Francesco Serra Cassano
Francesco Serra Cassano Cardinale | |
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Età alla morte | 67 anni |
Nascita | Napoli 21 febbraio 1783 |
Morte | Capua 17 agosto 1850 |
Sepoltura | Cattedrale di Capua |
Vestizione | 22 dicembre 1804 |
Ordinato diacono | 21 dicembre 1805 (suddiaconato il 8 giugno 1805) |
Ordinazione presbiterale | 1º marzo 1806 |
Nominato arcivescovo | 16 marzo 1818 da papa Pio VII |
Consacrazione vescovile | 23 marzo 1818 dal card. arc. Bartolomeo Pacca |
Creato Cardinale in pectore |
30 settembre 1831 da Gregorio XVI (vedi) |
Pubblicato Cardinale |
15 aprile 1833 da Gregorio XVI (vedi) |
Cardinale per | 17 anni, 4 mesi e 2 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Francesco Serra Cassano o Casano (Napoli, 21 febbraio 1783; † Capua, 17 agosto 1850) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Francesco nacque a Napoli, decimo figlio di Luigi, duca di Cassano e della moglie Giulia Carafa Cantelmo Stuart. La coppia ebbe quattordici figli e Francesco fu il quarto maschio della famiglia.
Il padre e alcuni suoi fratelli parteciparono attivamente alla realizzazione della Repubblica Napoletana nel 1799 e subirono pesanti ritorsioni al ritorno del re Ferdinando IV di Napoli: il secondogenito Gennaro Maria fu giustiziato il 20 agosto 1799, entrambi i genitori furono condannati all'esilio fino al 1804, mentre il fratello primogenito Giuseppe, che si trovava già all'estero al seguito delle armate napoleoniche, non poté rientrare in patria prima del 1806, con la presa di potere di Giuseppe Bonaparte.
Formazione e carriera ecclesiastica
Con la caduta della Repubblica Napoletana e l'esilio della famiglia, fu a Roma presso il convento dei padri cassinesi dei santi Severino e Sossio. Seguendo la sua vocazione, ricevette la prima tonsura e i quattro ordini minori nella Chiesa di Santa Croce di Palazzo di Napoli il 22 dicembre 1804. L'anno successivo, rispettivamente l'8 giugno e il 21 dicembre, gli furono conferiti il suddiaconato e il diaconato. L'ordinazione a presbitero avvenne agli inizi dell'anno seguente, alla vigilia dell'ingresso dell'armata francese nella capitale.
Con Giuseppe Bonaparte sul trono napoletano, il padre Luigi fu nominato ministro per gli Affari ecclesiastici, il fratello maggiore Giuseppe ottenne diversi incarichi amministrativi. Un altro fratello minore, Giovanni Battista, serviva nelle armate napoleoniche, mentre Francesco lavorò per il Comitato centrale di pubblica beneficenza e il 1º aprile 1813 ottenne la nomina a cappellano soprannumerario della cappella del tesoro di san Gennaro.
Nel 1809 iniziò un percorso di studio in diritto ecclesiastico e civile. Nel 1814 si trasferì a Roma dove il 17 giugno 1817 conseguì la laurea in utroque iure. Divenne presto un protetto del segretario di Stato cardinale Ercole Consalvi, il quale riuscì a farlo nominare delegato apostolico di Camerino il 28 agosto 1816. Il 28 ottobre dello stesso anno, ottenne l'iscrizione al Collegio dei dottori dell'Università di Camerino. La protezione della Curia romana preservò Serra dalla marginalizzazione politica e sociale nuovamente subìta dalla sua famiglia con il rientro di Ferdinando I delle Due Sicilie.
Nell'autunno del 1817 Pio VII stabilì di nominare Serra nunzio apostolico in Baviera, con la quale la Santa Sede aveva da poco siglato un concordato, ma la nomina ufficiale subì alcuni ritardi a causa delle difficoltà di applicazione dell'accordo.
Episcopato
Nel frattempo fu nominato arcivescovo in partibus infidelium della sede titolare di Nicea e il 23 marzo 1818 fu consacrato dal cardinale Bartolomeo Pacca, coadiuvato da Fabrizio Sceberras Testaferrata, allora vescovo titolare di Berito e Giovanni Francesco Guerrieri (vescovo), vescovo titolare dell'arcidiocesi di Atene.
Giunto a Monaco di Baviera, il principale incarico del nuovo nunzio consisteva nel trovare con il governo bavarese le soluzioni per una rapida applicazione dei contenuti del concordato. Le questioni più delicate riguardavano la nomina dei vescovi e la riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche, per la cui risoluzione furono necessari quattro anni di lavoro.
Con la morte di Pio VII nel 1823, seguita a breve distanza da quella di Consalvi nel gennaio del 1824, sembrarono incerti i destini del Serra. Tuttavia egli riuscì a trovare un nuovo protettore nella persona del cardinale Giulio Maria della Somaglia, segretario della congregazione dei Vescovi e Regolari, il quale tentò di fargli ottenere nuovi incarichi, finché il nuovo pontefice Leone XII, il 3 luglio 1826, lo nominò coadiutore dell'arcivescovo di Capua Baldassarre Mormile (Ch), a cui successe dopo la morte di quest'ultimo il 26 luglio di quell'anno.
Cardinalato
Papa Gregorio XVI lo creò cardinale in pectore nel concistoro del 30 settembre 1831. Fu confermato nel concistoro del 15 aprile 1833 con il titolo presbiterale dei santi XII Apostoli.
Come arcivescovo di Capua si prodigò a ripristinare, col proprio patrimonio personale, la sede vescovile di Caiazzo che era stata soppressa in applicazione del concordato tra il re Ferdinando I delle Due Sicilie e la Santa Sede, con la bolla pontificia De Utiliori del 5 luglio 1818 e aggregata a quella di Capua. Papa Pio IX ristabilì la diocesi di Caiazzo il 16 gennaio 1850, con la bolla Si semper optandum, dichiarandola suffraganea della metropolitana di Capua, pochi mesi prima della morte dell'arcivescovo.
Morte
Serra morì a Capua il 17 agosto 1850 e fu sepolto nella sua cattedrale.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Carlo Boschi
- Cardinale Bartolomeo Pacca
- Cardinale Francesco Serra-Cassano
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Nicea | Successore: | |
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Pietro Gravina | 16 marzo 1818 - 3 luglio 1826 | Luigi Amat di San Filippo e Sorso |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Baviera | Successore: | |
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Emidio Ziucci (Ch) | 6 ottobre 1818 - 3 luglio 1826 | Carlo Giuseppe Benedetto Mercy d'Argenteau |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Capua | Successore: | |
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Baldassarre Mormile (Ch), C.R. | 26 luglio 1826 - 17 agosto 1850 | Giuseppe Cosenza |
Predecessore: | Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli | Successore: | |
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Carlo Odescalchi | 29 luglio 1833 - 17 agosto 1850 | Antonio Francesco Orioli, O.F.M.Conv. |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Cardinali in pectore
- Cardinali creati in pectore da Gregorio XVI
- Nunzi apostolici per la Baviera
- Vescovi di Nicea
- Vescovi di Capua
- Cardinali presbiteri dei Santi XII Apostoli
- Presbiteri ordinati nel 1806
- Presbiteri italiani del XIX secolo
- Italiani del XIX secolo
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1818
- Vescovi italiani del XIX secolo
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- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Bartolomeo Pacca
- Concistoro 15 aprile 1833
- Concistoro 30 settembre 1831
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