Beato Giacomo Ortíz Alzueta
Beato Giacomo Ortíz Alzueta, S.D.B. Religioso · Martire | |
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al secolo Jaime Ortiz Alzueta | |
Beato | |
Martire | |
Età alla morte | 23 anni |
Nascita | Pamplona 24 maggio 1913 |
Morte | Barcellona 27 luglio 1936 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 11 marzo 2001, da Giovanni Paolo II |
Ricorrenza | 27 luglio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it Scheda nel sito della diocesi o congregazione |
Nel Martirologio Romano, 27 luglio, n. 21:
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Il Beato Giacomo Ortíz Alzueta, al secolo Jaime Ortiz Alzueta (Pamplona, 24 maggio 1913; † Barcellona, 27 luglio 1936) è stato un religioso e martire spagnolo appartenente alla Società Salesiana di San Giovanni Bosco, ucciso dai miliziani comunisti durante la guerra civile spagnola.
Biografia
Chiamato all'educazione dei giovani
Da ragazzino, per il suo carattere ribelle, fu trasferito più volte in diversi collegi. Come ultima possibilità, il 24 maggio 1913, entrò nella scuola professionale salesiana del suo paese, dove rimase incantato dalla figura di san Domenico Savio. Già all'età di quindici anni lavorava in un'officina meccanica.
Nella casa salesiana ebbe modo di comprendere qual era la propria vocazione: dopo averla a lungo maturata dentro di sé, espresse al direttore della casa di diventare salesiano: al sacerdozio preferiva però il ruolo di "maestro di officina, per insegnare ai giovani a lavorare senza perdere la fede e l'anima", come disse lui stesso al suo direttore.
Dopo quattro anni dedicati alla formazione nel mestiere di meccanico e nella vita cristiana, poté essere ammesso al noviziato. Nel 1932 emise la sua professione religiosa e divenne coadiutore salesiano.
Il martirio
Per approfondire, vedi la voce Trentadue martiri salesiani di Valencia |
Nell'estate del 1936, lo scoppio della guerra civile spagnola tra nazionalisti filo-fascisti e repubblicani comunisti segnò anche l'inizio di una vera e propria persecuzione da parte dei miliziani marxisti nei confronti di religiosi e laici cattolici[1]: dopo la chiusura della sua scuola, Giacomo Ortíz Alzueta trovò rifugio con Filippo Hernández Martínez nella locanda di una benefattrice; qui trovò rifugio anche un terzo salesiano, Zaccaria Abadía Buesa. Il 27 luglio furono scoperti dai miliziani comunisti: per la condanna a morte di Giacomo fu addotta come scusa l'aver trovato delle medagliette della Madonna nella custodia del suo clarinetto.
Dopo essere stati torturati, i tre furono uccisi quella stessa notte. Giacomo aveva soli ventitré anni di età. Alcuni mesi dopo, nella sede dei miliziani, furono rinvenute a testimonianza del suo martirio delle fotografie in cui era raffigurato con il petto crudelmente ferito e la faccia deformata dai colpi di bastone.
Culto
Filippo Hernández Martínez, Jaime Ortiz Alzueta e Zaccarías Abadía Buesa sono stati proclamati beati da papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001 in piazza San Pietro a Roma, insieme ad altri ventinove martiri salesiani e altre duecentouno persone della stessa diocesi che trovarono la morte nelle stesse circostanze.
Note | |
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