Santuario della Verna

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Santuario della Verna
Flag of UNESCO.svg Bene protetto dall'UNESCO
Chiusi Sant.LaVerna complesso.jpg
Santuario della Verna, complesso conventuale
Altre denominazioni
Stato bandiera Italia
Regione Stemma Toscana


Regione ecclesiastica Toscana

Provincia Arezzo
Comune Chiusi della Verna
Località
Diocesi Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Religione Cattolica
Indirizzo Via del Santuario, 45
52010 Chiusi della Verna (AR)
Telefono +39 0575 5341
Fax +39 0575 599320
Posta elettronica santuarioverna@gmail.com
Sito web

Sito ufficiale

Sito web 2
Proprietà
Oggetto tipo Convento
Oggetto qualificazione Santuario
Dedicazione Maria Vergine
Vescovo
Sigla Ordine qualificante O.F.M.
Sigla Ordine reggente O.F.M.
Fondatore San Francesco d'Assisi
Data fondazione 1213
Architetto


Stile architettonico
Inizio della costruzione 1213
Completamento 1568
Distruzione
Soppressione
Ripristino
Scomparsa
Data di inaugurazione
Inaugurato da
Data di consacrazione 1260
Consacrato da
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Titolo
Strutture preesistenti
Pianta
Tecnica costruttiva
Materiali
Data della scoperta
Nome scopritore
Datazione scavi
Scavi condotti da
Altezza Massima
Larghezza Massima
Lunghezza Massima
Profondità Massima
Diametro Massimo
Altezza Navata
Larghezza Navata
Superficie massima {{{Superficie}}}
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Iscrizioni
Marcatura
Utilizzazione
Note
Coordinate geografiche
43°42′26″N 11°55′51″E / 43.707222, 11.930833 bandiera Italia
Patrimonio UNESCO.png Patrimonio dell'umanità
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Tipologia {{{tipologia}}}
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Pericolo Bene non in pericolo
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Scheda UNESCO
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Io ho in Toscana uno monte divotissimo il quale si chiama monte della Vernia, lo quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera fare vita solitaria. S'egli ti piacesse, volentieri Io ti donerei a te e a' tuoi compagni per salute dell'anima mia.
Virgolette chiuse.png
(Il conte Orlando Cattani prima di donare il monte a san Francesco d'Assisi, 1213.)

Il Santuario della Verna, situato nel territorio del comune di Chiusi della Verna (Arezzo), è un complesso conventuale celebre per essere il luogo in cui san Francesco d'Assisi ricevette le stigmate il 17 settembre 1224. Costruito nella parte meridionale del monte Penna, a 1.129 metri di altezza, il santuario - destinazione di molti pellegrinaggi - è il più famoso dei conventi del Casentino e vero cuore del culto francescano in Toscana.

Storia

Origini

La fondazione di un primo nucleo risale alla presenza sul luogo di san Francesco d'Assisi, che nella primavera del 1213 incontrò il conte Orlando Cattani, signore di Chiusi, il quale volle fargli dono della Verna, un monte isolato nel Casentino, perché vi stabilisse un eremo, dicendogli che glielo offriva volentieri per l'amore di Dio. L'atto di cessione fu firmato l'8 maggio 1213.

Negli anni successivi sorsero alcune celle e la piccola chiesa di Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1216 ed il 1218 da san Francesco con l'aiuto del conte Orlando Cattani.

La Verna divenne per il Santo un luogo di numerosi e prolungati periodi di ritiro ed un posto ideale per dedicarsi alla meditazione ed alla preghiera.

San Francesco riceve le stimmate

L'impulso decisivo allo sviluppo di un grande complesso conventuale fu dato dall'episodio delle stimmate, avvenuto su questo monte.

Domenico Beccafumi, San Francesco d'Assisi riceve le stimmate (1537), olio su tavola; Parigi, Museo del Louvre

L'ultima visita di san Francesco alla Verna è dell'estate del 1224. Vi si ritirò nel mese di agosto, per un digiuno di quaranta giorni in preparazione alla festa di san Michele arcangelo (29 settembre). Il 14 settembre (festa dell'Esaltazione della Santa Croce), mentre era assorto in preghiera, gli apparve un serafino che reca fra le sei ali l'immagine di Gesù Cristo crocifisso. La visione scompare, ma sul suo corpo appaiono le stimmate:

« Nel crudo sasso intra Tevero ed Arno
da Cristo prese l'ultimo sigillo
che le sue membra due anni portarono. »

Da allora la Verna divenne un luogo sacro, tanto che papa Alessandro IV la pose sotto la sua protezione e nel 1260 consacrò la chiesa, alla presenza di san Bonaventura da Bagnoregio e di numerosi vescovi. Tre anni dopo venne eretta la Cappella delle Stimmate, finanziata dal conte Simone da Battifolle, nel luogo ove era avvenuto il miracolo.

