Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino | |
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arcivescovo metropolita | Augusto Paolo Lojudice |
Sede | Siena |
Regione ecclesiastica Toscana | |
Mappa della diocesi | |
Nazione | Italia |
diocesi suffraganee Grosseto, Massa Marittima-Piombino, Montepulciano-Chiusi-Pienza, Pitigliano-Sovana-Orbetello | |
Cariche emerite: |
Gaetano Bonicelli Antonio Buoncristiani |
Parrocchie | 156 |
Sacerdoti |
78 di cui 122 secolari e 44 regolari |
48 religiosi 199 religiose 9 diaconi | |
183.154 abitanti in 2.265 km² 164.838 battezzati (90,0% del totale) | |
Eretta | IV secolo (diocesi di Siena), 1462 (diocesi di Montalcino), 1592 (diocesi di Colle di Val d'Elsa) |
Rito | latino |
Indirizzo | |
Piazza Duomo 6, 53100 Siena tel. +39057742020 fax. 0577281840 @ | |
Collegamenti esterni | |
Dati dal sito web della CEI | |
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L'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2017 contava 164.838 battezzati su 183.154 abitanti. È retta dall'arcivescovo Augusto Paolo Lojudice.
Territorio
L'arcidiocesi si estende in parte nella provincia di Siena e in parte della provincia di Grosseto, comprendendo i comuni di Arcidosso, Asciano, Buonconvento, Castel del Piano, Castellina in Chianti, Castiglione d'Orcia, Cinigiano, Civitella Paganico, Chiusdino, Colle Val d'Elsa, Montalcino, Monteroni d'Arbia, Monticiano, Murlo, Poggibonsi, San Gimignano, San Quirico d'Orcia, Seggiano, Siena, Sovicille, Torrenieri. Si sviluppa da nord a sud, principalmente sul versante destro del fiume Ombrone con gli affluenti Arbia, Merse, Lanzo, Gretano; è attraversata dalla via Cassia e dalla via Grossetana.
Sede arcivescovile è la città di Siena, dove si trova la cattedrale, il Duomo di Siena, dedicato a santa Maria Assunta. A Colle di Val d'Elsa si trova la Concattedrale di Sant'Alberto e San Marziale e a Montalcino la Concattedrale di san Salvatore.
Il territorio è suddiviso in 156 parrocchie.
La provincia ecclesiastica di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino comprende quattro diocesi suffraganee:
- Diocesi di Grosseto,
- Diocesi di Massa Marittima-Piombino,
- Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza,
- Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
Storia
La sede senese
Secondo la tradizione il cristianesimo fu introdotto a Siena agli inizi del IV secolo per opera del giovane romano Ansano Anicio, martire per la fede sull'Arbia nel 303 e divenuto patrono principale della diocesi. Intitolati a Sant'Ansano sono documentati nel VII secolo un monastero e una chiesa.
La storia della diocesi per i primi secoli è avvolta nel buio. Primo vescovo di Siena fu Lucifero nel 306. Dopo Lucifero, pare che fosse vescovo di Siena quel Floriano che nel 313 intervenne al Concilio di Roma. Dopo Floriano si ricordano Eusebio, che partecipò al Sinodo romano del 465; Mauro a quello del 649 nel quale concluse un compromesso con il vescovo di Arezzo sul possesso contrastato di diciotto pievi situate in territorio senese; Vitaliano che nel Concilio romano del 680 sottoscrisse la nota Lettera all'Imperatore d'Oriente. Il compromesso per le pievi controverse non fu rispettato e si succedettero lunghi contrasti con alterne vicende, degenerando anche in violenze, come per la traslazione a Siena del corpo di Sant'Ansano (1107); durarono fino al XII secolo, lasciando uno strascico d'animosità tra le due diocesi. Intanto sorgeva a breve distanza da Siena il monastero benedettino di Sant'Eugenio (730) e pochi anni dopo ai confini del contado era fondata la Abbazia di San Salvatore, oggi Abbadia San Salvatore. L'autorità del vescovo, già eminente accanto ai gastaldi longobardi, si rafforzò con i conti franchi.
