Arcadio María Larraona Saralegui

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Arcadio María Larraona Saralegui, C.M.F.
Cardinale
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battezzato
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Dilexit tradidit

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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 85 anni
Nascita Oteiza de la Solana
12 novembre 1887
Morte Roma
7 maggio 1973
Sepoltura Cappella di San Giuseppe nella Basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria ai Parioli (Roma)
Appartenenza
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Professione religiosa Vich, 8 dicembre 1903
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale Saragoza, 10 giugno 1911 dall'arcivescovo Juan Soldevilla y Romero
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Nominato arcivescovo 5 aprile 1962 da Giovanni XXIII
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Consacrazione vescovile Roma, 5 aprile 1962 dal Papa Giovanni XXIII
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Creazione
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14 dicembre 1959 da Giovanni XXIII (vedi)
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° vescovo di Roma
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Proclamazioni
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Collegamenti esterni
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Invito all'ascolto
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Arcadio María Larraona Saralegui (Oteiza de la Solana, 12 novembre 1887; † Roma, 7 maggio 1973) è stato un cardinale e arcivescovo spagnolo.

Biografia

Nacque il 12 novembre 1887 a Oteiza de la Solana diocesi di Pamplona in Spagna. Battezzato il giorno seguente, era il secondo dei cinque figli di Patricio Larraona e Bartolina Saralegui. Trascorse la sua infanzia ad Estella con la zia e madrina Catalina Eyzaguirre, una vedova che assisteva suo zio Larraona y Saralegui, sacerdote della parrocchia di San Juan.

Formazione e ministero sacerdotale

Frequentò la scuola Religiosas Anas ad Estella e la scuola degli Scolopi, ricevendo ottimi voti. Terminati gli studi elementari, il 12 ottobre 1900 entrò nella Congregazione dei Figli Missionari di Cuore Immacolato di Maria (Claretiani) di Alagón, in provincia di Saragozza. Ricevette l'abito religioso il 28 luglio 1902 a Vich, provincia di Barcellona. Terminato il noviziato, prese i Voti perpetui l'8 dicembre 1903 a Vich con una messa solenne celebrata da padre Clemente Serrat, superiore generale della congregazione.

Studiò tre anni di filosofia e tre di teologia a Cervera, provincia di Lérida, e poi gli ultimi due anni ad Alagón; ricevette il suddiaconato il 21 maggio 1910 ad Algón, e il diaconato il 9 ottobre dello stesso anno a Saragozza, da Juan Soldevilla y Romero, arcivescovo di Saragozza. Dal 3 ottobre 1911 si recò a Roma per studiare presso il Pontificio Ateneo Romano di Sant'Apollinare, dove conseguì il dottorato utroque iure. Frequentò anche la Royal University of Rome e la Pontificia Università Gregoriana. Fece ricerche approfondite sul fondatore della sua congregazione, Sant'Antonio María Claret y Clará e le costituzioni che diede all'istituto.

Fu ordinato presbitero il 10 giugno 1911 a Saragozza, da Juan Soldevilla y Romero, arcivescovo di Saragozza. Tornato a Roma il 24 ottobre 1911, svolse la sua attività pastorale nella congregazione fino al 1918. Nel 1916 collaborò con Padre Felipe Maroto nella revisione del Codice di Diritto Canonico, che fu promulgato da Papa Benedetto XV l'anno successivo.

Quando le facoltà di Diritto canonico e civile furono ristabilite nel Pontificio Ateneo romano di "S. Apollinare" nell'anno accademico 1919-1920, fu nominato professore di “Storia del diritto civile” e più tardi, di Diritto romano per quarant'anni. Fu insegnante anche al Pontificio Ateneo Urbano "De Propaganda Fide" e presso la "Scuola Pratica" della Sacra congregazione dei Religiosi.

