Ignazio Michele Crivelli
Ignazio Michele Crivelli o Cribelli (Cremona, 30 settembre 1698; † Milano, 29 febbraio 1768) è stato un cardinale, nunzio apostolico e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Cremona da una famiglia originaria del territorio svizzero, quello che nel 1803 divenne Canton Ticino (Diocesi di Lugano) ed ebbe fortuna a Cremona. Era il più giovane dei tre figli del conte Giuseppe Angelo Crivelli e della moglie Francesca Maria Ferrari; gli altri fratelli si chiamavano Marianna e Stefano Gaetano. Il nipote, Carlo Crivelli, divenne anch'egli cardinale nel 1801. Tra gli antenati della famiglia figura pure Uberto Crivelli, cardinale dal 1173 e papa con il nome di Urbano III nel 1185.
Formazione e attività diplomatica
Fu avviato alla carriera ecclesiastica e frequentò il Seminario Romano, per passare poi alla Pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici e infine all'Università la Sapienza, ove ottenne il dottorato in utroque iure il 5 aprile 1726. Entrò presso la Curia Romana dal 1728 al 1730 e fu nominato vice legato a Ferrara, dove in pratica sostituì l'ammalato cardinale legato Tommaso Ruffo. Avendo questi recuperato la salute, il Crivelli rientrò a Roma dove divenne relatore della Congregazione della Consulta, carica che ricoprì sino al 1739.
Ministero sacerdotale
Preconizzato come nunzio ricevette in rapida successione gli ordini minori e l'ordinazione sacerdotale nell'agosto del 1739. Il 30 settembre successivo venne eletto arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia e il 4 ottobre ricevette l'ordinazione episcopale a Roma nella Chiesa di San Carlo al Corso dalle mani del cardinale Giovanni Antonio Guadagni, coadiuvato da mons. Carlo Alberto Guidobono Cavalchini, allora arcivescovo della sede titolare di Filippi e da mons. Ferdinando Maria de Rossi, allora arcivescovo titolare di Tarso. Il 5 ottobre venne designato nunzio apostolico a Colonia.
Ministero episcopale
A Colonia c'era tensione tra il magistrato della città e la Santa Sede in conseguenza di un conflitto aperto dal predecessore Fabrizio Serbelloni per la mancata presentazione del rituale breve del pontefice, poiché Roma sosteneva che alla città non competeva simile privilegio. La controversia costrinse Crivelli a rimandare l'ingresso a Colonia di alcuni mesi e poiché la città rivendicava il proprio ruolo di città libera e sovrana, fu costretto a soggiornare in forma privata in un convento di benedettini. Nei dispacci che il nunzio inviò a Roma nel quinquennio di permanenza a Colonia, il Crivelli lamentava spesso la debolezza dei proprio ruolo e chiedeva maggiore appoggio da Roma per poter imporre l'autorità della nunziatura, giacché le diocesi di Magonza e Treviri rifiutavano di riconoscere la sua giurisdizione. L'attenzione del nunzio fu richiamata anche dall'attività dei protestanti e dei giansenisti: frequente era da parte sua l'invio a Roma di notizie e stampati provenienti dalla fiera del libro di Francoforte e da Utrecht.
Nel 1744 fu trasferito nelle Fiandre e contestualmente nominato superiore della missione d'Olanda. A Bruxelles si trovò ad affrontare le questioni legate al conflitto giansenista e alle complicazioni provocate dalle iniziative, non autorizzate dalla Santa Sede, dell'inquieto ex cappuccino padre Norberto, che aveva intentato un'opera di mediazione tra la Chiesa di Utrecht e quella di Roma senza alcuna autorizzazione.
Dopo nove anni trascorsi nelle Fiandre ottenne finalmente l'incarico di nunzio apostolico presso l'imperatore a Vienna. Questo trasferimento appagava la sua lunga attesa anche se egli arrivò nella sede imperiale, nel giugno 1754, in una fase tutt'altro che tranquilla, sia da un punto di vista politico, sia da quello dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa. Egli non tardò a rendersi conto delle difficoltà che gli stessi sovrani Francesco e Maria Teresa erano costretti a fronteggiare. Con prudenza si mosse nelle vicende che riguardavano i rapporti coi protestanti, anche se più volte da Roma lo si esortò ad assumere posizioni più decise. Al contrario egli non esitò a irrigidirsi quando le prerogative del suo ufficio furono insidiate, come quando in una circostanza l'arcivescovo di Vienna Christoph Anton Migazzi non rispettò i poteri di giurisdizione riservati alla nunziatura.
