Ledóchowski {{{data}}} Domenico Serafini, Cong. Subl. O.S.B.
Voci correlate