Gaetano Cicognani
Gaetano Cicognani Cardinale | |
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Vigilat nec fatiscit | |
Età alla morte | 80 anni |
Nascita | Brisighella 26 novembre 1881 |
Morte | Roma 5 febbraio 1962 |
Sepoltura | Collegiata di San Michele di Brisighella |
Ordinazione presbiterale | 1904 da mons. Gioachino Cantagalli |
Nominato arcivescovo | 2 gennaio 1925 da Pio XI |
Consacrazione vescovile | 1º febbraio 1925 dal card. Pietro Gasparri |
Creato Cardinale |
12 gennaio 1953 da Pio XII (vedi) |
Cardinale per | 9 anni e 24 giorni |
Incarichi ricoperti |
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Collegamenti esterni | |
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Gaetano Cicognani (Brisighella, 26 novembre 1881; † Roma, 5 febbraio 1962) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano. Papa Pio XII lo creò Cardinale nel Concistoro del 12 gennaio 1953.
Biografia
Formazione e ministero sacerdotale
Nacque a Brisighella, figlio di Guglielmo, modesto pescivendolo e negoziante, e della moglie Anna nata Cecioni. La madre, rimasta vedova in giovane età, gestiva un emporio per mantenere i suoi figli. Era fratello maggiore di Amleto anche lui divenuto cardinale.
Formazione e carriera ecclesiastica
Entrò nel Seminario di Faenza nel novembre 1896, dove studiò filosofia e teologia; fu ordinato presbitero il 24 dicembre 1904 da mons. Gioachino Cantagalli (Ch), vescovo di Faenza.
Ulteriori studi a Roma dal 1904 al 1910 alla Pontificia Accademia Ecclesiastica, dove si è laureato in filosofia, in teologia e in utroque iure; nel 1912 iniziò gli studi presso la Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici e ad esercitare presso l'ufficio della Segreteria di Stato, come scrittore presso il tribunale della Rota Romana nel 1910 e contemporaneamente insegnò diritto canonico nella stessa Pontificia Accademia Ecclesiastica. Il 1° febbraio 1916 era segretario nella nunziatura di Madrid e nel 1920 fu promosso uditore in quella di Bruxelles. Ciambellano privato di Sua Santità il 9 marzo 1916, riconfermato il 5 luglio 1922. Durante la primavera e l'estate del 1921 era incaricato d'affari nella nunziatura in Olanda; poi, è tornato a Bruxelles.
Ministero episcopale e attività diplomatica
Il 2 gennaio 1925 fu nominato da Pio XI Arcivescovo titolare di Ancira. Fu consacrato il 1º febbraio dello stesso anno nella cappella del Collegio pontificio Pio-Latinoamericano, dal cardinale segretario di Stato Pietro Gasparri, assistito da mons. Rafaello Carlo Rossi, O.C.D., allora arcivescovo titolare di Tessalonica e da mons. Giovanni Maria Zonghi (Ch), presidente della Pontificia accademia ecclesiastica. Il suo motto episcopale era: Vigilat nec fatiscit.
Nominato internunzio in Bolivia, quando l'11 febbraio 1925 la sede boliviana fu elevata a nunziatura apostolica, egli ne prese possesso con il titolo di nunzio. Nel 1928 fu trasferito alla nunziatura peruviana, in Austria 1936 e in Spagna dal 1938 al 1953.
Cardinalato
Fu creato cardinale nel concistoro del 12 gennaio 1953 da Pio XII. Ricevette il titolo di Cardinale presbitero di Santa Cecilia e la berretta rossa il 29 ottobre 1953 a Castel Gandolfo, insieme ai nuovi cardinali Angelo Giuseppe Roncalli, Pietro Ciriaci, Benjamín de Arriba y Castro e Fernando Quiroga y Palacios, in uno speciale concistoro della durata di quindici minuti.
Fu nominato Prefetto della Congregazione dei Riti dal 7 dicembre 1953; durante la sua prefettura avvennero dodici beatificazioni e dieci canonizzazioni; attuò le riforme liturgiche avviate da papa Pio XII. Dal 18 novembre 1954 al 14 novembre 1959 fu prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Ha partecipato al conclave del 1958 che elesse papa Giovanni XXIII. Optò per l'ordine dei cardinali vescovi e per la sede suburbicaria di Frascati il 14 dicembre 1959 e prese possesso della sede il 14 febbraio 1960.
