Ingresso di Gesù a Gerusalemme
Ingresso di Gesù a Gerusalemme | |
Pietro Lorenzetti, Entrata di Gesù Cristo a Gerusalemme (1315 - 1319 ca.), affresco; Assisi, Basilica di San Francesco | |
Passi biblici | |
Insegnamento - Messaggio teologico | |
Omaggio messianico all'ingresso di Gesù a Gerusalemme. Dignità regale, mite e pacifica di Cristo. | |
L'ingresso di Gesù a Gerusalemme è un evento descritto dai Vangeli (Mt 21,1-11 ; Mc 11,1-10 ; Lc 19,29-40 ; Gv 12,12-15 ). In occasione della sua ultima pasqua, poco prima della sua morte e risurrezione, Gesù si reca nella città santa di Gerusalemme ed è accolto come Messia dalla folla festante che agita rami di palma.
L'evento è ricordato dalla tradizione cristiana nella liturgia della domenica delle Palme, come inizio della Settimana Santa che ripercorre le tappe della passione di Gesù.
Contesto
Nei sinottici Gesù ha appena guarito il cieco di Gerico (Mt 20,29-34 ; Mc 10,46-52 ; Lc 18,35-43 ), e si prepara a compiere gesti significativi in Gerusalemme, come la purificazione del tempio (Mc 11,15-19 ); le controversie con i capi giudei (Mc 11,27-12,44 ) faranno crescere il conflitto che lo porterà all'arresto e alla morte in croce, con le quali Gesù vivrà il messianismo sofferente (cfr. Is 53 ).
Nel Vangelo secondo Giovanni l'episodio è invece correlato alla risurrezione di Lazzaro (11,1-42), il che spiega meglio l'entusiasmo della folla.
Sinossi del testo
L'evento è descritto da tutti e quattro i vangeli seppure con lievi differenze. Le sottosezioni comuni sono:
- le indicazioni sul da farsi date da Gesù a due anonimi discepoli, assenti in Gv;
- il richiamo (esplicitato da Mt e Gv) alla venuta del Messia sul dorso di un'umile cavalcatura (asino/a, puledro);
- l'effettivo adempimento delle indicazioni profetiche date ai discepoli;
- l'accoglienza gioiosa e trionfale da parte della folla, che stende mantelli sul cammino e sventola rami e frasche (di palma in Gv);
- la dossologia-glorificazione comune ai quattro vangeli (cf. l'ebraico Osanna!, assente nell'ellenista Lc);
- la reazione all'evento: taciuta nell'antico Mc; di stupore in Mt; di astio e invidia da parte dei farisei in Lc e Gv.
Matteo 21,1-11 |
Marco 11,1-10 |
Luca 19,29-40 |
Giovanni 12,12-15 | |
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Indicazioni agli apostoli | 1Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, 2dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un'asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. 3E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito"». | 1Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. 3E se qualcuno vi dirà: "Perché fate questo?", rispondete: "Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito"». | 29Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli 30dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. 31E se qualcuno vi domanda: "Perché lo slegate?", risponderete così: "Il Signore ne ha bisogno"». | |
Citazione di adempimento | 4Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: 5Dite alla figlia di Sion (Is 62,11 ): Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un'asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma. (Zc 9,9 ) | 14bcome sta scritto:
15Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto su un puledro d'asina. | ||
Preparativi | 6I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: 7condussero l'asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. | 4Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. 5Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». 6Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. 7Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. | 32Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. 33Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». 34Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». 35Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. | 14aGesù, trovato un asinello, vi montò sopra, |
Accoglienza e giubilo | 8La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. 9a La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: | 8Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. 9aQuelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: | 36Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. 37Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, 38dicendo: | 12Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, 13a prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: |
Dossologia | 9b«Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». | 9b«Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! 10Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!». | 38«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». | 13b«Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!». |
Reazione | 10Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». 11E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea». | 39Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». 40Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre». | 16I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte. 17Intanto la folla, che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli dava testimonianza. 18Anche per questo la folla gli era andata incontro, perché aveva udito che egli aveva compiuto questo segno. 19I farisei allora dissero tra loro: «Vedete che non ottenete nulla? Ecco: il mondo è andato dietro a lui!». |
Spiegazione
Non stupisce che i numerosi pellegrini e i discepoli saliti con Gesù da Gerico abbiano voluto tributargli un omaggio messianico al suo ingresso a Gerusalemme. La risonanza della sua attività taumaturgica in Galilea, il suo insegnamento, la guarigione del cieco a Gerico: tutto questo aveva ridestato le attese messianiche del popolo.
È da notare che precedentemente Gesù aveva sempre rintuzzato le manifestazioni di riconoscimento della sua identità di Messia; se le accetta ora è in vista della passione imminente.
La manifestazione dovette avere un carattere molto semplice, poco appariscente, dal momento che i Vangeli non ci danno notizia che abbia suscitato alcun sospetto da parte delle autorità romane, e per il fatto che non ne troviamo alcuna risonanza durante il processo di Gesù.
Gli evangelisti rileggono l'episodio alla luce del messianismo mite e pacifico di Zc 9,9 : l'umile cavalcatura evocava la dignità regale, poiché anticamente i re solevano cavalcare un asino (cfr. Gen 49,11 ), ma senza i caratteri di potenza e belligeranza delle attese messianiche popolari; Gesù si manifesta come il Principe della pace, che viene per riformare la mente e il cuore degli uomini, e non per imporre un altro giogo su di loro. L'evangelista Matteo cita esplicitamente l'oracolo di Zaccaria (Mt 21,5 ).
Le acclamazioni della folla hanno carattere messianico, e sono tratte dal Salmi 118,25-26 . Osanna è propriamente l'imperativo "salvaci!", ma congiunto a figlio di Davide diventa anch'esso, come il resto, un'acclamazione.
Bibliografia | |
Voci correlate | |