Cardinalato
Dopo il quinquennio viennese, come di regola per i nunzi di prima categoria, fu creato Cardinale presbitero da papa Clemente XIII nel concistoro del 24 settembre 1759. L'incarico di recare a Vienna il breve papale e la berretta cardinalizia fu affidato, in segno di deferenza, al suo giovane nipote Carlo, che stava muovendo i primi passi nella carriera curiale. Nel luglio del 1760 lasciò Vienna e dopo una sosta a Milano rientrò a Roma. Il 17 agosto 1761 ottenne il titolo di San Bernardo alle Terme Diocleziane.
Dal 17 agosto 1761 al 1º dicembre 1766 fu legato pontificio in Romagna. Ritornato a Roma, ottenne il titolo di abate commendatario della basilica di Sant'Abbondio di Como.
Morte
Morì il 29 febbraio 1768 a Milano, nella casa del fratello, il conte Stefano Gaetano e le esequie furono celebrate presso la Chiesa di Santa Maria alla Porta. I suoi resti riposano in fondo alla navata destra, a fianco dell'altare della Cappella di famiglia, situata nella parte inferiore della medesima chiesa. La lastra marmorea bianca riporta la seguente iscrizione[1]:
Un'altra lastra di marmo nero è posta alla fine della navata destra nella parte superiore della chiesa[2].
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Cardinale Flavio Chigi
- Papa Clemente XII
- Cardinale Giovanni Antonio Guadagni, O.C.D.
- Cardinale Ignazio Michele Crivelli
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia | Successore: | |
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Jean Claude Sommier | 30 settembre 1739 - 24 settembre 1759 | Luigi Valenti Gonzaga |
Predecessore: | Nunzio apostolico a Colonia | Successore: | |
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Fabrizio Serbelloni | 5 ottobre 1739 - 26 marzo 1744 | Girolamo Spinola |
Predecessore: | Nunzio apostolico nelle Fiandre | Successore: | |
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Luca Melchiore Tempi | 26 marzo 1744 - 17 dicembre 1753 | Giovanni Carlo Molinari |
Predecessore: | Superiore ecclesiastico della Missione Olandese | Successore: | |
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Pietro Paolo Testa ad interim |
26 marzo 1744 - 17 dicembre 1753 | Giovanni Carlo Molinari (Ch) |
Predecessore: | Nunzio apostolico presso l'Imperatore | Successore: | |
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Fabrizio Serbelloni | 17 dicembre 1753 - 24 settembre 1759 | Vitaliano Borromeo |
Predecessore: | Cardinale presbitero di San Bernardo alle Terme Diocleziane | Successore: | |
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Domenico Silvio Passionei | 17 agosto 1761 - 29 febbraio 1768 | Gennaro Antonio de Simone |
Predecessore: | Legato apostolico di Romagna | Successore: | |
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Luigi Gualterio | 17 agosto 1761 - 1º dicembre 1766 | Niccolò Oddi |
Predecessore: | Abate commendatario di Sant'Abbondio di Como | Successore: | |
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? | 1766 - 1768 | ? |
Note | |
Bibliografia | |
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- Vescovi di Cesarea di Cappadocia
- Nunzi apostolici per Colonia
- Nunzi apostolici per le Fiandre
- Superiori ecclesiastici della Missione olandese
- Nunzi apostolici per il Sacro Romano Impero
- Cardinali presbiteri di San Bernardo alle Terme Diocleziane
- Legati pontifici di Romagna
- Abati commendatari di Sant'Abbondio di Como
- Presbiteri ordinati nel 1739
- Presbiteri italiani
- Presbiteri del XVIII secolo
- Italiani del XVIII secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1739
- Vescovi italiani del XVIII secolo
- Vescovi del XVIII secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Giovanni Antonio Guadagni
- Italiani
- Arcivescovi per nome
- Concistoro 24 settembre 1759
- Cardinali italiani del XVIII secolo
- Cardinali del XVIII secolo
- Cardinali per nome
- Cardinali creati da Clemente XIII
- Biografie
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