Luigi Amat di San Filippo e Sorso (Sinnai, 20 giugno 1796; † Roma, 30 marzo 1878) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Biografia
Nacque il 20 giugno 1796 a  Sinnai, arcidiocesi di Cagliari da Giovanni Amat Manca (1754-1818), marchese di San Filippo e Eusebia Amat Vico (1772-1808), baronessa di Sorso, entrambi di famiglie di origine catalana.
Formazione e ministero sacerdotale
Frequentò le scuole di retorica e di lettere nel Collegio di San Giuseppe, presso gli Scolopi. Studiò all'Università di Cagliari dal 1815 al 1818 conseguendo la laurea in giurisprudenza; a Roma alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici dal 1818 e all'Università La Sapienza, conseguendo il dottorato In utroque iure, diritto civile e diritto canonico, il 4 dicembre 1826. Esercitò come Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica dal febbraio 1819 e fu nominato Prelato domestico di Sua Santità, Protonotario apostolico soprannumerario. Intrapresa l'attività diplomatica divenne vice-legato a Bologna (febbraio 1819); delegato apostolico a Benevento (marzo 1823), a Spoleto (luglio 1824-ottobre 1826) e dall'ottobre 1824 anche a Rieti, che con decreto dell'ottobre 1824 fu unita alla delegazione di Spoleto. Mantenne tale ruolo fino all'ottobre 1826. Fu ordinato presbitero il 24 dicembre 1826 e nominato Canonico del capitolo cattedrale di Cagliari. 
Ministero episcopale e attività diplomatica
Nominato arcivescovo titolare di Nicea il 9 aprile 1827 da Leone XII, fu consacrato il 22 aprile seguente a Roma dal cardinale Giuseppe Spina, assistito da Pietro Caprano,  arcivescovo titolare di Iconio, segretario della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, segretario della Congregazione dell'esame dei vescovi e da Luigi Bottiglia Savoulx[1], arcivescovo titolare di Perge, decano dei Chierici della Camera Apostolica. Fu nominato nunzio in Sicilia il 24 aprile 1827 e Nunzio apostolico in Spagna dal 13 novembre 1832 ma espulso nel 1835 a causa dell'interruzione delle relazioni diplomatiche. 
Cardinalato
Gregorio XVI lo creò cardinale presbitero nel Concistoro del 19 maggio 1837 ricevendo il cappello rosso il 22 maggio 1837 e il titolo di Santa Maria in Via il 2 ottobre dello stesso anno. 
Divenne legato apostolico a Ravenna dal 19 dicembre 1837 e Prefetto dell'Economia della Congregazione di Propaganda Fide dal 26 dicembre 1843. Partecipò al conclave del 1846 che elesse Papa Pio IX. 
Legato apostolico a Bologna il 22 dicembre 1846 e Commissario straordinario di quattro legazioni dal 17 agosto 1848. Optato per l'ordine dei cardinali vescovi e la Sede suburbicaria di Palestrina il 15 marzo 1852, fu Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa, sommista di lettere apostoliche e commendatario del titolo di San Lorenzo in Damaso dal 27 settembre dello stesso anno fino alla morte. Camerlengo del Collegio Cardinalizio 7 marzo 1853 fino al 7 aprile 1854. Esercitò il ministero come arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore dal 21 settembre 1867. 
Optò per la Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina l'8 ottobre 1870 e come Cardinale Decano del Collegio Cardinalizio, per la sede suburbicaria di Ostia e Velletri il 12 marzo 1877, prefetto della Congregazione del Cerimoniale. Quale cardinale decano gestì la sede vacante alla morte di Pio IX e partecipò al conclave del 1878 che elesse papa Leone XIII. Commendatore dell'Ordine Mauriziano.
Morte
Morì il 30 marzo 1878 a Roma. Esposto nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella e sepolto, temporaneamente, nel  Cimitero del Verano a Roma. Venne definitivamente trasferito nella Chiesa di San Lorenzo in Damaso.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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| Note | 
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| Bibliografia | 
| (LA), Remigium Ritzler, Pirminum Sefrin, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VII (1800-1846), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1968, pp. 29, 43, 282.(LA), Remigium Ritzler, Pirminum Sefrin, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. VIII (1846-1903), Typis et Sumptibus Domus Editorialis "Il Messaggero di S. Antonio" presso Basilica Sant'Antonio, Padova, 1979, pp. 44.
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| Voci correlate | 
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| Collegamenti esterni | 
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