Gianantonio Davia

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Gianantonio Davia
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 79 anni
Nascita Bologna
13 ottobre 1660
Morte Roma
11 gennaio 1740
Sepoltura Basilica di San Lorenzo in Lucina
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Nominato arcivescovo 21 giugno 1690 da Alessandro VIII
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Consacrazione vescovile cappella della residenza arcivescovile, Bruxelles, 10 settembre 1690 dall'arc. Humbertus Guilielmus de Precipiano
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(vedi)
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18 maggio 1712 da Clemente XI (vedi)
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Altre ricorrenze
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Invito all'ascolto
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Gianantonio Davia anche D'Avia o De Via (Bologna, 13 ottobre 1660; † Roma, 11 gennaio 1740) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Gianantonio o Giovanni Antonio nacque a Bologna il 13 ottobre 1660, secondogenito di Giovanni Battista e di Porzia Ghislieri.

La formazione e la politica

Dopo gli studi in filosofia a Bologna si laureò in utroque iure a Torino. Manifestò uno spiccato interesse per le scienze matematiche e astronomiche, stabilendo con l'ambiente scientifico bolognese un fruttuoso sodalizio. Nel 1681 Davia compì un viaggio di istruzione, frequentando gli ambienti scientifici parigini e londinesi, prendendo familiarità con le lingue d'oltralpe.

Fu richiamato in patria dal fratello maggiore Virgilio che, divenuto senatore, si riprometteva di inserire Gianantonio nella vita politica cittadina; fu dal 1681 ufficiale delle Acque e l'anno seguente ricoprì l'incarico di anziano e nel 1683 fu destinato quale pretore a Castel San Pietro, nel bolognese.

Nel 1684 partecipò alla spedizione militare organizzata dalla lega santa nella guerra di Morea, arruolandosi in qualità di ingegnere su una delle quattro galere armate dal granduca Cosimo III e affidate ai cavalieri di Santo Stefano.

Nunziatura apostolica e ministero episcopale

Rientrato con la flotta toscana in Italia, nell'ottobre dello stesso anno, Davia si stabilì a Roma. Nel 1687 fu presentato a Innocenzo XI dal quale sperava di ottenere un nuovo incarico militare, ma questi, apprezzandone le doti, lo convinse ad intraprendere la carriera curiale affidandogli incarichi diplomatici. Fu quindi internunzio a Bruxelles dal 1687. Qui Davia si trovò a dover affrontare il delicato problema dei giansenisti belgi il cui atteggiamento di fronte ai quattro articoli del clero di Francia aveva suscitato la contrarietà della Santa Sede. L'abile diplomazia del Davia, che non si fece coinvolgere nelle dispute tra filo gallicani e filo giansenisti, fu apprezzata a Roma e nel 1690, preconizzato per la nunziatura apostolica a Colonia, fu nominato arcivescovo titolare di Tebe con dispensa per non aver mai ricevuto l'ordinazione presbiterale e per non avere ancora l'età canonica. A Bruxelles, il 10 settembre dello stesso anno, ricevette la consacrazione arcivescovile e l'ordinazione presbiterale dall'arcivescovo Humbertus Guilielmus de Precipiano. Partito per Colonia, vi rimase fino al 1696, quando fu trasferito alla nunziatura di prima classe per la Polonia.

Durante questo incarico, che tenne sino all'inizio del nuovo secolo, la morte del re Giovanni III Sobieski riaprì il conflitto fra la fazione filoasburgica e quella filofrancese, la prima a sostegno di Federico Augusto di Sassonia e la seconda del principe di Conti. Il Davia si schierò apertamente per il duca di Sassonia la cui candidatura era favorita, dopo la solenne abiura dei luteranesimo. Il nunzio fu presente all'elezione che si concluse con la scelta di quello, che assunse il nome di Augusto II.

Nel 1700 fu promosso alla nunziatura di Vienna. Là si trovò a dover far fronte alla difficile situazione determinata dalla successione al trono di Spagna e al lungo conflitto che oppose l'imperatore a Luigi XIV, dovendo sostenere nella sede imperiale la difficile posizione di neutralità adottata da Clemente XI fra i due pretendenti, Filippo V e Carlo III. I buoni rapporti di Davia con Augusto II di Polonia, disponibile a interporsi quale mediatore fra il papa e l'imperatore, non si concretizzarono per il sospetto che suscitava la linea diplomatica di Davia che Clemente XI manteneva rigidamente subordinata alla Curia romana. Già Leopoldo I, nel 1702, aveva sospeso le udienze del nunzio e il suo successore, Giuseppe I, assunse una linea ancor più rigorosa con Roma ordinando nel 1705 al suo ambasciatore presso la Santa sede di abbandonare la corte pontificia il 15 luglio 1705 e al nunzio di lasciare la residenza imperiale.

