Vincenzo Macchi

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Vincenzo Macchi
Cardinale
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battezzato
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Ritratto di Vincenzo Macchi; Lucerna, convento dei Cappuccini, Galleria dei nunzi
Titolo cardinalizio
Incarichi attuali
Età alla morte 90 anni
Nascita Capodimonte
30 agosto 1770
Morte Roma
30 settembre 1860
Sepoltura Basilica dei Santi Giovanni e Paolo (Roma)
Conversione
Appartenenza
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Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale 20 settembre 1794
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Nominato arcivescovo 2 ottobre 1818 da papa Pio VII
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Consacrazione vescovile 4 ottobre 1818 dal card. Lorenzo Litta
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(vedi)
Creato
Cardinale
2 ottobre 1826 da Leone XII (vedi)
Deposto dal cardinalato [[{{{aPd}}}]] da [[{{{pPd}}}]]


Dimissioni dal cardinalato [[{{{aPdim}}}]]
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Cardinale per 33 anni, 11 mesi e 28 giorni
Cardinale elettore
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Riammesso da
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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Consacrazione {{{consacrazione}}}
Fine del
pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
Durata del
pontificato
Segretario {{{segretario}}}
Predecessore {{{predecessore}}}
Successore {{{successore}}}
Extra Anni di pontificato

Successione apostolica

Cardinali creazioni
Proclamazioni
Antipapi {{{antipapi}}}
Eventi
Venerato da {{{venerato da}}}
Venerabile il [[{{{aV}}}]]
Beatificazione [[{{{aB}}}]]
Canonizzazione [[{{{aS}}}]]
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Altre ricorrenze
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Attributi {{{attributi}}}
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
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Incoronazione
Investitura
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Erede
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Onorificenze
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Nomi postumi
Altri titoli
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Coniuge

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Consorte

Consorte di

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Vincenzo Macchi (Capodimonte, 30 agosto 1770; † Roma, 30 settembre 1860) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.

Cenni biografici

Vincenzo nacque a Capodimonte, diocesi di Montefiascone, nel Viterbese, il 30 o il 31 agosto 1770 da Giovan Nicola e Maria Anna Gilda nata Vagni, entrambi provenienti da nobili famiglie di piccoli possidenti. Il pronipote Luigi Macchi, fu anch'egli cardinale.

Nel 1783 entrò nel seminario Barbarigo di Montefiascone. Nel 1791 fu a Roma sotto la protezione di mons. Giuseppe Garampi, allora titolare della diocesi di Montefiascone e Corneto. Ricevette l'ordinazione sacerdotale nel 1794 e lavorò presso uno studio legale romano, completando gli studi alla Sapienza, dove si laureò in utroque iure il 16 dicembre 1801.

Appena laureato, grazie alle buone relazioni in Curia, fu nominato uditore e abbreviatore presso la nunziatura di Lisbona, dove arrivò nel 1802 al seguito del nunzio Lorenzo Caleppi. Vi rimase sino al 1808, quando il Caleppi seguì la corte portoghese in Brasile al seguito della corte espulsa dai Francesi. Macchi rientrò a Roma, dove fu nuovamente inviato in Portogallo come internunzio e delegato apostolico, incarichi ricoperti sino al 1816, quando fu richiamato a Roma.

Nel 1818 fu nominato prelato domestico di Sua Santità. Preconizzato nunzio presso gli Svizzeri, fu eletto arcivescovo titolare di Nisibi, consacrato il 4 ottobre a Roma dal cardinale Lorenzo Litta, co-consacratori mons. Giovanni Francesco Guerrieri e mons. Giovanni Philip Paroni (Ch), O.F.M. Conv., vicario apostolico in Moldavia.

Presso la nunziatura lucernese[1] rimase sino al 22 ottobre 1819, quando ottenne la prestigiosa nunziatura francese. Il 4 dicembre giunse a Parigi per presentare le proprie credenziali a re Luigi XVIII di Francia, udienza che gli venne concessa il 6 gennaio 1820. Restò a Parigi fino al 1826, negli anni centrali della Restaurazione borbonica e mentre a Roma Leone XII succedeva a Pio VII.

