Museo dei Cappuccini di Milano
Museo dei Cappuccini di Milano | |
Antonio Rossellino (bottega di), Madonna con Gesù Bambino in trono detta Madonna delle candelabre o Madonna del lazzaretto (ultimo quarto del XV - primo quarto del XVI secolo), gesso dipinto e dorato con cornice in legno di tiglio intagliato | |
Categoria | Musei di Ordine religioso |
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Stato | Italia |
Regione ecclesiastica | Regione ecclesiastica Lombardia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Milano |
Comune | Milano |
Diocesi | Arcidiocesi di Milano |
Indirizzo |
Via Antonio Kramer, 5 20129 Milano (MI) |
Telefono | +39 02 77122580 |
Fax | +39 02 77122582 |
Posta elettronica | info@museodeicappuccini.it |
Sito web | [1] |
Proprietà | Ordine dei Frati Minori Cappuccini |
Tipologia | arte sacra, arte sacra contemporanea, storico |
Contenuti | dipinti, fotografie, incisioni, libri antichi a stampa, manoscritti, oggetti personali, paramenti sacri, sculture, tessuti |
Servizi | accoglienza al pubblico, archivio storico, biblioteca, biglietteria, bookshop, didattica, organizzazione di eventi e mostre temporanee, sale per eventi e mostre temporanee, visite guidate |
Sede Museo | Palazzo Kramer |
Data di fondazione | marzo 2001 |
Coordinate geografiche | |
Milano | |
Il Museo dei Cappuccini di Milano, allestito nel Palazzo Kramer, accanto al convento dei Frati Cappuccini, è stato aperto al pubblico nel marzo 2001, per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dai conventi dell'Ordine, da lasciti e donazioni di privati.
Storia
Il Museo è stato istituito nel 2001 per conservare, tutelare e valorizzare il vasto patrimonio di beni culturali dei Frati Minori Cappuccini della Provincia lombarda. Il primo nucleo di opere era già pervenuto all'Archivio Provinciale dei frati Cappuccini di Lombardia per diverse ragioni: la necessità di una conservazione più adeguata, la sicurezza e la chiusura di conventi. L'apertura di un Museo per una corretta conservazione ha offerto l'occasione di presentare la realtà dell'Ordine religioso presente in Lombardia dal 1535, che, fin dal suo arrivo, seppe farsi apprezzare dalla popolazione per il loro quotidiano servizio tra la gente.
L'allestimento attuale del Museo è stata inaugurato il 29 novembre 2019, dopo lunghi e complessi lavori di ristrutturazione della sede espositiva e di risistemazione della collezione.
Percorso espositivo e opere
L'itinerario museale, disposto su due livelli, si sviluppa in sei sezioni espositive, lungo il quale sono presentate opere e suppellettile liturgica, databili dal XIV al XX secolo, ed ordinate per percorsi tematici.
Sezione I - Ritmo del convento
La sezione documenta la vita dei Frati Minori Cappuccini nei conventi, che come per le altre famiglie francescane, era scandita dalla preghiera comunitaria e personale, mentre il tempo libero veniva impiegato nel lavoro per la fraternità, per la questua e per l'assistenza ai poveri e ai malati. Di rilievo:
- Frate cappuccino seduto con tabacchiera in mano (1870 – 1875), olio su tela di Teofilo Patini.
- Cesta per la questua (XIX secolo) realizzata a mano dai frati tramite la tecnica dell'intreccio: questo recipiente, talvolta dotato di un coperchio in legno con serratura, veniva utilizzato per la "questua" la pratica per la quale i religiosi bussavano di casa in casa chiedendo cibo o altri generi che venivano impiegati per il sostentamento del convento e per l'aiuto ai poveri.
Sezione II - Cappuccini e Promessi Sposi
La sezione presenta il forte legame tra i frati Cappuccini, Alessandro Manzoni (1785-1873) e I promessi sposi, testimoniato nel patrimonio dei conventi lombardi da alcuni beni librari, documentari e dalla memoria del lazzaretto in cui i religiosi operarono instancabilmente per l'assistenza dei malati. Tra le opere più significative:
- Madonna con Gesù Bambino in trono detta Madonna delle candelabre o Madonna del lazzaretto (ultimo quarto del XV - primo quarto del XVI secolo), in gesso dipinto e dorato con cornice in legno di tiglio intagliato, della bottega di Antonio Rossellino, proveniente dal Lazzaretto di Porta Orientale.
- Chiesa dell'Immacolata Concezione di Milano in occasione del triduo per la beatificazione di Crispino da Viterbo nel settembre 1809 (post 1809), acquaforte, acquatinta e acquerello su carta di Pasquale Canna: l'immagine rappresenta la facciata della chiesa, pochi mesi prima della sua soppressione, ed è pressoché l'unico documento iconografico dell'edificio giunto fino a noi.
- Ritratto fotografico con ciocca di capelli e autografo di Alessandro Manzoni (seconda metà del XIX secolo), fotografia in bianco e nero su carta con cornice in oro zecchino lavorata con lo stemma manzoniano, di ambito italiano.
- Alcuni volumi del romanzo "I promessi sposi", editati tra il XIX e il XX secolo, provenienti dalle biblioteche dei Cappuccini della Lombardia.