Davia, a cui nel 1698 era stata affidata la diocesi di Rimini, non essendo più disposto a sostenere una linea che non condivideva, nel febbraio del 1706 decise di abbandonare l'incarico, senza chiedere il consenso al pontefice, interrompendo di fatto le trattative e creando così un difficile caso diplomatico. Se il gesto di Davia irritò il papa Clemente XI e costò al nunzio un lungo periodo di isolamento nella sua diocesi riminese, fu invece apprezzato dall'imperatore che manifestò la sua stima al prelato conferendogli un cospicuo beneficio ecclesiastico.

Cardinalato

Fu elevato al rango di cardinale nel concistoro del 18 maggio 1712 e il 30 agosto dell'anno seguente ricevette il titolo presbiterale di San Callisto.

Optò successivamente per il titolo di San Pietro in Vincoli (1725) e poi ancora per quello di San Lorenzo in Lucina, coincidente con l'assunzione della carica di cardinale protopresbitero.

Il credito e la stima di cui godeva all'interno del Collegio cardinalizio gli valsero, nei due conclavi a cui prese parte nel 1725 e nel 1730, la sua candidatura al soglio pontificio. Nel 1730 non venne eletto per la mancanza di pochi voti.

Si trasferì definitivamente a Roma dal 1726, dopo aver rinunciato al vescovato riminese. Fu inserito nelle congregazioni cardinalizie del Sant'Uffizio, Vescovi e Regolari, Immunità e Propaganda Fide. Inoltre fu nominato presidente della Congregazione dell'Indice e protettore del Regno d'Inghilterra.

Morte

Morì a Roma l'11 gennaio 1740 e la sua salma venne inumata nella basilica di San Lorenzo in Lucina.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Internunzio apostolico nelle Fiandre Successore: Flag of the Vatican City.svg
Sebastiano Antonio Tanara 2 maggio 1687 - 21 giugno 1690 Giulio Piazza I
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Sebastiano Antonio Tanara {{{data}}} Giulio Piazza
Predecessore: Arcivescovo titolare di Tebe in Grecia Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Niccolò Pietro Bargellini 21 giugno 1690 - 10 marzo 1698 Orazio Filippo Spada I
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Niccolò Pietro Bargellini {{{data}}} Orazio Filippo Spada
Predecessore: Nunzio apostolico a Colonia Successore: Flag of the Vatican City.svg
Sebastiano Antonio Tanara 8 agosto 1690 - 12 febbraio 1696 Fabrizio Paolucci I
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Sebastiano Antonio Tanara {{{data}}} Fabrizio Paolucci
Predecessore: Nunzio apostolico in Polonia Successore: Flag of the Vatican City.svg
Andrea Santacroce 12 febbraio 1696 - 26 aprile 1700 Francesco Pignatelli, C.R. I
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Andrea Santacroce {{{data}}} Francesco Pignatelli, C.R.
Predecessore: Vescovo di Rimini
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Domenico Maria Corsi 10 marzo 1698 - 7 dicembre 1726 Renato Massa I
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Domenico Maria Corsi {{{data}}} Renato Massa
Predecessore: Nunzio apostolico in Austria Successore: Flag of the Vatican City.svg
Andrea Santacroce 26 aprile 1700 - 1º maggio 1706 Giulio Piazza I
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Andrea Santacroce {{{data}}} Giulio Piazza
Predecessore: Cardinale presbitero di San Callisto Successore: CardinalCoA PioM.svg
Toussaint de Forbin-Janson 30 agosto 1713 - 19 novembre 1725 Prospero Marefoschi I
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con
Toussaint de Forbin-Janson {{{data}}} Prospero Marefoschi
Predecessore: Legato apostolico di Urbino Successore: Emblem Holy See.svg
Sebastiano Antonio Tanara 16 dicembre 1715 - 12 aprile 1717 Alamanno Salviati I
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Sebastiano Antonio Tanara {{{data}}} Alamanno Salviati
Predecessore: Legato apostolico di Romagna Successore: Emblem Holy See.svg
Ulisse Giuseppe Gozzadini 12 aprile 1717 - 20 marzo 1720 Cornelio Bentivoglio I
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Ulisse Giuseppe Gozzadini {{{data}}} Cornelio Bentivoglio
Predecessore: Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Successore: CardinalCoA PioM.svg
Lorenzo Corsini 19 novembre 1725 - 11 febbraio 1737 Vincenzo Petra I
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con
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Lorenzo Corsini {{{data}}} Vincenzo Petra
Predecessore: Prefetto della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Agostino Fabroni 19 settembre 1727 - 11 gennaio 1740 Leandro di Porcia, O.S.B.Cas. I
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Carlo Agostino Fabroni {{{data}}} Leandro di Porcia, O.S.B.Cas.
Predecessore: Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giuseppe Renato Imperiali 11 febbraio 1737 - 11 gennaio 1740 Giulio Alberoni I
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con
Giuseppe Renato Imperiali {{{data}}} Giulio Alberoni
Predecessore: Cardinale protopresbitero Successore: CardinalCoA PioM.svg
Giuseppe Renato Imperiali 18 febbraio 1737 - 11 gennaio 1740 Giulio Alberoni I
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con
con
Giuseppe Renato Imperiali {{{data}}} Giulio Alberoni
Bibliografia