Dal Trecento ad oggi

Nel 1348 fu iniziata la costruzione della Basilica maggiore che rimase però incompiuta fino al 1459.

Nel 1431 papa Eugenio IV mise la Verna "sub protectione et defensione Communis Florentiae", che la cedette ai consoli dell'Arte della Lana.

Nel 1866, al momento della soppressione degli ordini religiosi, il municipio di Firenze rivendicò lo "jus patronati" e ne divenne proprietario fino al 1933, anno in cui a seguito dei Patti Lateranensi fu restituita ai Frati Minori.

Descrizione

Quadrante

Quadrante, croce lignea

All'ingresso del santuario si apre un ampio piazzale lastricato detto il Quadrante, da cui è possibile accedere a tutti i luoghi visitabili del Santuario; circondato da un muro di pietra, deve il suo nome alla meridiana, l'orologio solare inciso sulla parete del campanile della Basilica. Nel piazzale è presente una grande croce lignea, infissa nella roccia, oltre la quale è possibile osservare il suggestivo panorama sulla valle del Casentino.[1]

A sinistra si trova il Pozzo della foresteria: si tratta di una cisterna del XVI secolo che veniva utilizzata per pellegrini e ospiti, un valido esempio di architettura spontanea, opera dei frati e delle varie maestranze che nel corso del tempo vi lavorarono.

Basilica maggiore

Dalla piazza del Quadrante si accede alla Basilica Maggiore, dedicata alla Madonna Assunta, consacrata nel 1568. La chiesa venne edificata nel 1349 per volere del conte Tarlato di Pietramala e della moglie Giovanna di Santa Fiora, all'epoca proprietari del castello chiusino, ripresa nel 1468 e conclusa nel 1509 con l'aiuto dei consoli fiorentini dell'Arte della Lana.[2]

La basilica è preceduta da un portico tardo-rinascimentale - edificato tra il 1536 ed il 1538, ma completamente ricostruito nel secondo dopoguerra - che si prolunga sul fianco destro fino quasi al campanile (1486-1490), sotto il quale è collocato:

Basilica di Santa Maria Assunta

All'interno, a croce latina a navata unica con volte a crociera, si notano:

Basilica di Santa Maria Assunta (interno)

Chiesa di Santa Maria degli Angeli

Chiesa di Santa Maria degli Angeli (interno)

A destra della Basilica è situata la più antica chiesa del complesso conventuale, dedicata a Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1216 ed il 1218 da san Francesco con l'aiuto del conte Orlando Cattani. L'edifico venne ristrutturato ed ampliato dopo il 1250 per volere del cardinale Rinaldo di Jenne dei Conti di Segni (futuro papa Alessandro IV) e di papa Innocenzo IV, ed ulteriormente modificato in seguito.

La facciata della chiesa, con portico antistante, presenta vari stemmi tra cui quello di papa Eugenio IV, del Comune di Firenze e dell'Arte della Lana. Sulla sinistra si eleva un piccolo campanile a vela con una campana fusa a Pisa nel 1257 da Leandro Pisano, detta di San Bonaventura, perché secondo la tradizione sarebbe stata da lui donata.

All'interno, ad unica navata con volta ogivale, divisa da un tramezzo iconostatico, formato da due altari ove sono collocati:

Andrea della Robbia, Dossale con Madonna assunta dona la cintola a san Tommaso apostolo tra santi (1485 ca.), terracotta invetriata

Oltrepassando il tramezzo, si accede alla parte più antica della chiesa, che san Francesco edificò e nella quale più volte sostò in preghiera, dove si conserva:

Ingresso antico

Accanto alla chiesa di Santa Maria degli Angeli si trova l'antico ingresso con arcone scavato nella roccia, che dà accesso alla strada proveniente dalla Beccia.

Convento

Il convento, fondato come eremo ed ampliato nel corso dei secoli, è un ampio complesso articolato attorno a cinque chiostri, dove su quello quattrocentesco si aprono le celle dei frati, decorate sopra le porte con interessanti dipinti murali a medaglioni raffiguranti:

Cappella della Pietà

A sinistra della Basilica maggiore, si trova Cappella della Pietà, costruita dal conte Checco di Montedoglio, dove si conserva:

  • Compianto su Gesù Cristo morto (1525 - 1532 ca.), terracotta invetriata policroma, eseguita da Santi Buglioni e dei suoi aiuti: l'opera venne frantumata dai bombardamenti del 1944 ed in seguito ricomposta.

Corridoio delle Stimmate

Corridoio delle Stimmate (1578 - 1582)

Da qui, attraverso una piccola porta ad arco, si entra al corridoio delle Stimmate, lungo ed amplio porticato, edificato tra il 1578 e il 1582; è decorato da un ciclo di dipinti murali, ad affresco, raffigurante:

In questo corridoio si svolge, dal 1431, la giornaliera processione dell'ora nona.[4]

Grotta di san Francesco

Per una piccola porta a metà del corridoio, si scende nella Grotta di san Francesco, aperta tra grandi massi sovrapposti disordinatamente: luogo di preghiera del Santo, dove è custodito il suo letto di pietra coperto da una griglia in ferro.

