Iesus amor, fiat voluntas tua! Fa, Gesù, che eternamente ti ami, e patire e morire per te io brami. Crocifisso Gesù, mio Redentore, stampatemi le vostre sante piaghe in mezzo al cuore. Chi avesse una scintilla di questo amore non sentirebbe niente di grave quanto di penoso si può mai trovare. Pregate per me acciò cominci ad amare per questo poco che mi resta di vita, giacché nulla ho fatto finora.
A Città di Castello in Umbria, beata Florida (Lucrezia Elena) Cevoli, vergine dell'Ordine delle Clarisse, che, sebbene coperta di piaghe in tutto il corpo, svolse con laboriosità e solerzia i compiti a lei affidati.»
Nacque a Pisa 1'11 novembre 1685, figlia del conte Curzio Cevoli e della contessa Laura della Seta, fu battezzata il giorno successivo con i nomi di Lucrezia Elena. Era una bambina di natura vivace, accorta e di intelletto precoce, il che diede l'impressione che si fosse anticipato in lei l'uso della ragione all'età di due anni.
Il 24 giugno1697, ricevette la Cresima. Dopo l'educazione nella numerosa famiglia dello spazioso palazzo, sui 13 anni, secondo il costume del tempo, fu affidata alle monache Clarisse di San Martino di Pisa. Vi rimase per cinque anni, completando la sua formazione generale, specialmente letteraria.
Nel 1703 il suo percorso spirituale continuò con la decisione di entrare nel monastero delle Clarisse Cappuccine di Città di Castello, e questo segnò un profondo cambiamento nella sua vita, che da agiata divenne povera ed ispirata alla regola di Santa Chiara.
Pertanto, dopo due anni di noviziato, il 10 giugno del 1705, Lucrezia Elena Cevoli prese i voti ed acquisì il nome di Florida.
Suor Florida fu tra le promotrici della causa di beatificazione della sua maestra Veronica Giuliani, della quale prese il posto di badessa dopo la sua morte avvenuta nel 1727.
A testimonianza di ciò, nel 1753 decise di far erigere un monastero proprio nella casa dei Giuliani a Mercatello sul Metauro.
Suor Florida morì il 12 giugno1767, e la sua causa di beatificazione fu iniziata nel 1838 e nel 1910papa Pio X dichiarò l'eroicità delle sue virtù, ma la sua beatificazione sarà proclamata molti anni dopo, in data 16 maggio1993 per volontà di papa Giovanni Paolo II.
Memorie ecclesiastiche e civili di Città di Castello di Monsignor Giovanni Muzi
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la beata per il suo straordinario amore per Gesù ricevette le stimmate, non riuscendo a nasconderle e non volendo che fossero di imbarazzo e motivo di orgoglio prego Gesù con così tanto impegno che le facesse sparire ed in cambio gli desse una croce altrettanto pesante ed è così che tutto il suo corpo fu invaso da un erpete che martirizzo il suo corpo fino al giorno della morte. »