Giovanni Benelli
Giovanni Benelli Cardinale | |
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Vistus ex alto | |
Età alla morte | 61 anni |
Nascita | Poggiole di Vernio 12 maggio 1921 |
Morte | Firenze 26 ottobre 1982 |
Sepoltura | Cattedrale di Santa Maria del Fiore (Firenze) |
Ordinato diacono | 12 giugno 1943 |
Ordinazione presbiterale | cattedrale di Pistoia, 31 ottobre 1943 dal vescovo Giuseppe Debernardi |
Nominato arcivescovo | 11 giugno 1966 da Paolo VI |
Consacrazione vescovile | Roma, 11 settembre 1966 dal card. arc. Amleto Giovanni Cicognani |
Creato Cardinale |
27 giugno 1977 da Paolo VI (vedi) |
Cardinale per | 5 anni, 3 mesi e 29 giorni |
Incarichi ricoperti | |
Collegamenti esterni | |
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Giovanni Benelli (Poggiole di Vernio, 12 maggio 1921; † Firenze, 26 ottobre 1982) è stato un cardinale italiano di tendenze "progressiste" fu tra i papabili all'elezione al soglio pontificio durante i conclavi del 1978.
Biografia
Nato a Poggiole di Vernio in provincia di Firenze e diocesi di Pistoia da Luigi e da Maria Simoni, trascorse la sua infanzia in una famiglia molto religiosa.
Formazione e carriera ecclesiastica
Maturato l'interesse alla vita consacrata, entrò nel seminario di Pistoia il 18 ottobre 1931. Ricevette il suddiaconato il 29 giugno 1942 e il 12 giugno dell'anno seguente, il diaconato nella cattedrale diocesana.
Ordinato presbitero il 31 ottobre 1943 dal vescovo Giuseppe Debernardi(ch) nella cattedrale di Pistoia, si trasferì al Pontificio Seminario Francese a Roma, dove frequentò dal 1943 al 1947 la Pontificia Università Gregoriana, laureandosi in diritto canonico e in teologia. A Roma conobbe Giovanni Battista Montini, allora sostituto della segreteria di Stato vaticana, che lo apprezzò e lo stimolò a entrare nella Pontificia Accademia Ecclesiastica, per la formazione dei diplomatici; inoltre, dal 1º ottobre 1947 divenne segretario particolare del sostituto, ufficio che lo portò a contatto con il mondo della politica vaticana, italiana (in special modo con Alcide De Gasperi) e mondiale e con l'associazionismo cattolico, divenendo assistente spirituale delle ACLI e di Rinascita Cristiana e che gli permise di mettere in evidenza le sue doti non comuni.
Carriera diplomatica
La sua carriera diplomatica, iniziata nel 1950 come uditore in Irlanda, proseguì nel 1953 con l'uditorato in Francia (dove collaborò a fianco di monsignor Paolo Marella ed ebbe contatti col cardinale Jean Marie Villot, direttore del segretariato della Conferenza episcopale francese) e in Brasile (1960). Fu poi dal 1962, per tre anni, consigliere della nunziatura di Madrid e nel 1965 divenne Osservatore permanente e delegato presso l'UNESCO a Parigi.
In questi incarichi egli mise in luce la sua apertura e attitudine al dialogo, per esempio verso le altre religioni (specie in Brasile) o nei confronti di realtà come quella dei presbiteri operai; così come ebbe un ruolo fondamentale nel periodo spagnolo, iniziato in coincidenza con un incidente diplomatico fra Francisco Franco e il cardinale Montini, intervenuto a favore dei perseguitati dal regime: Benelli fu uno degli artefici della politica vaticana contro il regime franchista. Anche all'UNESCO continuò la sua azione di distensione e pacificazione nell'incontro delle culture.
Episcopato
L'11 giugno 1966 fu nominato da Paolo VI arcivescovo titolare di Tusuro e fu consacrato l'11 settembre dall'arcivescovo Amleto Giovanni Cicognani, Cardinale Segretario di Stato, assistito da Pietro Sigismondi arcivescovo titolare di Neapoli di Pisidia, segretario della S.C. per la Propagazione della Fede, e da Mario Longo Dorni(ch), vescovo di Pistoia. Il suo motto episcopale era Virtus ex alto.
Fu inviato in Senegal in qualità di pro-nunzio: l'incarico gli venne affidato dal papa per intraprendere un dialogo che vedesse coinvolti il cattolicesimo, l'islamismo e l'animismo.
Il ritorno in Italia
L'anno seguente fu nominato sostituto alla Segreteria di Stato, una posizione molto importante che gli permise di lavorare a strettissimo contatto con Paolo VI, proprio negli anni della profonda riforma avviata con la costituzione apostolica Regimini Ecclesiae Universae (promulgata il 15 agosto 1967 ed entrata in vigore il 1º marzo 1968).
Seguendo le direttive del papa, Benelli si impegnò attivamente nella razionalizzazione dell'amministrazione vaticana, urtando posizioni consolidate e prerogative di gruppi forti nell'ambiente della curia, dove da molti anni Montini aveva incontrato forti opposizioni.
