Enrico Sibilia

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Enrico Sibilia
Cardinale
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Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 86 anni
Nascita Anagni
17 novembre 1861
Morte Anagni
4 agosto 1948
Sepoltura
Appartenenza Diocesi di Anagni-Alatri
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Ordinazione presbiterale 8 marzo 1884 da vescovo] Biagio Sibilia
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Nominato arcivescovo 30 luglio 1908 da papa Pio X
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Consacrazione vescovile 11 ottobre 1908 dal cardinale Rafael Merry del Val y Zulueta
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16 dicembre 1935 da Pio XI (vedi)
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Cardinale per 12 anni, 7 mesi e 19 giorni
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Incarichi ricoperti
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al pontificato
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Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi
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Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Invito all'ascolto
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Enrico Sibilia (Anagni, 17 novembre 1861; † Anagni, 4 agosto 1948) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.

Cenni biografici

Nato ad Anagni, in un'antica famiglia da sempre legata alla Chiesa a cui aveva dato illustri prelati, era figlio di Achille Sibilia e Lucrezia Gianuzzi. È stato battezzato nella chiesa parrocchiale di Sant'Angelo, ad Agnani, con i nomi di Enrico, Ulderico e Vincenzo.

Formazione e servizio diplomatico

Essendo cresciuto nella città dei papi, l'avviarsi alla vita religiosa è stato immediato, prima al locale seminario poi, nel 1878 il vescovo di Anagni lo inviò a Roma per farlo studiare al Pontificio Seminario Romano; terminò la sua formazione nel 1890, dopo aver conseguito il dottorato in filosofia, teologia e utroque iure, sia diritto canonico che civile; tra i suoi professori c'è stato Felice Cavagnis, futuro cardinale. Oltre al suo italiano nativo, parlava inglese, francese, portoghese e spagnolo.

Ordinato sacerdote l'8 marzo 1884, nella cattedrale di Segni, dallo zio Biagio Sibilia ([1]), vescovo di Segni; ha ricevuto la dispensa per essere un anno più giovane dell'età canonica per essere ordinato. Canonico onorario del capitolo della cattedrale di Anagni. A 29 anni era pronto per assumere cariche nella Curia di Leone XIII, suo conterraneo, che lo ha introdotto al servizio diplomatico vaticano e che lo assegnò, nell'aprile del 1890, come Uditore della delegazione apostolica in Colombia, dal 20 settembre 1890 al 1895. Incaricato d'affari, 1895-1897, durante l'assenza del delegato apostolico. Come nei Paesi Europei, le tensioni tra Stato e Chiesa in Colombia erano acute; qui il problema era aggravato per la Santa Sede dall’esistenza del del patronato nazionale, un antico privilegio riconosciuto alla Corona di Spagna che le dava il diritto al sovrano di presentare i candidati alle cariche episcopali.

Decorato con il grado di grande ufficiale dell'Ordine del Busto del Libertador dalla Repubblica del Venezuela. Ciambellano onorario di Sua Santità, 21 dicembre 1894, revisore dei conti dell'internunziatura in Brasile, dal 2 agosto 1897 al luglio 1901; è arrivato a Rio de Janeiro il 7 ottobre 1898, dopo aver trascorso un breve periodo in Italia. Il 14 febbraio 1901, l'internunziatura in Brasile fu elevata a nunziatura. Revisore dei conti della nunziatura apostolica in Belgio dal 21 luglio 1901 al settembre 1902. Cavaliere ufficiale dell'Ordine di Léopold I del regno del Belgio. Uditore della Nunziatura apostolica in Spagna dal 18 agosto 1902 al 29 luglio 1908.

Durante il periodo in cui si trovava in Spagna, fu in grado di portare la berretta rossa ai nuovi cardinali Sebastián Herrero y Espinosa de los Monteros, arcivescovo di Valencia, nel giugno 1903; Marcello Spínola y Maestre arcivescovo di Siviglia, nell'aprile 1905; Aristide Rinaldini, nunzio pontificio in Spagna, nell'aprile 1907.

Decorato con l'Ordine di Isabel la Católica (encomienda de número) il 1º giugno 1903 e con l'Ordine di Carlo III (encomienda de número) il 13 luglio 1903. Comendador de número dell'Ordine Civile di Alfonso XII di Spagna. Ciambellano soprannumerario privato il 3 agosto 1903. Canonico onorario del capitolo della cattedrale di Anagni il 23 dicembre 1905. Nominato delegato apostolico e inviato straordinario in Cile, il 29 luglio 1908.

Ministero episcopale

Eletto arcivescovo titolare di Side il 30 luglio 1908, è stato nominato internunzio in Cile quando la delegazione apostolica è stata elevata a quel grado, il 31 agosto 1908, ed è stato consacrato l'11 ottobre 1908 nella cappella del Collegio Pio Latinoamericano di Roma, dal cardinale Rafael Merry del Val, segretario di Stato, assistito da Enrique Almaraz y Santos, arcivescovo di Siviglia, e da Ángel Jara(ch), vescovo di San Carlos de Ancud; è arrivato in Cile il 4 novembre 1908.