Con lo sfasciarsi dell'Impero carolingio il vescovo rimase l'unica incontrastata autorità. Il conte imperiale rientrò in Siena soltanto con Ottone I e fu poco durevole. Il vescovo esercitò il potere con un consiglio di consoli nobili e chiamando la popolazione davanti alla chiesa per approvare le proposte. Per quanto riguardava la vita ecclesiastica, già fin dall'inizio del X secolo il Capitolo della Cattedrale era legato a vita comune con la sua Schola, della quale si sono tramandati i nomi di alcuni maestri, i priores scholae. Vi appartenne, anche se per breve tempo, il dotto Bruno di Segni. I canonici senesi fondarono l'ospedale di Siena Santa Maria della Scala per i pellegrini malati ed abbandonati, affidandone la cura ad una congregazione di laici, i Frati dello Spedale, ma riservandosi l'approvazione del rettore e la vigilanza sull'amministrazione. Fino alla fine del XIV secolo il Capitolo ebbe il diritto di eleggere il vescovo. A Siena fu eletto contro l'intruso Benedetto X il papa Niccolò II (1058), segno che essa appoggiava il nuovo movimento di riforma.
La Chiesa senese aveva ottenuto (circa 1055) prerogative quasi sovrane sopra un ampio territorio tra l'Arbia e la Merse, che avrebbe formato il feudo del vescovato, durato, tra contrasti e consensi, fino a Pietro Leopoldo (1786). I grandi feudatari tuttavia approfittarono del disordine politico e religioso originato dalla lotta tra Papato e Impero (quando Gregorio VII affrontò Enrico IV reggeva la Chiesa senese il vescovo Ridolfo, 1072-1084) per allargare i loro domini. Ma ormai il movimento per l'unificazione della vita comunale era in atto; e sotto la guida del vescovo e dei consoli veniva limitata la potenza dei grandi. Si susseguirono le donazioni al vescovo e alla Vergine Maria, al vescovo e al popolo, alla Vergine ed al Comune. Ai feudatari fu imposta la dimora in città. La nuova lotta tra il papa Alessandro III senese e Federico I trovò come vescovo di Siena l'attivo e zelante Ranieri (1129-1167) al quale si deve il prezioso calendario-obituario della Chiesa senese (circa 1140). Avendo i consoli, premuti dal vicario imperiale, imprigionato alcuni ecclesiastici, il vescovo scomunicò i consoli e pose l'interdetto sulla città e il contado. Il clero restò fedele al Papa, ma il vescovo fu costretto a fuggire senza ritorno (morì nel 1170).
Risale a questo tempo la consacrazione della nuova Cattedrale. Siena ghibellina ebbe il riconoscimento imperiale delle città libere (1186); libera elezione dei consoli (che la città già eleggeva da vari decenni), batter moneta, ecc.; riconoscimento che fu completato con l'istituzione del podestà (1199). Il movimento di unificazione comunale fu intorbidato da guerre continue tra Siena e Firenze, guerre che né i vescovi Buono (1189-1215) e Buonfiglio (1216-1252), né la predicazione di pace degli Ordini nuovi dei Domenicani, Francescani, e Servi di Maria placarono, finché Siena riuscì a debellare la rivale guelfa (1260) e a dominare sulla Toscana per un decennio, dopo essersi data una saggia costituzione civile (1262). I grossi mercanti e banchieri guelfi arrivarono ad impadronirsi del governo che essi, i Nove, tennero con saggezza ed energia e senza notevoli scosse per un lungo periodo (1292-1355).
L'eredità del beato Andrea Gallerani (circa 1200-1251), fondatore della Casa di Misericordia (circa 1240) si allargò con la Compagnia dei Disciplinati sotto le vòlte dello Spedale (1295), la quale ha continuato a lungo la beneficenza antica sotto il nome di Società di Esecutori di pie disposizioni; san Bernardo Tolomei (1272-1348) fondò nel 1319 la Congregazione degli Olivetani; sorsero le Certose di Maggiano e di Pontignano; il Comune, non soddisfatto di avere una grande cattedrale, ne progettò una maggiore ed il vescovo Donusdeus (1313-1351) benedisse (1339) la prima pietra della grande Cattedrale che è rimasta incompiuta. Siena era popolata di chiese, di conventi, di spedali abbelliti da notevoli opere d'arte. Tre anni dopo la peste del 1348, lo stesso vescovo Donusdeus beneficiò con il suo testamento (1351) 20 parrocchie, 34 conventi, 2 badie, 13 spedali.