Vennero fissati limiti di età per i vescovi, per l'accesso dei cardinali in conclave e per l'esercizio delle funzioni curiali; venne affrontata la questione del cardinal Marcel François Lefebvre.
Arcivescovo a Firenze
Il 3 giugno 1977 Benelli fu eletto arcivescovo di Firenze: qui egli continuò la sua opera riformatrice, dedicandosi fra l'altro alle scuole cattoliche, per le quali da un lato si batté perché potessero ottenere dei finanziamenti e dall'altro perché si avvalessero di insegnanti bravi e preparati, fondando a tal scopo un ufficio per la pastorale scolastica.
Cardinalato
Creato cardinale presbitero nel concistoro del 27 giugno 1977, ricevette la berretta rossa e il titolo di Santa Prisca. Ha partecipato al Quarto Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, 30 settembre-29 ottobre 1977. Ha preso parte al conclave dell'agosto 1978, che ha eletto Papa Giovanni Paolo I e al conclave dell'ottobre 1978, che ha eletto Papa Giovanni Paolo II. Ha partecipato alla Prima Assemblea Plenaria del Sacro Collegio Cardinalizio, Città del Vaticano, dal 5 al 9 novembre 1979; alla V Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Città del Vaticano, 26 settembre - 25 ottobre 1980.
Alla morte di Giovanni Battista Montini, il 6 agosto 1978), egli sembrò il suo naturale successore e pertanto fu subito inserito nella lista dei papabili.
Ma le sue posizioni riformatrici furono giudicate fin troppo concilianti dagli altri cardinali, in primis Giuseppe Siri, anch'egli papabile e già papabile ai tempi delle elezioni di Giovanni XXIII e Paolo VI. Pertanto, nel primo conclave del 1978, a Benelli e a Siri fu preferito Luciani. Con la prematura morte - dopo appena 33 giorni - del nuovo Papa, che aveva assunto il nome di Giovanni Paolo I, la sua posizione tornò nuovamente cruciale, ma ancora una volta il suo forte contrasto con Giuseppe Siri obbligò entrambi a rinunciare al soglio papale. Si dice che un compromesso tra i due rivali abbia permesso un'elezione relativamente facile del polacco Karol Wojtyła (asceso al soglio pontificio con il nome di Giovanni Paolo II).
Morte
Morì il 26 ottobre 1982 in seguito a un attacco cardiaco, nel palazzo arcivescovile di Firenze. I funerali, presieduti dal Cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato, si svolsero il 29 ottobre 1982 nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. I suoi resti furono sepolti nella cripta sotto la cappella del Santissimo Sacramento di quella cattedrale; una semplice lastra di marmo segna la sua ultima dimora.
Onorificenze
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana | |
«Arcivescovo Titolare di Tusuro. Sostituto della segreteria di Stato» — 22 settembre 1972[1] |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) | |
«Segretario di Stato della Santa Sede» — 9 febbraio 1977[2] |
Genealogia episcopale
Per approfondire, vedi la voce Genealogia episcopale |
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Sartorio
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna juniore
- Cardinale Hyacinthe Sigismond Gerdil
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.J.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Giovanni XXIII
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
- Cardinale Amleto Giovanni Cicognani
- Cardinale Giovanni Benelli
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo titolare di Tusuro Titolo personale di Arcivescovo |
Successore: | |
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Joseph-Léon Cardijn | 11 giugno 1966 - 3 giugno 1977 | Thomas Cajetan Kelly |
Predecessore: | Pro-nunzio apostolico per il Senegal e delegato apostolico per l'Africa Occidentale | Successore: | |
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Émile André Jean-Marie Maury | 11 giugno1966 - 29 giugno 1967 | Giovanni Mariani |
Predecessore: | Segretario della Cifra | Successore: | |
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Angelo Dell'Acqua, O.Ss.C.A. | 29 giugno 1967 - 3 giugno 1977 | Giuseppe Caprio |
Predecessore: | Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato della Santa Sede | Successore: | |
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Angelo Dell'Acqua, O.Ss.C.A. | 29 giugno 1967 - 3 giugno 1977 | Giuseppe Caprio |
Predecessore: | Arcivescovo di Firenze | Successore: | |
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Ermenegildo Florit | 3 giugno 1977- 26 ottobre 1982 | Silvano Piovanelli |
Predecessore: | Cardinale presbitero di Santa Prisca | Successore: | |
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José da Costa Nunes | 27 giugno 1977 - 1982 | Alfonso López Trujillo |
Bibliografia | |
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Voci correlate | |
Collegamenti esterni | |
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- Vescovi di Tusuro
- Nunzi apostolici per il Senegal
- Delegati apostolici per l'Africa Occidentale
- Segretari della Cifra
- Sostituti per gli affari generali della Segreteria di Stato
- Vescovi di Firenze
- Cardinali presbiteri di Santa Prisca
- Presbiteri ordinati nel 1943
- Presbiteri italiani del XX secolo
- Italiani del XX secolo
- Presbiteri del XX secolo
- Presbiteri per nome
- Vescovi consacrati nel 1966
- Vescovi italiani del XX secolo
- Vescovi del XX secolo
- Vescovi per nome
- Vescovi consacrati da Amleto Giovanni Cicognani
- Italiani
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