Cappella Loddi

In fondo al corridoio, a destra, è posta la Cappella Loddi, edificata nel 1581, dove è collocato:

Cappella di San Sebastiano

Oltrepassato un cancello in ferro, si entra nella Cappella di San Sebastiano costruita nel 1480 come area sepolcrale per i frati.

Seconda cella di San Francesco

L'ambiente è un altro luogo di meditazione e preghiera del Santo, trasformata nel 1263, nel quale si nota:

Cappella delle Stimmate

Attraversato un piccolo atrio, si entra nella Cappella delle Stimmate, cuore del santuario, edificata nel 1263 per volontà del conte Simone da Battifolle, sorta nel luogo dell'evento miracoloso.

L'interno a navata unica, coperta da volta a crociera, presenta:

Cappella di San Bonaventura

Dalla seconda cella di san Francesco, si entra a destra alla Cappella di San Bonaventura, dove nel 1259 pregò, come egli stesse scrisse:

« Cercando di saziare l'amorosa ricerca della pace interiore. »

In questo ambiente, è visibile il sasso su cui era san Francesco, quando gli apparve Gesù Cristo crocifisso.

Cappella di Sant'Antonio di Padova

Santuario della Verna, pianta del complesso conventuale

La cappella venne costruita in ricordo della presenza nel santuario di sant'Antonio di Padova nel 1230, dove egli iniziò a scrivere i Sermonales.

Precipizio

Dalla cappella precedente, per uno stretto sentiero a picco su un abisso di circa 70 m, si va al Precipizio: questo è il luogo dove, secondo la tradizione, il demonio cercò di far precipitare san Francesco.

Cappella della Maddalena

Uscendo a destra del Corridoio delle Stimmate, si scende alla Cappella della Maddalena, edificata nel sito della prima cella di san Francesco, dove il santo visse spesso in penitenza.

Sasso Spicco

Accanto è il cosiddetto Sasso Spicco, un enorme masso che appare quasi del tutto staccato (da cui il nome spicco, che sporge) dalle pareti del monte ed è sospeso sopra un antro. Sotto il riparo offerto dal masso, san Francesco usava pregare e meditare.

Cappella del beato Giovanni e Masso di fra' Lupo

Sulla rupe, al di sopra della Basilica maggiore, è situata la Cappella del beato Giovanni della Verna o del Faccio, dalla quale si accede attraverso una scala, al cosiddetto Masso di Fra' Lupo, legato alla tradizione della conversione di un feroce brigante.

Feste e tradizioni

Ogni giorno dal 1431, all'ora nona (15.00), si svolge la solenne e suggestiva processione dei frati, che prende avvio dalla Basilica maggiore e giunge nella cappella delle Stimmate per la preghiera quotidiana, passando per il corridoio omonimo. Un tempo questa processione si teneva anche in notturna, a mezzanotte.

Nella solennità delle stimmate (17 settembre), numerose comunità parrocchiali dei dintorni e turisti si recano a visitare il santuario.

Note
  1. Da questo posto sono visibili, tra l'altro, anche i resti del castello del conte Orlando Cattani, signore di Chiusi, che donò il luogo a san Francesco d'Assisi.
  2. La chiesa è stata elevata alla dignità di basilica minore da papa Benedetto XV il 14 agosto 1921: cfr. Basiliche minori in Italia
  3. Lo stesso artista ha eseguito il gruppo scultoreo raffigurante San Francesco d'Assisi con un fanciullo (1903), in bronzo, posta all'ingresso del santuario.
  4. Una tradizione racconta che una notte d'inverno, quando fuori imperversava una tormenta, i frati dovettero rinunciare alla processione. La mattina dopo trovarono impresse nella neve le orme degli animali del bosco, che avevano partecipato al rito loro posto. Fu così costruito il corridoio per dare riparo ai religiosi nei giorni di intemperie.
Bibliografia
  • Gerard Bessiere et al., Francesco: il santo di Assisi, col. "Storia e civiltà", Editore Electa-Gallimard, Trieste 1998, pp. 92–95 ISBN: 9788844501402
  • Rodolfo Cetoloni, Santuario della Verna, Editore Pazzini, 2003
  • Anna Giorgi, La Verna, santuario dell'Umanità. Cronistoria del Santuario della Verna, La Verna, 2011
  • Gian Maria Grasselli, Pietro Tarallo, Guida ai Monasteri d'Italia, col. "Piemme Pocket", Editore Piemme, Casale Monferrato 1994, pp. 240-241 ISBN 9788838443558
  • Touring Club Italiano (a cura di), Toscana, col. "Guide Rosse", Editore Touring, Milano 2005, pp. 789-793 ISBN 9788836538966
Voci correlate
Collegamenti esterni