Agitato da passioni politiche rovinose, caduti i Nove, il popolo si consumò in lotte continue interne ed esterne che portarono la Repubblica alla rovina (1555) con l'incorporazione nel Granducato mediceo. Durante questi due secoli l'Università di Siena fu elevata da Carlo IV (1357) a Studio generale con facoltà al vescovo di conferire le lauree; sorse l'opera del beato Giovanni Colombini con i suoi Gesuati; operò santa Caterina. Furono noti la dotta pietà degli Ilicetani e di San Bernardino con la sua Osservanza.
Siena ospitò Gregorio XII, mecenate dello Studio cui concesse la cattedra di teologia; poi Eugenio IV, Gabriele Condulmer, già vescovo di Siena (1408).
Sempre a Siena si svolse l'incompiuto Concilio ecumenico del 1423.
Per approfondire, vedi la voce Concilio di Siena |
Notevole fu l'episcopato d'Enea Silvio Piccolomini (1450-1458), che innalzato al soglio pontificio con li nome di Pio II, elevò la sede di Siena al rango di arcidiocesi metropolitana il 23 aprile 1459.
Arcivescovi illustri furono Francesco Piccolomini (1460-1501), poi eletto papa con il nome Pio III; Francesco Bandini Piccolomini, difensore del cattolicesimo contro i protestanti (1529-1588), nonostante i casi sporadici di defezione tra cui l'apostasia di Bernardino Ochino.
Il Concilio di Trento provocò anche a Siena una serie di iniziative dirette specialmente dai cappuccini e dai gesuiti, stabilitisi a Siena rispettivamente nel 1536 e nel 1555. Sono da notare l'episcopato del dotto arcivescovo Ascanio Piccolomini (1588 - 1597); del cardinale Francesco Tarugi (1597-1607), che tenne un Sinodo provinciale (1599).
Papa Paolo V, la cui famiglia era di origini senesi, volle investire del pallio arcivescovile un cugino suo omonimo, Camillo Borghesi.
Importante furono pure i successivi episcopati del cardinale Metello Bichi (1612 - 1614), fondatore del Seminario; di Ascanio Piccolomini II (1628-1671). Il Seminario, irrobustito dalla munificenza di Alessandro VII (1660), richiamava giovani da ogni parte della Toscana quasi in gara con il Collegio Tolomei diretto dai gesuiti; a questi dopo la soppressione (1774) successero gli scolopi.
Le controversie del giansenismo sfiorarono appena la diocesi. Ma quando Pietro Leopoldo pretese attuare le sue riforme religiose, l'arcivescovo Tiberio Borghesi, in seguito alla soppressione granducale delle compagnie laicali, del riassestamento delle parrocchie cittadine (1783-1786), difese fermamente i diritti della dottrina e disciplina ecclesiastica. Ospite di Siena fu Pio VI in esilio nel febbraio-maggio 1798.
Gli ordini religiosi soppressi dai francesi (1808-1809) ritornarono dopo la Restaurazione. Durante il periodo risorgimentale fu arcivescovo il dotto Giuseppe Mancini (1824-1855). Il Seminario-Collegio continuò la formazione dei giovani chierici e secolari, fino al sorgere del XX secolo, quando si ebbe la separazione del Seminario dal Collegio; e per opera dell'arcivescovo Prospero Scaccia il Seminario ottenne la facoltà di conferire lauree in teologia (1914-1931). L'Università di Siena aveva soppresso la facoltà di teologia nel 1860.
Le altre sedi e la loro unione
La diocesi di Montalcino fu eretta il 13 agosto 1462, ricavandone il territorio dalla diocesi di Arezzo e dalla diocesi di Chiusi. Originariamente era unita in persona episcopi alla sede di Pienza e immediatamente soggetta alla Santa Sede. Girolamo II Piccolomini, figlio di Bonsignore, ottenne il 20 novembre 1528 da papa Clemente VII la divisione temporanea delle due sedi. Questa prima divisione durò fino al 1535. L'unione tra Montalcino e Pienza fu revocata una seconda volta tra il 1554 e il 1563. Il 23 maggio 1594 papa Clemente VIII divise definitivamente Montalcino da Pienza, con effetto a partire dalla fine dell'episcopato del vescovo Francesco Maria Piccolomini, conclusosi con la sua morte nel 1599.
La diocesi di Colle di Val d'Elsa fu eretta il 5 giugno 1592 ed era originariamente suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze.