Partecipò al capitolo generale della sua congregazione inaugurato a Vich il 14 agosto 1922; contribuì alla stesura del "Codex Iuris Addititii" che regola la congregazione. Nominato direttore della rivista Commentarium pro Religiosis il 28 gennaio 1923, che aveva contribuito a fondare con padre Maroto nel 1920, ricoprì la carica di consigliere della provincia italiana della congregazione; visitatore in Germania; assistente generale per l'Italia, l'Europa centrale e la Cina. Nominato Visitatore apostolico di numerosi ordini religiosi e congregazioni, nel 1929 divenne Consultore della Sacra Congregazione delle Chiese orientali, e Consultore della Sacra Congregazione dei religiosi. Divenuto membro della Pontificia Commissione per la Redazione del Codice di Diritto Canonico Orientale dal 1º aprile 1933, fu nominato sottosegretario della Sacra Congregazione dei religiosi il 27 novembre 1943 e segretario l'11 dicembre 1949.

Nominato membro del Consiglio Generale della Sacra Congregazione de Propaganda Fide 6 settembre 1944, contribuì alla preparazione delle costituzioni apostoliche di Pio XII "Provida Mater Ecclesia" del 2 febbraio 1947; "Sponsa Christi" del 21 novembre 1950 e "Sedes Sapientiae" del 31 maggio 1956. Partecipò attivamente all'organizzazione e agli atti dei congressi nazionali e internazionali dei religiosi svoltisi tra il 1950 e del 1958 in vari stati.

Cardinalato e ministero episcopale

Creato cardinale da Giovanni XXIII nel concistoro del 14 dicembre 1959 ricevette il titolo di Cardinale diacono dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari il 17 dicembre 1959. Fu il primo cardinale clarettiano della storia, e fu Superiore generale della Congregazione di San Giovanni Battista Precursore dal 1959. Il 13 agosto 1961 fu nominato Penitenziere Maggiore e Prefetto della Congregazione dei Riti dal 12 febbraio 1962.

Nominato da Papa Giovanni XXIII Arcivescovo titolare di Diocesarea di Isauria il 5 aprile 1962, fu consacrato il 19 aprile dello stesso mese nella Basilica di San Giovanni in Laterano dal Papa, assistito dal cardinale Giuseppe Pizzardo e dal cardinale Benedetto Aloisi Masella. Il suo motto episcopale era Dilexit tradidit.

Partecipò al Concilio Vaticano II svoltosi dal 1962 al 1965. Fu membro della Commissione Antepreparatoria, istituita il 16 maggio 1959 presieduta dal Cardinale Tardini, della commissione Commissione centrale dal 15 giugno 1960 e presidente della Pontificia Commissione della Sacra Liturgia in preparazione del Concilio Vaticano II dal 12 febbraio 1962. Con i Brevi Apostolici del 4 settembre 1962, fu confermato Presidente della Commissione de Sacra Liturgia durante i lavori conciliari [1]. Partecipò al conclave del 1963 che elesse Papa Paolo VI e alla Prima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi svoltasi a Città del Vaticano dal 29 settembre al 29 ottobre 1967. Rassegnate le dimissioni dagli incarichi governativi, fu nominato Prefetto emerito della Congregazione dei Riti il 9 gennaio 1968. Optò per il titolo di Cardinale presbitero del Sacro Cuore di Maria il 28 aprile 1969. Perse il diritto di partecipare al conclave essendo più vecchio di ottanta anni il 1º gennaio 1971.

Il 20 giugno 1971 andò a risiedere al Claretianum. Divenne Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali il 5 marzo 1973 fino alla sua morte.

Morte

Morì il 7 maggio 1973 alle 10:10, a causa di in'infezione broncopolmonare, nella sede della congregazione dei clarettiani a Roma. La liturgia funebre si svolse nella Basilica di San Pietro. Parteciparono ai funerali il decano del Sacro Collegio cardinalizio cardinale Luigi Traglia, altri cardinali e un gran numero di arcivescovi e vescovi, sacerdoti e una moltitudine di religiosi e religiose. Erano presenti anche numerosi generali superiori di ordini e congregazioni religiose, tra cui padre Antonio Leghisa, della Congregazione dei Figli del Cuore Immacolato di Maria. La messa è stata celebrata dal segretario della Sacra Congregazione per il Culto divino, Annibale Bugnini, Arcivescovo titolare di Diocleziana, coadiuvato dai seminaristi del Claretianum. Dopo la messa, il cardinale Decano, ha impartito la benedizione finale in nome del papa. Il defunto cardinale fu sepolto nella cappella di San Giuseppe nella Basilica del Sacro Cuore di Maria a Roma, come egli volle.