Ha ricevuto la medaglia di prima classe dell'Ordine al Merito della Repubblica del Cile. Durante la sua missione in Cile ci sono stati alcuni incidenti anticlericali, alcuni dei quali lo hanno colpito direttamente. Tornato a Roma nel settembre 1913, ha trascorso un periodo di riposo ad Anagni. Nominato assistente al Soglio Pontificio il 22 aprile 1914, Vicario del cardinale Vincenzo Vannutelli, Arciprete della Basilica patriarcale Liberiana di Roma, 1916-1922; prese possesso dell'incarico il 14 gennaio 1917. Consigliere della Sacra Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari il 20 maggio 1919, Nunzio apostolico in Austria il 16 dicembre 1922, è arrivato a Vienna il 22 febbraio 1923. Durante la sua nunziatura, il 15 giugno 1933 è stato firmato un concordato tra la Santa Sede e l'Austria. Decorato con la gran croce dell'Ordine al Merito della Repubblica d'Austria.

Cardinalato

Creato cardinale presbitero da Pio XI nel concistoro del 16 dicembre 1935; l'ablegato papale che ha portato la berretta rossa a Vienna è stato monsignor Francesco Sibilia, prevosto del capitolo della cattedrale di Anagni e fratello del neo-cardinale. Ha ricevuto la berretta rossa nella cattedrale metropolitana di Sankt Stefano di Vienna da Wilhelm Miklas, presidente dell'Austria, il 21 dicembre 1935 e il cappello rosso e il titolo di Santa Maria Nuova dal papa, il 18 giugno 1936.

Ha preso parte al conclave del 1939, che ha eletto Papa Pio XII. Ha optato per l'ordine dei cardinali vescovi e la Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto l'11 dicembre 1939. È stato nominato protettore del Collegio Teutonico e della chiesa di Santa Maria dell'Anima, entrambe a Roma, l'11 novembre 1944 e sotto-decano del Sacro Collegio dei Cardinali nel febbraio 1948.

Morte

Morto il 4 agosto 1948, nella casa della sua famiglia ad Anagni, i funerali si sono celebrati il 6 agosto successivo nella cattedrale di Anagni dal vescovo Giovanni Battista Piasentini ([2]). Erano presenti padre Jean-Baptiste Janssens ([3]), superiore generale della Compagnia di Gesù e numerosi padri della curia gesuita; Mons. Giovanni Battista Montini, della segreteria di Stato; il ministro dell'Austria davanti alla Santa Sede, Dr. Rudolf Kohlruss e diversi altri dignitari oltre ai vescovi di Veroli, Ferentino, Segni e l'ausiliare di Sabina.

Dopo i funerali, la bara è stata trasferita nella chiesa delle monache di Santa Chiara e sepolta nella sua cripta. Alla sua morte, era il membro più anziano del Sacro Collegio dei Cardinali. L'11 agosto 1948, nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva è stata celebrata una solenne cappella cardinalizia, die septima; la messa fu celebrata da Alfonso Camillo de Romanis(ch), O.S.A., vescovo titolare di Porfireone e sacrestano papale; al termine della messa, il cardinale Eugène Tisserant, sottodecano del Collegio cardinalizio, ha impartito l'assoluzione finale a nome del pontefice; erano presenti i cardinali Giuseppe Pizzardo, Benedetto Aloisi Masella, Alessandro Verde, Pietro Fumasoni Biondi, Nicola Canali, Giovanni Mercati e Giuseppe Bruno; rappresentanti della corte pontificia e del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, così come altri dignitari ecclesiastici e civili, membri della nobiltà e degli ordini religiosi.

Onorificenze

Commendatore di Numero dell'Ordine di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore di Numero dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
Commendatore di Numero del Reale Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore di Numero del Reale Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Arcivescovo titolare di Side Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Léon-Adolphe Amette 30 luglio 1908 - 16 dicembre 1935 Federico Lunardi I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Léon-Adolphe Amette {{{data}}} Federico Lunardi
Predecessore: Internunzio apostolico in Cile Successore: Flag of the Vatican City.svg
Pietro Monti
(delegato apostolico)
31 agosto 1908 - aprile 1914 Sebastiano Nicotra I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Pietro Monti
(delegato apostolico)
{{{data}}} Sebastiano Nicotra
Predecessore: Nunzio apostolico in Austria Successore: Flag of the Vatican City.svg
Francesco Marchetti Selvaggiani 16 dicembre 1922 - 16 dicembre 1935 Gaetano Cicognani I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Francesco Marchetti Selvaggiani {{{data}}} Gaetano Cicognani
Predecessore: Cardinale presbitero di Santa Maria Nuova Successore: CardinalCoA PioM.svg
Francesco Marchetti Selvaggiani 18 giugno 1936 - 11 dicembre 1939 Adam Stefan Sapieha I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Francesco Marchetti Selvaggiani {{{data}}} Adam Stefan Sapieha
Predecessore: Cardinale vescovo di Sabina e Poggio Mirteto Successore: CardinalCoA PioM.svg
Donato Sbarretti 11 dicembre 1939 - 4 agosto 1948 Adeodato Piazza, O.C.D. I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
con
con
Donato Sbarretti {{{data}}} Adeodato Piazza, O.C.D.
Voci correlate