L'unione con le diocesi di Colle di Val d'Elsa e di Montalcino prese avvio negli anni settanta, sotto forma di un'unione in persona episcopi: l'arcivescovo Castellano divenne anche vescovo di Colle di Val d'Elsa il 7 ottobre 1975 e di Montalcino il 19 gennaio 1978. Dal 1975 fino al 1989 Colle di Val d'Elsa ebbe un vescovo ausiliare residente. Il 30 settembre 1986 le diocesi di Colle di Val d'Elsa e di Montalcino sono state definitivamente accorpate nell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
Tre vescovi di Siena sono stati successivamente eletti al soglio pontificio: Eugenio IV, Pio II e Pio III.
Cronotassi dei vescovi
Sede di Siena
- Lucifero † (306 circa)
- Floriano ? † (menzionato nel 313 - 335)
- Dodo ? † (menzionato nel 440)
- Eusebio † (menzionato nel 465)
- Magno ? † (menzionato nel 520)
- Mauro ? † (menzionato nel 565)
- Aymo ? † (menzionato nel 597)
- Roberto ? † (menzionato nel 612)
- Piriteo ? † (menzionato nel 628)
- Antifredo ? † (menzionato nel 642)
- Mauro † (menzionato nel 649)
- Andrea ? † (menzionato nel 658)
- Gualterano † (menzionato nel 670)
- Gerardo ? † (menzionato nel 674)
- Vitelliano † (menzionato nel 679)
- Lupo ? † (689 - ?)
- Magno † (menzionato nel 700)
- Causirio † (menzionato nel 722)
- Adeodato † (menzionato nel 731)
- Grosso † (menzionato nel 743)
- Peredeo † (menzionato nel 754 o nel 776)
- Giordano † (menzionato nel 761)
- Roberto † (menzionato nel 783)
- Giovanni ? † (menzionato nel 792)
- Gherardo ? †
- Andrea † (menzionato nel 795)
- Aimone † (795 - 800)
- Piriteo ? † (menzionato nell'800)
- Pietro † (menzionato nell'826)
- Tommaso ? † (menzionato nell'830)
- Anastasio † (menzionato nell'833)
- Gerardo ? † (menzionato nell'841)
- Concio o Canzio † (prima dell'844 - dopo l'853)
- Gherardo † (menzionato nell'855)
- Ambrogio † (menzionato nell'864)
- Ansifredo ? †
- Lupo † (881 - 897)
- Ubertino † (menzionato nel 900)
- Egidio † (menzionato nel 906)
- Teodorico † (menzionato nel 913)
- Gerardo † (927 - 947)
- Vitelliano ? †
- Pisano † (menzionato nel 963)
- Lucido ? †
- Ildebrando † (987 - 1000)
- Adeodato † (menzionato nel 1001)
- Giselberto † (menzionato nel 1013)
- Leone † (menzionato nel 1027)
- Adelberto ? † (menzionato nel 1036)
- Giovanni † (1037 - 1058)
- Antifredo ? † (menzionato nel 1058)
- Roffredo ? † (menzionato nel 1059)
- Amadio ? † (menzionato nel 1062)
- Adalberto † (circa 1065 - 1072)
- San Rodolfo † (1073 - 1083)
- Gualfredo † (1085 - 1127 deceduto)
- Ranieri I † (1128 - 1166)
- Ranieri II † (15 maggio 1166 - 27 maggio 1170 deceduto)
- Sede vacante (1170-1176)
- Gunterone † (20 giugno 1176 - 13 dicembre 1188 deceduto)
- Bono † (1189 - 25 ottobre 1215 deceduto)
- Bonfiglio † (1216 - 15 dicembre 1252 deceduto)
- Tommaso Fusconi, O.P. † (13 dicembre 1254 - 1273 deceduto)
- Bandino Bonci † (2 giugno 1273 - 1281 deceduto)
- Rainaldo di Uguccione Malavolti † (16 novembre 1282 - 8 giugno 1307 deceduto)
- Ruggeri da Casole, O.P. † (9 luglio 1307 - 7 giugno 1316 deceduto)
- Donosdeus dei Malavolti † (23 maggio 1317 - dicembre 1350 deceduto)
