Włodzimierz Czacki
Włodzimierz Czacki Cardinale | |
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Età alla morte | 53 anni |
Nascita | Poryck 6 aprile 1834 |
Morte | Roma 8 marzo 1888 |
Sepoltura | Basilica di Santa Pudenziana (Roma) |
Appartenenza | Diocesi di Lutsk |
Ordinato diacono | 24 novembre 1867 da arc. Alessandro Franchi |
Ordinazione presbiterale | Cappella di palazzo Odescalchi (Roma), 30 novembre 1867 dall'arc. Alessandro Franchi |
Nominato arcivescovo | 12 agosto 1879 da Leone XIII |
Consacrazione vescovile | Chiesa di San Luigi dei Francesi (Roma), 17 agosto 1879 dal card. arc. Flavio Chigi |
Creato Cardinale |
25 settembre 1882 da Leone XIII (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 5 mesi e 13 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Włodzimierz Czacki (Poryck, 6 aprile 1834; † Roma, 8 marzo 1888) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico polacco.
Biografia
Nacque a Poryck, Diocesi di Lutsk nella regione di Włodzimierz Wołyński, distretto di Volhyn in Polonia, oggi Pavlivka in Ukraina. Era figlio di Wiktor Kazimierz Czacki (1801-1853) e Pelagia Sapieha (1809-1892).
Formazione e ministero sacerdotale
Al termine degli studi al "Lyceum Krzemieckiego" di Varsavia si trasferì a Roma al Pontificio Ateneo Romano di Sant'Apollinare, ospite del Collegio Polacco. Ricevette la tonsura il 6 ottobre 1867 da Antonio Grech-Delicata-Testaferrata[1], vescovo titolare di Calidone; i primi due ordini minori il 13 ottobre 1867 da Pietro de Villanova Castellacci[2], arcivescovo titolare di Petra di Palestina, Vicegerente della diocesi di Roma e gli ultimi due ordini minori il 30 ottobre dallo stesso arcivescovo. Ricevette il suddiaconato il 17 novembre 1867, dal cardinale Karl August von Reisach[3], nella sua cappella privata e il diaconato il 24 novembre da Alessandro Franchi[4], arcivescovo titolare di Tessalonica, segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari nella sua cappella privata. Fu ordinato presbitero il 30 novembre 1867 nella cappella di palazzo Odescalchi a Roma dallo stesso Alessandro Franchi. Divenne segretario di Papa Pio IX e Cameriere segreto di Sua Santità nel 1868. Dal 15 marzo 1875 svolse l'attività di segretario della Congregazione degli Studi. Fu consultore del Concilio Vaticano I svoltosi dal 1869-1870, promosso Prelato domestico di Sua Santità nel 1871 e segretario della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari dal 15 marzo 1877. Confermato Prelato domestico di Sua Santità dal nuovo Papa Leone XIII il 20 febbraio 1878, si occupò del completamento delle politiche relative al Kulturkampf. Venne decorato con l'Ordine di Carlo III e ammesso al Sovrano Militare Ordine di Malta, quale ufficiale giudiziario di gran croce, il 31 marzo 1879.
Ministero episcopale
Da Leone XIII fu eletto arcivescovo titolare di Salamina il 12 agosto 1879 e consacrato il 17 agosto 1879 a Roma, dal cardinale Flavio Chigi, assistito da Angelo Bianchi[5], arcivescovo titolare di Mira, segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari e da Placido Petacci[6], vescovo titolare di Troade, vescovo suffraganeo di Sabina. Nominato Nunzio apostolicoin Franci a il 19 settembre 1879, impedì la rottura del Concordato tra la Santa Sede e il governo francese ed evitò la liquidazione di alcuni ordini religiosi.