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Segretario della Congregazione dei Religiosi Successore: Emblem Holy See.svg
Luca Ermenegildo Pasetto, O.F.M.Cap. 11 dicembre 1950 - 14 dicembre 1959 Paul-Pierre Philippe, O.P. I
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con
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Luca Ermenegildo Pasetto, O.F.M.Cap. {{{data}}} Paul-Pierre Philippe, O.P.
Predecessore: Superiore generale della Congregazione di San Giovanni Battista Precursore Successore: Emblem Holy See.svg
- 1959 - 1973 Paolino Orlandi, C.S.I.B.P. I
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- {{{data}}} Paolino Orlandi, C.S.I.B.P.
Predecessore: Cardinale diacono dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari Successore: CardinalCoA PioM.svg
- 17 dicembre 1959 - 28 aprile 1969 Luigi Raimondi I
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con
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- {{{data}}} Luigi Raimondi
Predecessore: Penitenziere Maggiore Successore: Emblem Holy See.svg
Nicola Canali 13 agosto 1961 - 12 febbraio 1962 Fernando Cento I
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con
con
Nicola Canali {{{data}}} Fernando Cento
Predecessore: Prefetto della Congregazione dei Riti Successore: Emblem Holy See.svg
Gaetano Cicognani 12 febbraio 1962 - 9 gennaio 1968 Benno Walter Gut, O.S.B. I
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Gaetano Cicognani {{{data}}} Benno Walter Gut, O.S.B.
Predecessore: Vescovo titolare di Diocesarea di Isauria
(titolo personale di arcivescovo)
Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Prudentius Patti 5 aprile - 19 aprile 1962 Gino Paro I
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Prudentius Patti {{{data}}} Gino Paro
Predecessore: Cardinale protodiacono Successore: Berretta cardinalizia.png
Alfredo Ottaviani 26 giugno 1967 - 28 aprile 1969 William Theodore Heard I
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Alfredo Ottaviani {{{data}}} William Theodore Heard
Predecessore: Cardinale presbitero del Sacro Cuore di Maria Successore: CardinalCoA PioM.svg
Ángel Herrera Oria 28 aprile 1969 - 7 maggio 1973 Lawrence Trevor Picachy, S.J. I
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Ángel Herrera Oria {{{data}}} Lawrence Trevor Picachy, S.J.
Note
  1. Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale, Anno 1962, pag. 687 online
Bibliografia
  • Ottorino Alberti, Card. Arcadio Larraona in La Pontificia Università lateranense: profilo della sua storia, dei suoi maestri e dei suoi discepoli. Roma: Libreria editrice della Pontificia Università lateranense, 1963, p. 240-241
  • Basilio Frisòn, "Cardenal Larraona", Madrid: Instituto Teológico de Vida Religiosa, 1979;
  • Basilio Frisòn, "Cardenal Larraona", Madrid: Editorial Publicaciones Claretianas, 1979;
  • Basilio Frisòn, "Larraona, Arcadio", Diccionario de historia eclesiástica de España. 4 vols e supplemento. Dirigente di Quintín Aldea Vaquero, Tomás Marín Martínez, José Vives Gatell, Madrid: Editorial Publicaciones Claretianas, 1979;
  • Basilio Frisòn,"Larraona, Arcadio." Diccionario de historia eclesiástica de España.4 vols e supplemento. Dirigente di Quintín Aldea Vaquero, Tomás Marín Martínez, José Vives Gatell. Madrid: Instituto Enrique Flórez, Consejo Superior de Investigaciones Científicas, 1972-1975; Suplemento (1987), Supp., 425-426;