- Azzolino dei Malavolti † (22 ottobre 1351 - 1º gennaio 1371 deceduto)
- Iacopo di Egidio dei Malavolti † (24 gennaio 1371 - 8 novembre 1371 deceduto)
- Guglielmo Vasco, O.F.M. † (24 novembre 1371 - 2 ottobre 1377 nominato vescovo di Győr)
- Luca Bertini, C.R.S.A. † (2 ottobre 1377 - 1º ottobre 1384 deceduto)
- Carlo Minutoli † (1384 - 1385 dimesso)
- Francesco Mormile † (13 novembre 1385 - 30 dicembre 1407 nominato vescovo di Cava de' Tirreni)
- Gabriele Condulmer, C.R.S.A. † (30 dicembre 1407 - 9 maggio 1408 dimesso, poi eletto papa con il nome di Eugenio IV)
- Antonio Casini † (1408 - 12 settembre 1427 dimesso)
- Carlo Bartoli † (12 settembre 1427 - settembre 1444 deceduto)
- Cristoforo di San Marcello † (18 settembre 1444 - novembre 1444 deceduto)
- Neri da Montegarullo † (27 novembre 1444 - ottobre 1449 deceduto)
- Enea Silvio Piccolomini † (23 settembre 1450 - 19 agosto 1458 eletto papa con il nome di Pio II)
- Antonio Piccolomini, O.S.B.Cam. † (18 settembre 1458 - 8 novembre 1459 deceduto)
- Francesco Piccolomini † (6 febbraio 1460 - 22 settembre 1503 eletto papa con il nome di Pio III)
- Giovanni Piccolomini † (1503 - 7 aprile 1529 dimesso)
- Francesco Bandini † (7 aprile 1529 - 1588 deceduto)
- Ascanio Piccolomini † (1588 - 13 maggio 1597 deceduto)
- Francesco Maria Tarugi, C.O. † (15 settembre 1597 - 24 gennaio 1607 dimesso)
- Camillo Borghesi † (24 gennaio 1607 - 8 ottobre 1612 deceduto)
- Metello Bichi † (17 dicembre 1612 - 23 marzo 1615 dimesso)
- Alessandro Petrucci † (23 marzo 1615 - 7 giugno 1628 deceduto)
- Ascanio Piccolomini † (18 settembre 1628 - 14 settembre 1671 deceduto)
- Celio Piccolomini † (18 marzo 1671 - 24 maggio 1681 deceduto)
- Leonardo Marsili † (1682 - 8 aprile 1713 deceduto)
- Alessandro Zondadari † (20 gennaio 1715 - 4 gennaio 1744 deceduto)
- Alessandro Cervini † (29 maggio 1747 - 13 novembre 1771 deceduto)
- Tiberio Borghesi † (1º giugno 1772 - 13 novembre 1792 deceduto)
- Alfonso Marsili † (3 dicembre 1792 - 27 dicembre 1794 deceduto)
- Antonio Felice Zondadari † (1º giugno 1795 - 13 aprile 1823 deceduto)
- Giuseppe Mancini † (12 luglio 1824 - 15 febbraio 1855 deceduto)
- Ferdinando Baldanzi † (28 settembre 1855 - 7 marzo 1866 deceduto)
- Sede vacante (1866-1871)
- Enrico Bindi † (27 ottobre 1871 - 1876 deceduto)
- Giovanni Pierallini † (29 settembre 1876 - 1888 deceduto)
- Celestino Zini, Sch.P. † (1889 - 19 maggio 1892 deceduto)
- Benedetto Tommasi † (11 giugno 1892 - 1908 deceduto)
- Prospero Scaccia † (5 giugno 1909 - 29 settembre 1932 deceduto)
- Gustavo Matteoni † (29 settembre 1932 succeduto - 17 novembre 1934 deceduto)
- Mario Toccabelli † (1º aprile 1935 - 14 aprile 1961 deceduto)
- Mario Jsmaele Castellano, O.P. † (6 giugno 1961 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montacino)
Sede di Colle di Val d'Elsa
- Usimbardo Usimbardi † (5 giugno 1592 - 1612 deceduto)
- Cosimo della Gherardesca † (11 febbraio 1613 - 10 maggio 1633 nominato vescovo di Fiesole)
- Tommaso Salviati † (21 agosto 1634 - 1º marzo 1638 nominato vescovo di Arezzo)
