Frati Francescani dell'Immacolata

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Frati Francescani dell'Immacolata
in latino Congregatio Fratrum Franciscanorum Immaculatae
Francescani della Immacolata.jpg

Istituto di vita consacrata
Ordine mendicante maschile di diritto pontificio

Altri nomi
Fondatore Stefano Maria Manelli
Data fondazione 23 giugno 1990
Luogo fondazione Benevento
sigla F.I.
Titolo superiore
Regola Regola bollata di San Francesco d'Assisi
Approvato da Giovanni Paolo II
Data di approvazione 1° gennaio 1998
Motto Ave Maria
Abito grigio-celestino con la Medaglia dell'Immacolata sul petto.
Collegamenti esterni
Sito ufficiale
Scheda su gcatholic.com
Scheda su catholic-hierarchy.org

I Frati Francescani dell'Immacolata (in latino Congregatio Fratrum Franciscanorum Immaculatae) sono un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale pospongono al loro nome la sigla F.I.

Storia

La storia dell'istituto ha inizio nel 1965, anno in cui padre Stefano Maria Manelli riscoprì e meditò le Fonti Francescane e gli scritti di san Massimiliano Maria Kolbe, soprattutto dopo che il Concilio Vaticano II, con il decreto Perfectae caritatis, invitava al ritorno alle fonti originarie per un rinnovamento della vita consacrata. Il 24 dicembre 1969 padre Manelli chiese al Superiore Generale dei Frati Minori Conventuali, padre Basilio Heiser, di avviare una nuova esperienza di vita francescana. Il superiore assecondò l'istanza, chiedendo a padre Manelli di preparare un programma di vita per questa comunità religiosa rinnovata. Nacque così la "Traccia mariana di vita francescana", accettata con benevolenza dal Superiore.

Sin dall'inizio la vita dei primi due frati della nuova comunità religiosa fu, per loro stessa volontà, molto dura: preghiera e povertà, penitenza e lavoro di apostolato. Fra Italo Cammi, nella Leggenda francescana dell'Immacolata, scrive:

« Si riposa sul letto di tavole senza giaciglio nei mesi meno freddi. Si sopporta il duro freddo nei lunghi mesi invernali con temperature di frequente sotto lo zero. Si va con i sandali a piedi nudi, sotto l'acqua e nella neve»

Per quanto riguarda il nutrimento non si acquista nulla ma "il necessario arriva sempre, e se c'è di più si cerca di donare a chi è povero e bisognoso".

Il 2 agosto 1970, padre Stefano Maria Manelli e padre Gabriele Maria Pellettieri, entrambi provenienti dai frati minori conventuali, entrano per la prima volta in quella che sarà considerata la "Casa Madre" del nuovo Istituto. La nuova "casa madre" è a Frigento (AV), sullo spartiacque tra le valli dell'Ufita e del Fredane, a oltre 900 metri sul livello del mare. La casa è attigua al santuario della Beata Vergine del Buon Consiglio, una piccola chiesa e un piccola casa, un povero convento con poche celle e pochi altri ambienti. La nuova comunità vede una buona fioritura vocazionale, e a Frigento vengono eretti prima il noviziato (1971) e, cinque anni dopo, lo studentato.

Il nuovo gruppo di frati viene riconosciuto dalla Chiesa venti anni dopo, nel 1990, come nuovo dono e realtà. Il 22 giugno 1990, solennità del Sacro Cuore di Gesù, l'allora Arcivescovo di Benevento, mons. Carlo Minchiatti, "per decisione del Santo Padre"[1], firmò il decreto di erezione del nuovo Istituto di Diritto diocesano, e il 23 giugno 1990, festa del Cuore Immacolato di Maria, ci fu l'erezione effettiva dell'Istituto presso il "Centro La Pace" di Benevento, con la professione dei voti di circa trenta religiosi.

La rapida crescita dello stesso nel mondo e le credenziali dei Vescovi nelle cui diocesi si trovavano le case dell'Istituto, portò il 1 gennaio 1998, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, al riconoscimento pontificio[2].

A distanza di qualche mese, il 9 novembre 1998, anche le Suore Francescane dell'Immacolata, famiglia sorella dei Frati Francescani dell'Immacolata, ottennero il riconoscimento pontificio.

