San Francesco d'Assisi guarisce il ferito di Lerida (Giotto)

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Giotto-Uomo di Ilerda.jpg

Giotto di Bondone, Maestro della Santa Cecilia, San Francesco d'Assisi guarisce il ferito di Lerida (1290 - 1295), affresco
Guarigione del ferito di Lerida
Opera d'arte
Stato bandiera Italia
Regione Flag of Umbria.svg Umbria
Regione ecclesiastica Umbria
Provincia Perugia
Comune Stemma Assisi
Diocesi Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino
Parrocchia o Ente ecclesiastico Sacro Convento
Ubicazione specifica Basilica di San Francesco, chiesa superiore, navata, parete meridionale, registro inferiore
Uso liturgico quotidiano
Luogo di provenienza ubicazione originaria
Oggetto dipinto murale
Soggetto San Francesco d'Assisi guarisce il ferito di Lerida
Datazione 1290 - 1295
Ambito culturale
Autori
  • Giotto di Bondone
  • Maestro di Santa Cecilia
Materia e tecnica affresco
Misure h. 230, l. 270
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Nella Catalogna, vicino a Lerida, un uomo, che si chiamava Giovanni ed era devoto del beato Francesco, una sera stava camminando per una strada, dove era stato teso un agguato per uccidere non già lui, che non aveva nemici, ma un altro, che gli assomigliava e quella sera si trovava in sua compagnia. Balzando dal nascondiglio, l'assassino, che avea scambiato Giovanni per il suo nemico, lo colpì a morte molte volte con la spada. (...) Perduta ormai ogni speranza nei rimedi umani, il ferito rivolse tutta la sua devozione a impetrare il patrocinio del beato padre Francesco, che già sotto il grandinare dei colpi aveva invocato con grande fiducia, insieme con la beata Vergine. Ed ecco: mentre languiva nel letto solitario della sua sventura, e, vegliando e gemendo, continuava a ripetere il nome di Francesco, gli si avvicinò un tale, vestito da frate minore; sembrava che fosse entrato dalla finestra. Chiamandolo per nome, gli disse: "Siccome hai avuto fiducia in me, ecco che il Signore ti farà guarire". L'infermo gli domandò chi era: quello rispose che era san Francesco e subito si accostò a lui, gli slegò le fasciature delle ferite e spalmò un unguento (così sembrava) su tutte le piaghe. Al contatto soave di quelle mani stimmatizzate, che avevano ricevuto dal Salvatore la potenza di risanare, la carne, scomparso il marciume, si reintegrò, le ferite si rimarginarono, lasciando il ferito completamente sano, come prima. Fatto questo, il beato Francesco scomparve. E quell'uomo, sentendosi risanato, proruppe in grida di gioia e di lode a Dio e al beato Francesco
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La Guarigione del ferito di Lerida è un dipinto murale, eseguito tra il 1290 e il 1295 circa, ad affresco, attribuito a Giotto di Bondone (1267 ca. - 1337), ubicato nella parete meridionale della navata nella Basilica Superiore di San Francesco in Assisi (Perugia).

Il dipinto murale è la ventiseiesima delle ventotto scene del ciclo che raffigura le Storie di san Francesco d'Assisi.

Iscrizione

Il dipinto è descritto da un'iscrizione latina (detta titulo), posta sotto la scena, nella quale si legge:[1]

« Il beato Francesco, sciogliendo con le sue mani le bende e toccando soavemente le ferite, all'istante risanò perfettamente Giovanni da Ylerda, colpito a morte e dato per morto dai medici, che lo aveva invocato devotamentenell'ora del ferimento. »

Notizie storico-critiche

L'episodio raffigurato si riferisce ad un avvenimento narrato nella Legenda Maior (Mir. I,5), che costituiva la biografia ufficiale di san Francesco d'Assisi, scritta tra il 1260 ed il 1263 da san Bonaventura da Bagnoregio.

L'esecuzione degli ultimi tre affreschi è attribuita ad un allievo, forse il cosiddetto Maestro di Santa Cecilia. Le figure sono infatti molto più statiche e dipinte in una maniera che fa risaltare meno il volume e più la linea.

In ogni caso i disegni preparatori sono attribuiti allo stesso maestro che ha curato tutto il ciclo.

Note
  1. La traduzione del titulo, qui presentata, è la versione pubblicata da Edi Bacceschi, Giotto. L'opera completa, Editore Rizzoli, 1966, schede 20 - 44, pp. 91 - 94
Bibliografia
  • Pier Maurizio Della Porta et al., Assisi: storia e arte, Minerva Editore, Assisi 1998, p. 76
  • Gianfranco Malafarina, La Basilica di San Francesco ad Assisi, Franco Cosimo Panini Editore, Modena 2005, pp. 180 - 181, ISBN 9788882907655
  • Giovanni Previtali, Giotto e la sua bottega, Editore Fabbri, Milano 1967
  • Bruno Zanardi (a cura di), Giotto e Pietro Cavallini. La questione di Assisi e il cantiere medievale della pittura a fresco, Editore Skira, Milano 2002
Voci correlate
Collegamenti esterni