Sezione III - Iconografia francescana
La sezione introduce all'iconografia francescana, in particolare alla figura di san Francesco d'Assisi (1181/1182-1226), quale riferimento imprescindibile per i Frati Minori. Dalla devozione nei suoi confronti deriva l'assoluta preponderanza, tra i beni culturali cappuccini, di opere che lo rappresentano. Tra le opere esposte in questa sezione si possono ammirare:
- Natività di Gesù (XV secolo), olio su tavola di Vincenzo Civerchio.
- Immacolata Concezione con san Francesco d'Assisi detta anche Lilium inter spinas (ante 1599), penna, inchiostro marrone, acquerello limeggiato con biacca e oro, di Camillo Procaccini.
- Coppia di dipinti con San Gabriele arcangelo annunciante e Madonna annunciata (ultimo quarto del XVI – primo quarto del XVII secolo), olio su tela di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane.
- San Francesco d'Assisi riceve le stimmate sul monte della Verna (XIV – XV secolo), tempera su tavola di scuola italo-cretese
- San Francesco d'Assisi con la Regola (XVI secolo), olio su rame, di anonimo pittore.
- San Francesco d'Assisi in preghiera (XVII secolo), olio su tela, attribuito a Bernardo Strozzi.
- San Francesco d'Assisi in estasi (inizio XVII secolo), olio su tela, di Ortensio Crespi.
- San Francesco d'Assisi (inizio del XX secolo), olio su tela di Alcide Davide Campestrini.
Sezione IV - Frati Cappuccini
La sezione narra, attraverso opere d'arte e oggetti d'uso comune, la storia e la vita dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini che appartiene alla variegata famiglia francescana nata dal carisma di san Francesco d'Assisi. Di particolare rilievo:
- San Crispino da Viterbo (inizio del XIX secolo), olio su tela di Paolo Araldi.
- Autoritratto del pittore nello studio (prima metà del XIX secolo), olio su tela, di Camillo Kaiser.
Sezione V - Iconografia sacra
La sezione presenta i temi cardine della fede cristiana, espressi attraverso la sensibilità della spiritualità francescana, che sono il filo conduttore per l'esposizione delle opere di iconografia sacra. Di rilievo:
- Adorazione dei pastori (XV secolo), tempera su tavola, di Vincenzo Civerchio.
- San Carlo Borromeo con angelo e Gesù Cristo deposto (XVI – XVII secolo), olio su tela, attribuito a Camillo Procaccini.
- Crocifisso (XVI secolo), in avorio scolpito, legno ebanizzato e marmo nero, di anonimo scultore, proveniente dallo studio di san Carlo Borromeo.
- Adorazione dei Magi (fine del XVI secolo), olio su tela, attribuito alla maniera di Alessandro Maganza
- Angelo custode (XVII secolo), olio su tela di Giovanni Stefano Doneda detto il Montalto
- Sant'Elena con la vera Croce (1617 - 1619), olio su tela di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo
- Sant'Antonio da Padova (prima metà del XVII secolo), di Alessandro Turchi detto l'Orbetto.
- Velo della Veronica (metà XVII secolo), olio su tela, di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino.
- Santa Chiara d'Assisi rapita dalla visione di san Francesco d'Assisi (1660 ca.), olio su tela di Giuseppe Nuvolone.
- Gesù Cristo deposto e tre angeli (fine XVII – inizio XVIII secolo), olio su tela di Carlo Donelli detto il Vimercati.
- Via Crucis (1748-1749), acquaforte di Giandomenico Tiepolo.
- Madonna con Gesù Bambino detta Mater purissima (post 1883), olio su tela, copia da Domenico Morelli.
Sezione VI - L'Arte di donare l'Arte
L'ultima sezione è dedicata alle donazioni di opere d'arte - di diverso genere, soggetto e valore - che i frati cappuccini, in quasi cinquecento anni di storia, hanno ricevuto per i loro conventi e chiese. Se inizialmente alcune di queste venivano offerte per ragioni devozionali, oggi si può dire che attraverso tali donazioni, in particolare le più recenti, i frati Cappuccini sono stati eletti quali possibili custodi del bello e anche del bene culturale. Tra queste si segnalano:
- Piscina probatica (1720 - 1730), olio su tela di Paolo de Majo.[1]
- Veduta di Taormina (seconda metà del XIX secolo), olio su tela di Gustave Adolf Amberger
- Capra (1880 - 1890 ca.), olio su tela di Filippo Palizzi
- La modella (1885 - 1890 ca.), olio su tela di Pio Sanquirico.
- Scena pompeiana (inizio del XX secolo), olio su tela di Forti Ettore Edoardo.
- Adamo ed Eva cacciati dal paradiso terrestre (primo quarto del XIX secolo), olio su tela di ambito milanese.
- Sentieri alpestri (1900 – 1910 ca.), olio su tela di Leonardo Bazzaro.
- Donna in poltrona (1909), olio su cartone telato di Umberto Boccioni
- Giardino alla Colma (1911), olio su tela di Angelo Morbelli.
- L'aratura (1920 ca.), olio su tela di Ugo Gheduzzi.
Galleria fotografica
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