A conclusione della missione parigina il Macchi ottenne da Leone XII l'elevazione al cardinalato nel concistoro del 2 ottobre 1826. Rientrato a Roma, il 23 maggio dell'anno successivo ricevette la berretta cardinalizia e il 25 giugno 1827 il titolo presbiterale dei Santi Giovanni e Paolo.

Negli anni 1828-1830 fu legato apostolico a Ravenna. Nel frattempo, tra il 1828 e il 1829, resse anche, temporaneamente, la legazione apostolica di Forlì. Prese parte al conclave del 1829 che elesse papa Pio VIII in cui pochi voti confluirono sulla sua persona. Nel conclave del 1830-1831, i voti su di lui aumentarono a 23; a questo punto però arrivò sul suo nome l'esclusiva della Francia, probabilmente a causata dei buoni rapporti intrattenuti dal Macchi con i Borboni appena deposti e da una sua propensione al nepotismo. Pare che questa ostilità bloccò la sua nomina a segretario di Stato, che l'appena eletto Gregorio XVI avrebbe voluto.

L'11 dicembre 1834 venne eletto prefetto della Sacra Congregazione per il Concilio e dal 5 luglio 1836 fino al 1841 fu legato apostolico nella provincia di Bologna, dove già da un anno era commissario apostolico straordinario per le quattro Legazioni.

Nel 1840 optò per la sede suburbicaria di Palestrina e dal 15 settembre dell'anno successivo anche divenne pro-prefetto del Tribunale della Segnatura apostolica. Negli anni 1843 - 1844 fu camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali e da quest'ultima data optò per la sede suburbicaria di Porto, Santa Rufina e Civitavecchia. Sub-decano del Sacro Collegio dei Cardinali, assunse il segretariato della congregazione dell'Inquisizione nel 1844, carica che ricoprì sino alla morte.

Prese parte al conclave del 1846 che elesse papa Pio IX e l'11 giugno dell'anno successivo optò per la sede suburbicaria di Ostia, propria del decano del Sacro Collegio dei Cardinali. Delegato apostolico a Velletri e provincia, divenne segretario dei Brevi Apostolici dal 27 giugno 1854 dove dedicò molte della sue cure al riordino dell'Archivio e dei Musei Vaticani e iniziò i restauri delle logge di Raffaello.

Morì a Roma il 30 settembre 1860, la sua salma venne esposta alla pubblica venerazione nella Basilica dei Santi XII Apostoli dove ebbero luogo anche i funerali con la partecipazione di Pio IX. Secondo la sua volontà venne poi sepolto nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo di Roma.

Onorificenze

Senatore di Gran Croce del Sacro Imperiale Angelico Ordine Costantiniano di San Giorgio (Parma) - nastrino per uniforme ordinaria Senatore di Gran Croce del Sacro Imperiale Angelico Ordine Costantiniano di San Giorgio (Parma)