- Tommaso Strozzi † (21 giugno 1638 - 12 giugno 1645 nominato vescovo di Fiesole)
- Giovanni Battista Buonaccorsi † (18 settembre 1645 - 1º gennaio 1681 deceduto)
- Pietro Petri, O.S.B.Cam. † (23 luglio 1681 - novembre 1703 deceduto)
- Domenico Ballati-Nerli, O.S.B.Oliv. † (20 luglio 1704 - 28 marzo 1748 deceduto)
- Benedetto Gaetani † (21 aprile 1749 - 9 agosto 1754 deceduto)
- Domenico Gaetano Novellucci † (1º febbraio 1756 - 17 settembre 1757 deceduto)
- Bartolomeo Felice Guelfi Camaiani † (22 novembre 1758 - maggio 1773 deceduto)
- Ranieri Mancini † (3 settembre 1773 - 15 aprile 1776 nominato vescovo di Fiesole)
- Luigi Buonamici † (15 aprile 1776 - 23 settembre 1782 nominato vescovo di Volterra)
- Niccolò Sciarelli † (16 dicembre 1782 - gennaio 1801 deceduto)
- Luigi Vecchietti † (gennaio 1801 - febbraio 1805 deceduto)
- Niccolò Laparelli † (23 settembre 1805 - 23 marzo 1807 nominato vescovo di Cortona)
- Marcello Maria Benci † (23 marzo 1807 - 27 gennaio 1810 deceduto)
- Giuseppe Stanislao Gentili † (4 settembre 1815 - 1833 deceduto)
- Attilio Fiascaini (19 dicembre 1834 - 30 gennaio 1843 nominato vescovo di Arezzo)
- Giuseppe Chiaromanni † (12 aprile 1847 - 29 luglio 1869 deceduto)
- Giovanni Pierallini † (22 dicembre 1871 – 29 settembre 1876 nominato arcivescovo di Siena)
- Marcello Mazzanti † (29 settembre 1876 - 27 marzo 1885 nominato vescovo di Pistoia-Prato)
- Alessandro Toti † (14 dicembre 1891 - 1903 deceduto)
- Massimiliano Novelli † (22 giugno 1903 - 14 luglio 1921 deceduto)
- Giovanni Andrea Masera † (1921 - 18 febbraio 1926 deceduto)
- Ludovico Ferretti, O.P. † (1927 - 5 aprile 1930 deceduto)
- Francesco Niccoli † (12 maggio 1932 - 5 novembre 1965 deceduto)
- Angelo Fausto Vallainc (4 luglio 1970 - 7 ottobre 1975 nominato vescovo di Alba) (vescovo ausiliare di Siena, risiedette a Colle di Val d'Elsa)
- Mario Jsmaele Castellano, O.P. † (7 ottobre 1975 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montacino)
- Fernando Charrier (29 settembre 1984 - 22 aprile 1989 nominato vescovo di Alessandria) (vescovo ausiliare di Siena, risiedette a Colle di Val d'Elsa)
Sede di Montalcino
- Giovanni Chinugi † (7 ottobre 1462 - 30 settembre 1470 deceduto)
- Tommaso della Testa Piccolomini † (26 ottobre 1470 - 1482 deceduto)
- Agostino Patrizi Piccolomini † (19 gennaio 1484 - 1495 deceduto)
- Francesco Piccolomini † (31 ottobre 1495 - 1498 dimesso, poi eletto papa con il nome di Pio III) (amministratore apostolico)
- Girolamo I Piccolomini † (14 marzo 1498 - 1510 dimesso)
- Girolamo II Piccolomini † (9 dicembre 1510 - 20 novembre 1528 nominato vescovo di Pienza)
- Alessandro Piccolomini † (20 novembre 1528 - 1554 dimesso)
- Francesco Maria Piccolomini † (20 aprile 1554 - 1599 deceduto)
- Camillo Borghesi † (7 gennaio 1600 - 24 gennaio 1607 nominato arcivescovo di Siena)
- Mario Cossa † (2 aprile 1607 - 1618 deceduto)
- Ippolito Borghese, O.S.B.Oliv. † (26 marzo 1618 - 1º settembre 1636 nominato vescovo di Pienza)
- Scipione Tancredi † (2 marzo 1637 - 13 aprile 1641 deceduto)
- Alessandro Sergardi † (21 ottobre 1641 - aprile 1649 deceduto)
