Niccolò Oddi
Niccolò Oddi, S.J. Cardinale | |
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Ritratto di Niccolò Oddi; Lucerna, convento dei Cappuccini, Galleria dei nunzi | |
Età alla morte | 51 anni |
Nascita | Perugia 26 settembre 1715 |
Morte | Arezzo 25 maggio 1767 |
Sepoltura | Chiesa di Sant'Ignazio (Arezzo) |
Appartenenza | Compagnia di Gesù |
Ordinato diacono | 30 dicembre 1753 |
Ordinazione presbiterale | 1º gennaio 1754 |
Nominato arcivescovo | 14 gennaio 1754 da Benedetto XIV |
Consacrazione vescovile | Viterbo, 20 gennaio 1754 dal card. arc. Giacomo Oddi |
Creato Cardinale |
26 settembre 1766 da Clemente XIII (vedi) |
Cardinale per | 7 mesi e 29 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Niccolò Oddi (Perugia, 26 settembre 1715; † Arezzo, 25 maggio 1767) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Cenni biografici
Nacque a Perugia, primogenito dei cinque figli di Marcantonio, conte di Schifanoia, e della contessa Altavilla Ranieri. Suoi fratelli erano Ercole, Cornelio, Marcantonio e Grifone.
Dopo i suoi primi studi a Perugia Niccolò visse a Venezia, dove lo zio Giacomo fu nunzio apostolico tra il 1735 e il 1739 e dove si era trasferito il nonno Francesco una volta rimasto vedovo. Assistette con certa regolarità il nonno fino alla sua morte, avvenuta nel 1751 all'età di novanta anni, e contemporaneamente completò la sua preparazione giuridica a Roma presso l'università della Sapienza, dove si laureò in utroque iure il 16 novembre 1746. Il 15 dicembre dello stesso anno, entrò in prelatura, tra i referendari delle Due segnature.
Nell'aprile del 1747 seguì lo zio a Ravenna quale vice-legato alla legazione di Romagna e nel 1749 a Viterbo quando lo zio vi divenne arcivescovo. Nel 1751 divenne prelato domestico di Sua Santità e dal dicembre di quell'anno al 1753 fu relatore ponente della Sacra Congregazione della Consulta.
In vista della nunziatura nel 1753, ricevette gli ordini minori e il 1° gennaio 1754 fu ordinato sacerdote. Il 14 gennaio successivo fu nominato da papa Benedetto XIV arcivescovo titolare di Traianopoli, ricevendo la consacrazione a vescovo il 20 gennaio nella cattedrale di Viterbo dallo zio Giacomo, che ebbe come concelebranti il vescovo di Nepi e Sutri Giacinto Silvestri (Ch) e il vescovo di Civita Castellana e Ortona Santo Lanucci (Ch).
Il 12 febbraio 1754 fu destinato alla nunziatura apostolica a Colonia, dove giunse il 9 agosto seguente. Qui cercò di destreggiarsi nel difficile rapporto con il principe elettore e arcivescovo Clemente Augusto di Baviera, seguendo altresì con apprensione l'attivismo prussiano che minacciava le regioni cattoliche della Germania. Il 4 dicembre 1759 fu spostato nella Nunziatura apostolica in Svizzera, che raggiunse il 16 agosto dell'anno seguente. Nella sua prima lettera da Lucerna raccontò di un viaggio disastroso e iniziò a denunciare le sue cattive condizioni di salute. Già in ottobre ottenne perciò il permesso di tornare in Italia, a Perugia, per curarsi e vi rimase sino alla fine dell'anno dopo.