Morte
Morì il 5 febbraio 1962 di infarto e dopo diversi giorni di influenza, nella sua abitazione a Roma, dopo aver ricevuto i sacramenti della Chiesa e la benedizione papale. Stava lavorando all'introduzione della Riforma liturgica in vista delle discussioni sul tema durante il Concilio Vaticano II che si doveva aprire proprio l'11 ottobre di quell'anno. Dal 6 giugno 1960 era stato nominato Presidente della Pontificia Commissione della Sacra Liturgia nella fase di preparazione del Concilio Ecumenico Vaticano II [1].
I funerali ebbero luogo il 9 febbraio successivo nella collegiata di Brisighella, presieduti dal vescovo di Faenza Giuseppe Battaglia(ch). Il 10 febbraio il cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, ha celebrato una messa pontificia e ha pronunciato l'elogio funebre. Sepolto nella collegiata di S. Michele di Brisighella.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Scipione Rebiba
- Giulio Antonio Santorio † (1566)
- Girolamo Bernerio, O.P. † (1586)
- Galeazzo Sanvitale † (1604)
- Ludovico Ludovisi † (1621)
- Luigi Caetani † (1622)
- Ulderico Carpegna † (1630)
- Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni † (1666)
- Pietro Francesco (Vincenzo Maria) Orsini de Gravina, O.P. † (1675)
- Prospero Lorenzo Lambertini † (1724)
- Carlo della Torre Rezzonico † (1743)
- Marcantonio Colonna juniore † (1762)
- Hyacinthe-Sigismond Gerdil, B. † (1777)
- Giulio Maria della Somaglia † (1788)
- Carlo Odescalchi, S.J. † (1823)
- St. Eugène-Charles-Joseph de Mazenod, O.M.I. † (1832)
- Joseph Hippolyte Guibert, O.M.I. † (1842)
- François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne † (1872)
- Pietro Gasparri † (1898)
- Gaetano Cicognani † (1925)
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Ancira | Successore: | |
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Oreste Giorgi | 11 gennaio 1925-12 gennaio 1953 | Opilio Rossi |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Bolivia (internunzio dal 2 al 10 gennaio 1925) |
Successore: | |
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Tito Trocchi (internunzio apostolico) |
11 gennaio 1925-15 giugno 1928 | Carlo Chiarlo |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Perù | Successore: | |
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Serafino Cimino, O.F.M. | 15 giugno 1928-13 giugno 1936 | Fernando Cento |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Austria | Successore: | |
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Enrico Sibilia | 13 giugno 1936-16 maggio 1938 | Maurilio Silvani |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Spagna (Pro-nunzio dal 12 gennaio al 21 ottobre 1953) |
Successore: | |
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Federico Tedeschini | 16 maggio 1938-12 gennaio 1953 | Ildebrando Antoniutti |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Cecilia | Successore: | |
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Francesco Marmaggi | 12 gennaio 1953-14 dicembre 1959 | Albert Gregory Meyer |
Predecessore: | Prefetto della Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari | Successore: | |
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Clemente Micara (Pro-prefetto) |
7 dicembre 1953-18 novembre 1954 | Arcadio María Larraona Saralegui |
Predecessore: | Pro-prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica | Successore: | |
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Giuseppe Bruno (prefetto) |
18 novembre 1954-14 novembre 1959 | Francesco Roberti (prefetto) |
Predecessore: | Cardinale vescovo di Frascati | Successore: | |
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Federico Tedeschini | 14 dicembre 1959-5 febbraio 1962 | Amleto Giovanni Cicognani |
Note | |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
- Prefetti del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica
- Prefetti della Congregazione dei Riti
- Cardinali presbiteri di Santa Cecilia
- Cardinali vescovi di Frascati
- Vescovi di Ancira
- Nunzi apostolici per l'Austria
- Nunzi apostolici per la Bolivia
- Nunzi apostolici per il Perù
- Nunzi apostolici per la Spagna
- Presbiteri ordinati nel 1904
- Presbiteri italiani del XX secolo
- Italiani del XX secolo
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