Cardinalato
Fu creato cardinale presbitero da Leone XIII nel concistoro del 25 settembre 1882 ricevendo il cappello rosso e il titolo di Santa Pudenziana il 15 marzo 1883. Tra le sue opere vi sono Polsce i Państwie Kościelnym (1860), Les catoliques et l'Église de Pologne (1863), Rome et la Pologne (1864), Kościół i postępowość (1868); così come articoli che difendono l'autorità del papa e la sua infallibilità e diversi volumi di poesie.
Morte
Morì il 8 marzo 1888 a Roma: in precario stato di salute, l'inverno favorì l'aggravarsi delle sue condizioni [7]. Fu esposto nella chiesa dei Santi XII Apostoli, dove si svolsero i funerali alle ore 10 del 10 marzo, celebrati da Elia Bianchi[8], arcivescovo titolare di Nicosia; l'assoluzione finale fu impartita dal cardinale Carlo Sacconi, vescovo di Ostia e Velletri, Decano del Collegio cardinalizio. Erano presenti diciannove cardinali. Il suo corpo, deposto in una semplice bara di quercia, fu temporaneamente sepolto nella tomba della famiglia Odescalchi nel cimitero di Campo Verano accanto alla basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Negli anni 1888-1891 i suoi amici avevano fatto costruire, su disegno di Pio Welofiskiego, un monumento in marmo policromo con la figura del defunto cardinale fuso in bronzo, che è posto nella navata destra della sua chiesa titolare di Santa Pudenziana.
Le sue spoglie andarono perdute e solo grazie alle indagini condotte da monsignor Władysław Kosinski, ex rettore del Santuario mariano della Mentorella, fu ritrovata la sua tomba. Papa Giovanni Paolo II nel 1981 autorizzò il trasferimento dei suoi resti nella sua chiesa titolare, dove il 25 marzo 1982, si svolse una cerimonia presieduta dal cardinale Agostino Casaroli, segretario di Stato. Con il cardinale concelebrarono l'Eucaristia Julian Grobłcki, vescovo ausiliare di Cracovia, monsignor Janusz Bołonek del Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa, monsignor Józef Michalik ([1]) rettore del Pontificio Collegio Polacco, monsignor Kosinski che pronunciò l'omelia e molti altri sacerdoti e religiosi. L'iscrizione nel monumento riporta brevemente la personalità del cardinale e l'espressione Vir totus virtutibus factus. Lo scrigno fu deposto nella cripta della famiglia Caetani.
Onorificenze
Cavaliere dell'Ordine di Carlo III | |
Cavaliere di grazia magistrale del Sovrano militare ordine di Malta | |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Enrico Enriquez
- Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
- Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
- Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
- Papa Pio VIII
- Papa Pio IX
- Cardinale arcivescovo Flavio Chigi
- Cardinale arcivescovo Czacki Włodzimierz
Successione degli incarichi
Predecessore: | Segretario della Congregazione degli Studi | Successore: | |
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Placido Ralli ch |
15 marzo 1875-15 marzo 1877 | Luigi Pallotti |
Predecessore: | Segretario della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari | Successore: | |
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Angelo Maria Jacobini | 15 marzo 1877-12 agosto 1879 | Domenico Maria Jacobini |
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Salamina | Successore: | |
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Venanzio Simi, O.S.B. ch |
12 agosto 1879-25 settembre 1882 | Patrick John Ryan ch |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Francia | Successore: | |
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Pier Francesco Meglia | 19 settembre 1879-25 settembre 1882 | Camillo Siciliano di Rende |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Pudenziana | Successore: | |
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Domenico Sanguigni | 15 marzo 1883-8 marzo 1888 | Giuseppe Benedetto Dusmet, O.S.B.Cas. |
Note | |
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Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Segretari della Congregazione degli studi
- Segretari della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari
- Vescovi di Salamina
- Nunzi apostolici per la Francia
- Cardinali presbiteri di Santa Pudenziana
- Presbiteri ordinati nel 1867
- Presbiteri polacchi
- Presbiteri del XIX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1879
- Vescovi polacchi
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