Carisma e diffusione

Il carisma dell'Istituto è francescano-mariano, e consiste nel vivere il francescanesimo alla luce dell'Immacolata secondo la Regola bollata di San Francesco d'Assisi e la Traccia mariana di vita francescana, con un nuovo voto religioso, principale e costitutivo, il "voto mariano" della consacrazione illimitata all'Immacolata, emesso nella professione religiosa, insieme agli altri tre voti di obbedienza, povertà e castità.

Il voto della consacrazione illimitata all'Immacolata riporta i Francescani dell'Immacolata alle pure origini mariane del francescanesimo (Chiesa di Santa Maria degli Angeli), e ai recenti esempi e insegnamenti di San Massimiliano Kolbe "folle" dell'Immacolata e martire della carità, con una spinta particolare alla missionarietà e all'uso dei mezzi di comunicazione di massa per l'apostolato.

I frati vestono un abito grigio-celestino con la Medaglia dell'Immacolata sul petto. La medaglia è quella legata alla rivelazione dalla Madonna a Santa Caterina Labouré (1830).

Al 31 dicembre 2008 la congregazione contava 52 case e 325 membri, 113 dei quali sacerdoti[3].

Al 31 dicembre 2009 i Frati erano 349 in tutto il mondo con un centinaio di sacerdoti in 53 case religiose: 24 in Italia, 5 nel resto d'Europa, 6 nelle Filippine, 1 in India, 1 in Kazakistan, 5 negli Stati Uniti, 2 in Brasile, 2 in Argentina, 2 in Australia, 2 in Benin, 2 in Nigeria, 1 in Camerun[4].

La famiglia religiosa

La famiglia sorella dei Frati Francescani dell'Immacolata, le Suore Francescane dell'Immacolata, è legata anch'essa alla Regola Bollata di San Francesco e alla Traccia Mariana di vita francescana. Anch'essa professa il Voto Mariano di consacrazione illimitata all'Immacolata.

Anche le Suore Francescane dell'Immacolata hanno come padri fondatori i padri Stefano Maria Manelli e Gabriele Maria Pellettieri. Sono presenti in tutti e cinque i continenti con circa 47 case e e con circa trecentocinquanta membri. Di recente hanno istituito anche una forma di vita puramente contemplativa presso monasteri chiamati "Colombai dell'Immacolata": 2 in Italia, 1 in Inghilterra e 1 nelle Filippine.

Il 29 luglio 2006 c'è stata l'aggregazione canonica delle "Clarisse dell'Immacolata", novello ramo dell'Ordine di Santa Chiara d'Assisi, con quattro Monasteri-Roseti in Italia e con oltre 40 monache contemplative.

La "Missione dell'Immacolata Mediatrice" (MIM) è l'Associazione pubblica di fedeli che vive il carisma dell'Istituto secondo lo stato di vita laicale e nei diversi gradi di consacrazione all'Immacolata:

Essi portano avanti la stessa "Missione universale dell'Immacolata Mediatrice".

L'ispirazione originaria della fondazione MIM è nata l'8 settembre 1990 a Loreto da parte di Padre Stefano Maria Manelli, e approvata canonicamente una prima volta il 6 gennaio 1991 dall'Arcivescovo di Benevento, e la seconda volta il 24 maggio 1997 con decreto proprio dall'Arcivescovo Mons. Serafino Sprovieri, e in ultimo ufficialmente presentata nel decreto di erezione pontificia dei Francescani dell'Immacolata del 1 gennaio 1998 per i Frati e del 9 novembre 1998 per le Suore.

La MIM ha un testo legislativo denominato Sentiero Mariano Serafico.

I membri, diverse migliaia nel mondo, si radunano in Cenacoli, presenti presso le Case Mariane dei Frati, o almeno guidate da membri della congregazione.

Note
  1. Cfr. Segreteria di Stato, Prot. n. 258.501.
  2. Cfr. CRIS, Prot. n. B 242-1/94.
  3. Dati statistici riportati dall'Annuario Pontificio per l'anno 2010, Città del Vaticano, 2010, p. 1463
  4. Cfr. Annuario 2010. Frati Francescani dell'Immacolata, edito dalla Segreteria Generale, p. 169.
Bibliografia
  • Carlo Manetti (a cura di), Un caso che fa discutere: i Francescani dell'Immacolata, Fede & Cultura, 2013, ISBN 9788864092768
Voci correlate
Collegamenti esterni