- Antonio Bichi † (11 dicembre 1652 - 6 marzo 1656 nominato vescovo di Osimo)
- Lorenzo Martinozzi, O.S.B. † (16 ottobre 1656 - agosto 1663 deceduto)
- Fabbro de Vecchi † (14 gennaio 1664 - 1688 dimesso)
- Romualdo Tancredi, O.S.B.Oliv. † (9 luglio 1688 - 1695 deceduto)
- Giuseppe Maria Borgognini † (12 novembre 1695 - 1726 o 1727 deceduto)
- Bernardino Ciani, O.S.A. † (3 luglio 1727 - 1767)
- Domenico Andrea Vegni † (14 dicembre 1767 - 8 novembre 1773 deceduto)
- Giuseppe Bernardino Pecci, O.S.B.Oliv. † (17 giugno 1774 - 1809 deceduto)
- Sede vacante (1809-1815)
- Giacinto Pippi † (15 marzo 1815 - 12 luglio 1824 nominato vescovo di Chiusi-Pienza)
- Giovanni Bindi Sergardi † (20 dicembre 1824 - 18 novembre 1843 deceduto)
- Sede vacante (1843-1850)
- Paolo Bertolozzi † (7 gennaio 1850 - 27 ottobre 1867 deceduto)
- Raffaele Pucci-Sisti † (23 febbraio 1872 - 19 febbraio 1879 deceduto)
- Donnino Donnini † (19 settembre 1879 - 14 dicembre 1891 nominato vescovo di Cortona)
- Amilcare Tonietti † (12 giugno 1893 - 3 settembre 1899 dimesso)
- Iader Bertini † (11 settembre 1899 - 1908 deceduto)
- Alfredo del Tomba † (29 aprile 1909 - 1937 deceduto)
- Ireneo Chelucci † (22 luglio 1938 - 8 giugno 1970 deceduto)
- Sede vacante (1970-1978)
- Mario Jsmaele Castellano, O.P. † (19 gennaio 1978 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montacino)
Sede di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino
- Mario Jsmaele Castellano, O.P. † (30 settembre 1986 - 14 novembre 1989 deceduto)
- Gaetano Bonicelli (14 novembre 1989 - 23 maggio 2001 ritirato)
- Antonio Buoncristiani (23 maggio 2001 - 6 maggio 2019 ritirato)
- Augusto Paolo Lojudice, dal 6 maggio 2019
Statistiche
L'arcidiocesi al termine dell'anno 2017 su una popolazione di 183.154 persone contava 164.838 battezzati, corrispondenti al 90,0% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per sacerdote |
uomini | donne | |||
1950 | 81.940 | 82.000 | 99,9 | 224 | 149 | 75 | 365 | 125 | 520 | 110 | |
1969 | 100.000 | 100.000 | 100,0 | 185 | 115 | 70 | 540 | 85 | 638 | 121 | |
1980 | 99.950 | 108.000 | 92,5 | 154 | 119 | 35 | 649 | 39 | 450 | 128 | |
1990 | 186.000 | 188.450 | 98,7 | 243 | 173 | 70 | 765 | 72 | 537 | 186 | |
1999 | 170.000 | 177.800 | 95,6 | 163 | 129 | 34 | 1.042 | 3 | 37 | 302 | 145 |
2000 | 170.000 | 170.800 | 99,5 | 167 | 133 | 34 | 1.017 | 3 | 36 | 330 | 145 |
2001 | 170.000 | 170.800 | 99,5 | 166 | 132 | 34 | 1.024 | 4 | 36 | 330 | 145 |
2002 | 175.000 | 179.500 | 97,5 | 179 | 128 | 51 | 977 | 7 | 58 | 319 | 145 |
2003 | 174.950 | 179.400 | 97,5 | 174 | 121 | 53 | 1.005 | 7 | 57 | 312 | 141 |
2004 | 175.010 | 179.490 | 97,5 | 171 | 122 | 49 | 1.023 | 7 | 54 | 305 | 141 |
2010 | 178.098 | 185.571 | 95,8 | 150 | 108 | 42 | 1.187 | 9 | 58 | 278 | 178 |
2014 | 180.700 | 188.900 | 95,7 | 143 | 102 | 41 | 1.263 | 7 | 49 | 210 | 156 |
2017 | 164.838 | 183.154 | 90,0 | 122 | 78 | 44 | 1.351 | 9 | 48 | 199 | 156 |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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