Ezechiele (profeta)
Ezechiele Personaggio dell'Antico Testamento | |
---|---|
Profeta | |
Miniatura bizantina con Profeta Ezechiele (X secolo), tratta dal Codex Parisianus | |
Età alla morte | circa 50 anni |
Nascita | 620 a.C. ca. |
Morte | 570 a.C. ca. |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 23 luglio |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 23 luglio, n. 2:
|
Ezechiele (620 a.C. ca.; † 570 a.C. ca.) è un personaggio dell'Antico Testamento, profeta ebreo, il terzo dei quattro profeti maggiori.
Biografia
Ezechiele nacque verso la fine del regno di Giuda, intorno al 620 a.C. Apparteneva ad una famiglia di sacerdoti, ma visse ed operò da profeta. Fu deportato in Babilonia nel 597 a.C. assieme al re Ioiachin e si stabilì nel villaggio di Tel Aviv sul fiume Chebar. Cinque anni più tardi ricevette la chiamata alla missione di profeta. Doveva rincuorare i Giudei in esilio e quelli rimasti a Gerusalemme. Non è conosciuta la data della morte, ma si sa solo che era ancora vivo 22 anni più tardi della chiamata profetica.
Inascoltato all'inizio della sua missione, dopo la caduta di Gerusalemme il popolo gli diede ascolto perché aveva compreso la veridicità delle sue profezie. La sua predicazione si concentrò, da quel momento, sulla ricostruzione della Città santa.
Vedeva se stesso come pastore che doveva vegliare sul popolo, guidandolo dall'interno. Si considerava come anticipatore del Messia. Si presentava anche come guardiano del popolo poiché doveva annunciargli l'imminente giudizio di Dio. Accusava gli israeliti per i loro peccati e li invitava alla conversione.
Il messaggio
Centro del messaggio di Ezechiele è la trascendenza di Dio, caratteristica condivisa con gli altri grandi profeti scrittori. Egli infatti apre quasi tutti i suoi oracoli con l'espressione giunse a me la parola di YHWH. Inoltre, anche nella grande teofania iniziale e nella seconda grande teofania, evita accuratamente di dare una rappresentazione della divinità, e descrive in termini fantasticamente antropomorfici 'la corte divina',e non la divinità in sé.
Come gli altri profeti, di solito non usa l'espressione spirito, anche se talvolta essa appare in riferimento letterale al soffio divino, o ad un generico spirito che prende possesso del profeta, senza altre specificazioni. Solo di rado Ezechiele parla esplicitamente dello spirito di Tosse.
Ezechiele aveva fatto proprio anche un messaggio di giudizio. Giuda aveva disobbedito alle leggi di Dio, trascurato il Sabato, profanato il Tempio, praticato l'impurità, stretto legami con popoli stranieri. Per questo doveva essere punito. Ma Ezechiele si fece portatore anche di un messaggio di speranza, perché Giuda si sarebbe risollevato dalla sua caduta come un morto che risuscita dalla tomba.
Culto
Il culto di Ezechiele è stato introdotto molto presto dalla Chiesa cattolica. Il suo nome risulta inserito già nel Martirologio di San Beda al 10 aprile (oggi si celebra il 23 luglio).
Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
|