Genealogia episcopale

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale

Successione degli incarichi

Predecessore: Internunzio apostolico in Portogallo Successore: Emblem Holy See.svg
Lorenzo Caleppi
(nunzio apostolico)
19 aprile 1808-20 dicembre 1816 Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi
(nunzio apostolico)
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con
con
Lorenzo Caleppi
(nunzio apostolico)
{{{data}}} Giovan Francesco Compagnoni Marefoschi
(nunzio apostolico)
Predecessore: Arcivescovo titolare di Nisibi Successore: Archbishop CoA PioM.svg
Lorenzo Caleppi 2 ottobre 1818-2 ottobre 1826 Carlo Luigi Morichini I
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con
con
Lorenzo Caleppi {{{data}}} Carlo Luigi Morichini
Predecessore: Nunzio apostolico in Svizzera Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Zen 6 ottobre 1818-22 novembre 1819 Ignazio Nasalli-Ratti I
II
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VIII
IX
X
con
con
Carlo Zen {{{data}}} Ignazio Nasalli-Ratti
Predecessore: Nunzio apostolico in Francia Successore: Emblem Holy See.svg
Carlo Zen 22 novembre 1819-2 ottobre 1826 Luigi Lambruschini, B. I
II
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X
con
con
Carlo Zen {{{data}}} Luigi Lambruschini, B.
Predecessore: Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo Successore: CardinalCoA PioM.svg
Antonio Lamberto Rusconi 25 giugno 1827-14 dicembre 1840 Cosimo Corsi I
II
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con
con
Antonio Lamberto Rusconi {{{data}}} Cosimo Corsi
Predecessore: Legato apostolico di Forlì Successore: Emblem Holy See.svg
Giovanni Antonio Benvenuti
(pro-legato apostolico)
16 luglio 1828-17 aprile 1829 Tommaso Riario Sforza I
II
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con
con
Giovanni Antonio Benvenuti
(pro-legato apostolico)
{{{data}}} Tommaso Riario Sforza
Predecessore: Legato apostolico di Ravenna Successore: Emblem Holy See.svg
Agostino Rivarola 16 luglio 1828-11 dicembre 1834 Luigi Amat di San Filippo e Sorso I
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con
Agostino Rivarola {{{data}}} Luigi Amat di San Filippo e Sorso
Predecessore: Prefetto della Congregazione del Concilio Successore: Emblem Holy See.svg
Emmanuele De Gregorio 11 dicembre 1834-15 settembre 1841 Paolo Polidori I
II
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con
con
Emmanuele De Gregorio {{{data}}} Paolo Polidori
Predecessore: Legato apostolico di Bologna Successore: Emblem Holy See.svg
Ugo Pietro Spinola 5 luglio 1836-15 settembre 1841 Ugo Pietro Spinola I
II
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X
con
con
Ugo Pietro Spinola {{{data}}} Ugo Pietro Spinola
Predecessore: Cardinale vescovo di Palestrina Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo Maria Pedicini 14 dicembre 1840-22 gennaio 1844 Castruccio Castracane degli Antelminelli I
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con
Carlo Maria Pedicini {{{data}}} Castruccio Castracane degli Antelminelli
Predecessore: Pro-prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica Successore: Emblem Holy See.svg
Francesco Tiberi Contigliano
(prefetto)
15 settembre 1841-22 gennaio 1844 Mario Mattei
(prefetto)
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con
con
Francesco Tiberi Contigliano
(prefetto)
{{{data}}} Mario Mattei
(prefetto)
Predecessore: Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore: Emblem Holy See.svg
Giacomo Giustiniani 27 gennaio 1843-22 gennaio 1844 Luigi Lambruschini, B. I
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con
Giacomo Giustiniani {{{data}}} Luigi Lambruschini, B.
Predecessore: Cardinale vescovo di Porto, Santa Rufina e Civitavecchia Successore: CardinalCoA PioM.svg
Carlo Maria Pedicini 22 gennaio 1844-11 giugno 1847 Luigi Lambruschini, B. I
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Carlo Maria Pedicini {{{data}}} Luigi Lambruschini, B.
Predecessore: Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore: Pavillon pontifical.png
Carlo Maria Pedicini 22 gennaio 1844-11 giugno 1847 Luigi Lambruschini, B. I
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con
Carlo Maria Pedicini {{{data}}} Luigi Lambruschini, B.
Predecessore: Segretario della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore: Emblem Holy See.svg
Bartolomeo Pacca 25 aprile 1844-30 settembre 1860 Costantino Patrizi Naro I
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Bartolomeo Pacca {{{data}}} Costantino Patrizi Naro
Predecessore: Segretario dei Brevi Apostolici Successore: Emblem Holy See.svg
Luigi Lambruschini 27 giugno 1854-30 settembre 1860 Gabriel della Genga Sermattei I
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con
Luigi Lambruschini {{{data}}} Gabriel della Genga Sermattei
Note
  1. DSS Markus Ries traduzione Sergio Mantovani Vincenzo Macchi
Bibliografia
  • Giuseppe Monsagrati, MACCHI, Vincenzo su treccani.it, Treccani Dizionario degli Italiani, 2006 URL consultato il 25-06-2019