In Svizzera l'impegno costante di Oddi per impedire la stampa di libri antipapali e antigesuitici da parte delle tipografie della famiglia Agnelli[1] a Lugano, di Fortunato Bartolomeo de Felice[2] a Yverdon e di François Grasset[3] a Losanna non ebbe successo. Nel 1760 in occasione dell'elezione a vescovo di mons. Franz Friedrich Ambühl[4], Oddi e il suo sostituto Giovanni Battista Donati appoggiarono il capitolo cattedrale di Sion nella sua opposizione alle ingerenze dalle autorità cantonali. Nel 1763 compì una visita pastorale al capitolo di S. Nicola a Friburgo, percorso da gravi irregolarità. A differenza di altri nunzi, Oddi godette di un'ottima reputazione presso il ceto dirigente lucernese.[5]
Nel dicembre 1763 ricevette la notizia che sarebbe dovuto partire presto per la Dieta di Francoforte per partecipare all'elezione del nuovo re dei Romani. Dalla corrispondenza di Oddi a Roma sappiamo che il nunzio straordinario non riusciva a farsi ascoltare, stava male, la casa dove dimorava era in rovina. Fu poi ricevuto dal neoeletto re Giuseppe II d'Asburgo-Lorena con tutti gli onori dovuti. Essendosi lamentato di come l'avevano trattato gli altri ambasciatori, riuscì a impressionare il sovrano che si impegnò con lui a sostenere sempre le ragioni della Santa Sede.
Nel 1764 ricevette la conduzione della sede metropolitana di Ravenna. Prima di raggiungere la città, nel gennaio 1765, vi spedì una lettera pastorale piena di pietà. In quella sede fu accolto con un certo calore, anche per il ricordo che aveva lasciato quale vice-legato di Romagna venti anni prima.
Cardinalato
Nel concistoro del 26 settembre 1766 fu creato cardinale da papa Clemente XIII con speciale dispensa dovuta al fatto di avere già nel Collegio cardinalizio lo zio Giacomo. Il 1° dicembre 1766 fu destinato legato di Romagna, ma nel marzo 1767, mentre si trovava a Perugia, cadde gravemente ammalato.
Si recò quindi ad Arezzo per sottoporsi a delle cure dove giunse il 12 maggio. Alloggiò nel convento locale dei cappuccini per poi spostarsi in una casa gesuita posta fuori dal centro urbano.
Morte
Qui però le sue condizioni peggiorarono fino a condurlo alla morte, poco più che cinquantenne, il 25 maggio 1767.
Appena prima di spirare fece solenne professione alla Compagnia di Gesù. Fu esposto nella chiesa dei Gesuiti di Arezzo, ove si svolsero i funerali e fu sepolto.
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Cardinale Gaspare Carpegna
- Cardinale Fabrizio Paolucci
- Cardinale Giorgio Spinola
- Cardinale Giacomo Oddi
- Cardinale Niccolò Oddi, S.J.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Traianopoli di Rodope | Successore: | |
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Francisco de Solís Folch de Cardona | 14 gennaio 1754 - 20 febbraio 1764 | Alexandre Angélique de Talleyrand-Périgord |
Predecessore: | Nunzio apostolico a Colonia | Successore: | |
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Girolamo Spinola | 12 febbraio 1754 - 4 dicembre 1759 | Cesare Alberico Lucini |
Predecessore: | Nunzio apostolico in Svizzera | Successore: | |
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Giovanni Ottavio Bufalini | 4 dicembre 1759 - 20 febbraio 1764 | Luigi Valenti Gonzaga |
Predecessore: | Arcivescovo metropolita di Ravenna | Successore: | |
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Ferdinando Romualdo Guiccioli (Ch), O.S.B. | 20 febbraio 1764 - 25 maggio 1767 | Antonio Gaetano Cantoni |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli | Successore: | |
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Baldassarre Cenci (1710-1763) | 1º dicembre 1766 - 25 maggio 1767 | Vitaliano Borromeo |
Predecessore: | Legato pontificio di Romagna | Successore: | |
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Ignazio Michele Crivelli | 1º dicembre 1766 - 25 maggio 1767 | Enea Silvio Piccolomini |
Note | |
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Bibliografia | |
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- Gesuiti italiani
- Italiani del XVIII secolo
- Vescovi di Traianopoli di Rodope
- Nunzi apostolici per Colonia
- Nunzi apostolici per la Svizzera
- Vescovi di Ravenna
- Cardinali presbiteri di Santa Maria in Ara Coeli
- Legati pontifici di Romagna
- Presbiteri ordinati nel 1754
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1754
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Religiosi italiani
- Religiosi per nome
- Vescovi consacrati da Giacomo Oddi
- Italiani
- Arcivescovi per nome
- Concistoro 26 settembre 1766
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Clemente XIII
- Biografie
- Cardinali italiani
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- Morti nel 1767
- Morti il 25 maggio
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