Francesco Tiberi

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Francesco Tiberi
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 66 anni
Nascita Contigliano
4 gennaio 1773
Morte Roma
28 ottobre 1839
Sepoltura Basilica di San Lorenzo in Damaso (Roma)
Conversione
Appartenenza diocesi di Rieti
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale dicembre 1826
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Nominato arcivescovo 2 ottobre 1826 da papa Leone XII
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Consacrazione vescovile chiesa dei santi Domenico e Sisto (Roma), 27 dicembre 1826 dal card. vescovo Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni
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Creazione
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Creato
Cardinale in pectore
30 settembre 1831 da Gregorio XVI (vedi)
Pubblicato
Cardinale
2 luglio 1832 da Gregorio XVI (vedi)
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Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 7 anni, 3 mesi e 26 giorni
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
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Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Invito all'ascolto
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Francesco Tiberi (Contigliano, 4 gennaio 1773; † Roma, 28 ottobre 1839) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nacque a Contigliano, diocesi di Rieti. La famiglia era patrizia della Sabina e della Repubblica di San Marino. Era il secondogenito di Antonio Tiberi e di Teresa Orsini. Il fratello maggiore, Bernardino, fu maggiore dell'esercito pontificio, il minore Tiberio militò negli eserciti austriaci nella battaglia di Lipsia del 1813, guadagnandosi gli ordini cavallereschi di Cristo di Maria Teresa d'Austria e di San Giuseppe di Toscana.

Formazione e carriera ecclesiastica

All'età di otto anni la famiglia lo mandò a Roma, presso il Collegio Nazareno dei Padri Scolopi. Nel 1790 proseguì la sua formazione all'università La Sapienza, l'anno seguente divenne aiutante di studio dapprima presso l'avvocato Bernardino Ridolfi e dal 1793 presso Nicola Riganti. Conseguì il dottorato in utroque iure il 17 marzo 1795 e vestì l'abito clericale ricevendo la tonsura.

Il 21 maggio 1795 divenne referendario della Segnatura Apostolica e l'11 luglio fu ammesso come consultore della congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie. Sotto il pontificato di Pio VII, il 20 novembre 1800, divenne ponente nella Congregazione del Buon Governo e dal 28 marzo 1801 divenne elettore della Segnatura Apostolica e ottenne una prebenda nella Patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore, dove per quindici anni fu un indefesso canonico. Il 2 novembre 1806 ricevette il suddiaconato. Durante l'occupazione francese di Roma fu deportato a Piacenza e più tardi, nel 1812, a Bastia in Corsica, per essersi rifiutato di prestare giuramento. Tornò a Roma nel 1814 e riprese le sue funzioni presso la Segnatura Giustizia, divenendo protonotario apostolico non partecipante.

Nel luglio dell'anno seguente fu nominato delegato apostolico per la provincia di Macerata e Camerino. Il 9 marzo 1816 divenne revisore della Sacra Romana Rota e consulente della congregazione dei riti e il 10 giugno 1823 reggente della Penitenzieria Apostolica. Il 9 dicembre 1823, il nuovo pontefice Leone XII lo volle membro della speciale commissione di giureconsulti incaricata della revisione del motu proprio Quando per ammirabile disposizione. Come tale partecipò all'elaborazione del nuovo codice civile promulgato il 5 ottobre 1824.

Episcopato e nunziatura

Fu preconizzato nel 1826 quale nunzio e nominato arcivescovo della sede titolare di Atene. Fu ordinato sacerdote nel dicembre di quell'anno e ricevette la consacrazione episcopale il 27 di quel mese, nella Chiesa dei Santi Domenico e Sisto di Roma, per Imposizione delle mani del cardinale Francesco Saverio Castiglioni, assistito da mons. Pietro Caprano, allora arcivescovo titolare di Iconio e segretario di Propaganda Fide e da mons. Giovanni Giacomo Sinibaldi (Ch), allora arcivescovo della sede titolare di Damiata. Come consuetudine per il corpo diplomatico pontificio, fu nominato assistente al Soglio Pontificio il 9 gennaio 1827 e inviato nunzio apostolico presso la corte spagnola. Partì per la Spagna il 9 maggio seguente. Nei nove anni di nunziatura presso la corte spagnola si dimostrò abile diplomatico guadagnandosi la stima del re Ferdinando VII che lo insignì dell'ordine di Carlo III detto della Madonna dell'Immacolata Concezione.

Cardinalato

Subito dopo l'elezione del nuovo pontefice, Gregorio XVI, questi lo volle premiare con la porpora, creandolo cardinale in pectore nel concistoro del 30 settembre 1831. La nomina fu pubblicata nel concistoro del 2 luglio 1832 durante il quale il pontefice lo trasferì come arcivescovo a titolo personale della diocesi di Jesi, carica da cui si dimise nel 1837. Il nunzio rientrò a Roma nel 1834, il 26 giugno ricevette la berretta cardinalizia e il 1º agosto il titolo presbiterale di santo Stefano al Monte Celio. Fu ascritto delle sacre congregazioni per i Vescovi e i Regolari, dell'immunità ecclesiastica, Sacri Riti e della Consulta. Dopo le dimissioni da vescovo della diocesi di Jesi, rientrò a Roma per assumere la prefettura del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, carica che ricoprì sino alla morte.

Morte

Morì a Roma il 28 ottobre 1839; i funerali si tennero nella Basilica di San Lorenzo in Damaso (Roma), dove fu sepolto.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Atene Successore: ArcbishopCoA PioM.svg
Filippo Filonardi 2 ottobre 1826 - 2 luglio 1832 Ludovico Tevoli (Ch) I
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Filippo Filonardi {{{data}}} Ludovico Tevoli (Ch)
Predecessore: Nunzio apostolico in Spagna Successore: Emblem Holy See.svg
Giacomo Giustiniani 9 gennaio 1827 - 2 luglio 1832 Luigi Amat di San Filippo e Sorso I
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Giacomo Giustiniani {{{data}}} Luigi Amat di San Filippo e Sorso
Predecessore: Vescovo di Jesi
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: BishopCoA PioM.svg
Francesco Cesarei Leoni 2 luglio 1832 - 18 maggio 1836 Pietro Ostini I
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Francesco Cesarei Leoni {{{data}}} Pietro Ostini
Predecessore: Cardinale presbitero di Santo Stefano al Monte Celio Successore: CardinalCoA PioM.svg
Etienne-Hubert de Cambacérès 1º agosto 1834 - 28 ottobre 1839 Fabio Maria Asquini I
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Etienne-Hubert de Cambacérès {{{data}}} Fabio Maria Asquini
Predecessore: Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di Grazia Successore: Emblem Holy See.svg
Luigi Bottiglia Savoulx 22 febbraio 1837 - 28 ottobre 1839 ? I
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Luigi Bottiglia Savoulx {{{data}}} ?
Bibliografia