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Bonaventura Cerretti (Bardono, 17 giugno 1872; † Roma, 8 maggio 1933) è stato un cardinale, arcivescovo e nunzio apostolico italiano.
Biografia
Nacque a Bardono, Diocesi di Orvieto-Todi da Faustino Cerretti e Maria Custodi. Aveva una sorella di nome Elvira. Entrato nel seminario diocesano di Spoleto, proseguì poi gli studi a Roma alla Pontificia Università Gregoriana e all'Università la Sapienza.
Formazione e ministero sacerdotale
Fu ordinato presbitero il 31 marzo 1895 a Roma dall'arcivescovo titolare di Seleucia Tancredo Fausti ch. Svolse l'attività sacerdotale per la diocesi di Orvieto fino al 1899. Nominato Cameriere segreto di Sua Santità il 13 gennaio 1904, fu trasferito alla delegazione apostolica in Messico come segretario fino al 1906, quando divenne revisore contabile della delegazione apostolica negli Stati Uniti d'America.
Ministero episcopale e attività diplomatica
Il 15 aprile 1914 fu nominato da Pio X arcivescovo titolare di Filippopoli di Tracia e trasferito alla sede titolare di Corinto il 10 maggio successivo. Fu consacrato il 19 luglio 1914 a Roma dal cardinale arcivescovo Rafael Merry del Val, segretario di Stato; co-consacranti furono l'arcivescovo titolare di Lepanto Giulio Serafini ch e il vescovo di Orvieto Salvatore Fratocchi ch. Il suo motto episcopale era Robur in fide.
Nominato delegato apostolico in Australia e Nuova Zelanda dal 5 ottobre 1914, nel 1917 rientrò a Roma quale segretario della Sacra Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari. Il 6 maggio dello stesso anno fu inviato in missione speciale alla conferenza di pace di Parigi svoltasi da maggio a giugno 1919.
Il 20 maggio 1921 fu nominato Nunzio apostolico in Francia [1].
Cardinalato
Fu creato cardinale da Pio XI nel concistoro del 14 dicembre 1925; ricevette il cappello rosso e il titolo di Santa Cecilia il 24 giugno 1926. Fu cardinale legato al 29º Congresso Eucaristico Internazionale di Sydney in Australia svoltosi il 14 giugno 1928. Fu nominato Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore il 16 luglio 1930 e prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica il 12 ottobre 1931. Optò per l'ordine dei cardinali vescovi e della Sede suburbicaria di Velletri il 13 marzo 1933 e divenne Camerlengo del Sacro Collegio Cardinalizio fino alla sua morte.
Morte
Morì a 60 anni l'8 maggio 1933 nella sua residenza in via della Scrofa di Roma, alle ore 19:30, a causa di una polmonite, complicata da setticemia e diabete; era presente mons. Alfredo Ottaviani, mentre il cardinale Eugenio Pacelli impartì la benedizione da parte del papa. I funerali si tennero nella Chiesa di Sant'Ignazio: la funzione fu celebrata dall'arcivescovo Tito Trocchi ch, officiale della camera apostolica e dal cardinale Decano del Collegio Cardinalizio Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte che impartì l'assoluzione finale.
Fu sepolto dapprima nel Cimitero del Verano (Roma), accanto al cardinale Domenico Serafini O.S.B. nella cappella del Sacra Congregazione di Propaganda Fide. Successivamente, i suoi resti furono traslati nella basilica di Santa Cecilia a Roma; la cappella funeraria fu inaugurata il 28 maggio 1936 e nell'occasione il cardinale Giulio Serafini pronunciò un discorso. Al cardinale Cerretti è stata intitolata la cappella commemorativa adiacente al "St. Patrick's College" di Sydney in Australia nel 1935.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Note |
- ↑ Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale 1921, op. cit., p. 276
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Bibliografia |
- Code, Bernard, Dictionary of the American Hierarchy (1789-1964), Joseph F. Wagner, New York, 1964, pp.435-436
- Cerretti, Elvira, Il Cardinale Bonaventura Cerrettie, Istituto grafico Tiberino, Roma, 1939
- De Marco, Vittorio, Un diplomatico vaticano all'Eliseo: il cardinale Bonaventura Cerretti (1872-1933), Edizioni di storia e letteratura, Roma, 1984
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Voci correlate |
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Collegamenti esterni |
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