Santuario del SS. Crocifisso (Longiano)
Santuario del SS. Crocifisso (Longiano) | |
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Santuario del SS. Crocifisso, esterno | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia Romagna |
Provincia | Forlì-Cesena |
Comune | Longiano |
Diocesi | Cesena-Sarsina |
Religione | Cattolica |
Sito web | |
Oggetto tipo | Chiesa |
Oggetto qualificazione | Santuario |
Dedicazione | Gesù Cristo |
Sigla Ordine qualificante | O.F.M. Conv. |
Stile architettonico | neoclassico |
Inizio della costruzione | XV secolo, fine |
Completamento | 1874 |
Data di consacrazione | 1493 |
Coordinate geografiche | |
Italia |
Il Santuario del SS. Crocifisso di Longiano (Forlì-Cesena) è una chiesa, situata nell'entroterra romagnolo, nella Diocesi di Cesena-Sarsina, in provincia di Cesena-Forlì. Il convento e la chiesa dei Frati Minori Conventuali risalgono alla seconda metà del Duecento. La chiesa divenne santuario per una prodigiosa manifestazione dell'immagine del Crocifisso avvenuta il 6 maggio del 1493.
A seguito delle due soppressioni degli ordini religiosi, quella napoleonica (1808) e quella del governo liberale italiano del 1866, i religiosi conventuali furono allontanati dal convento e dal santuario. Quest'ultimo fu gestito dalla Compagnia del SS. Crocifisso.
I Conventuali poterono ritornare solo nel 1891 e da allora gestiscono sia la pastorale del santuario come altre attività legate alla pastorale giovanile e l'animazione missionaria.
La comunità ha anche una Casa estiva (Villaggio San Francesco) in località Cancellino, presso Badia di Prataglia (Poppi), nel Casentino.
Il V centenario della manifestazione prodigiosa (1993) è stato solennizzato con varie celebrazioni e la pubblicazione di studi storici sul santuario e l'immagine del Crocifisso.
Storia
La storia del santuario risale alla presenza dei Conventuali che si insediarono a Longiano nella seconda metà del XIII secolo.
Chiesa e convento furono eretti fuori della cinta muraria del castrum medievale, con le caratteristiche tipiche delle costruzioni francescane: semplicità e povertà. Molto probabilmente il primitivo edificio fu eretto in stile gotico, come si riscontra in altre chiese francescane nella regione Emilia-Romagna, in particolare a Bologna e a Piacenza.
Fin dalle origini nel santuario si conserva una grande dipinto su tela, raffigurante il Crocifisso di scuola giuntesca, ascrivibile alla seconda metà del XIII secolo.
Dal 1755 al 1762 fu ricostruita la chiesa su disegno dell'architetto Pietro Borboni, cesenate di adozione ma comasco di origine. In quella occasione l'immagine del Crocifisso fu posta sopra l'abside in una nicchia adatta allo scopo, alla quale si può accedere tramite una doppia rampa di scale, attorno al presbiterio.
L'immagine del Crocifisso, nel 1941 è stata restaurata a cura del prof. Enrico Podio di Roma. In seguito, tra il 1958 e il 1964, venne restaurato anche il ricco piedistallo settecentesco.
Prodigio
La fama del santuario e dell'icona del Crocifisso si diffuse in modo particolare dal 6 maggio del 1493. I religiosi francescani erano riuniti nel convento di Longiano per celebrare il Capitolo provinciale della Provincia Bolognese. Per l'occasione, gli abitanti del vicino paese di Gambettola donarono alla comunità una vitella che, portata nel convento, si inginocchiò "in forma di profonda venerazione" di fronte all'immagine del Crocifisso che si trovava sopra una porta laterale della chiesa, prospiciente il chiostro, all'altezza del coro conventuale, porta che non era molto usata. Nonostante i ripetuti colpi di frusta il bovino si mosse dalla posizione di venerazione solo dopo che fu benedetto dal superiore Provinciale.
Il giorno seguente, dopo aver percorso le strade del paese, l'immagine del Crocifisso fu traslata dal chiostro all'interno della chiesa e posta sopra un altare laterale.
Da quella data si susseguirono grazie e miracoli per cui la fama del santuario si diffuse per tutta la regione, e che perdura ancora oggi.
Compagnia del SS. Crocifisso
Nel 1697, su iniziativa del dottor Baldassarre Manzi prese corpo l'idea di istituire una Confraternita laicale intitolata al SS. Crocifisso longianese, con statuto ed organizzazione proprie.
Papa Clemente XI (1700-1721) concesse alla Compagnia una lunga serie di indulgenze che furono rinnovate anche nei secoli successivi. Nel 1828 papa Leone XII, con bolla del 28 novembre dello stesso anno, elevava la Compagnia ad Arciconfraternita, con facoltà di fruire dei privilegi spirituali già riconosciuti da papa Clemente VIII (1592-1605)
Una delle attività più rilevanti della Compagnia, oltre all'animazione delle due festività, del 6 maggio, anniversario del prodigio della vitella, e del 26 luglio, solennità liturgica del SS. Crocifisso per ricordare la traslazione sopra l'abside, è stata quella dei pellegrinaggi organizzati al Santuario della Madonna di Loreto nelle Marche (1781); a Cesena (1826); a Rimini (1850) e di nuovo a Cesena nel 1950.
Celebrazioni particolari
Oltre alle due festività proprie del santuario, legate alla Sacra Immagine del Crocifisso: 6 maggio e 26 luglio, nei venerdì di Quaresima si svolge una celebrazione particolare alla quale partecipano gruppi di pellegrini provenienti da tutta la diocesi di Cesena-Sarsina e dalle altre diocesi della regione Emilia-Romagna. Si commemora la Passione di Cristo secondo l'uso della tradizione francescana (Corda Pia), cui segue la celebrazione eucaristica presieduta da un presule delle varie diocesi della regione.
Bibliografia | |
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