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Mieczyslaw Halka Ledóchowski (Górki, 29 ottobre 1822; † Roma, 22 luglio 1902) è stato un cardinale e arcivescovo polacco.
Biografia
Nacque a Górki (diocesi di Sandomierz, Polonia) allora sotto l'Impero Russo. Era terzogenito del conte Josef Ledóchowski (1786-1859), camerlengo della Corte di Polonia e di Maria Rosalia nata Zakrzewska (1799-1863), che dopo la morte del marito nel 1860 entrò in un convento a Cracovia per un breve periodo e che dovette poi lasciare per motivi di salute. Ricevette il battesimo due giorni dopo a Górki da padre Wincenty Zachorski. Suo nonno, Antonio, dopo la morte della moglie, nel 1822, entrò a far parte dell'Ordine dei missionari di san Vincenzo de' Paoli. Mieczyslaw fu zio di Santa Urszula Ledóchowska, della Beata Maria Teresa Ledóchowska e di padre Wlodimir Ledóchowski, superiore generale della Compagnia di Gesù dal 1915 al 1942.
Formazione e ministero sacerdotale
Dopo gli studi secondari nel ginnasio di Radom e a Varsavia, nel 1841 entrò in seminario a Varsavia sino al 1843. Fu quindi a Roma alla pontificia Accademia dei Nobili Ecclesiastici dal 1844 e al Collegio Romano dove conseguì il dottorato in teologia il 13 marzo 1847 e in utroque iure il 12 luglio seguente.
Ricevette il suddiaconato il 9 febbraio 1845 e il diaconato il 16 febbraio successivo dal cardinale Luigi Lambruschini, B..
Lo stesso cardinale lo ordinò presbitero il 13 luglio 1845 a Roma. Lavorò dapprima presso la congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari, nel 1846 fu nominato prelato domestico di Sua Santità. Dal 1852 al 1856 fu in Portogallo come revisore dei conti della nunziatura apostolica per il Portogallo dove fu insignito dell'ordine dei cavalieri dell'Immacolata Concezione di Vila Viçosa.
Dal 22 agosto 1856 divenne protonotario apostolico ad instar participantium. Fu quindi in Sud America come delegato apostolico presso le nuove repubbliche di Colombia, Ecuador, Bolivia, Perù e Venezuela. Il 25 luglio 1861 fu dichiarato dalla Colombia "persona non grata".
Ministero episcopale
Rientrò a Roma e fu preconizzato per la nunziatura belga. Papa Pio IX lo nominò arcivescovo titolare di Tebe in Grecia, fu consacrato il 3 novembre 1861 nella chiesa della Santissima Trinità a Montecitorio dal cardinale Camillo Di Pietro, assistito da mons. Alessandro Franchi, arcivescovo titolare di Tessalonica e da mons. Salvatore Nobili Vitelleschi, allora arcivescovo titolare di Seleucia di Isauria. Dopo cinque anni in Belgio fu trasferito nella sede metropolitana di Gniezno e Poznań, allora sotto dominio prussiano.
Per la sua opposizione alle norme imposte alla Chiesa dal Kulturkampf, il 24 novembre 1873 gli fu ordinato di presentare le dimissioni. Quando si rifiutò, fu arrestato il 3 febbraio 1874 e imprigionato nei sotterranei di Ostrowo. Il governo prussiano lo deporrà il 15 aprile 1874.
Cardinalato
Mentre era ancora prigioniero Pio IX lo creò cardinale nel concistoro del 15 marzo 1875. Il 3 febbraio dell'anno seguente fu rilasciato dal carcere e gli fu ordinato di lasciare la Prussia. Giunto a Roma, continuò a governare la sua diocesi dall'esilio. Ricevette il titolo presbiterale di santa Maria in Ara Coeli il 7 aprile 1876 e il cappello rosso il 15 marzo 1877.
Partecipò al conclave del 1878 che elesse papa Leone XIII. Nel 1884 divenne camerlengo del Collegio Cardinalizio. Dal 4 marzo 1885 divenne Segretario dei Brevi Apostolici, carica che ricoprì fino al 1892 quando divenne prefetto di propaganda Fide. Il 2 febbraio 1886 si dimise dal governo pastorale dell'arcidiocesi in segno di distensione con il governo germanico.
Fu cardinale protettore del Pontificio Collegio Nordamericano di Roma tra il 1892 e il 1902. Il cardinale e il governo prussiano si riconciliano quando l'imperatore Guglielmo II di Germania visitò Roma nel 1893. Fu presidente del Seminario Missionario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo dal 1894. Fu decorato con la Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria nel 1895. Mutò titolo assumendo quello di san Lorenzo in Lucina nel 1896. Nel 1896 rifiutò il titolo di cardinale vescovo e nel 1899 alla morte del suo predecessore cardinal Teodolfo Mertel divenne cardinale protopresbitero.
Morte
Morì improvvisamente il 22 luglio 1902 a Roma. La salma fu esposta nella chiesa del suo titolo e inizialmente sepolto nella cappella di Propaganda Fide, Cimitero del Verano (Roma). Le sue spoglie furono trasferite nella cattedrale metropolitana dei Santi Pietro e Paolo di Poznań il 30 ottobre 1927.
Onorificenze
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Cavaliere dell'ordine dell'Immacolata Concezione di Vila Viçosa
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Cancelliere e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria
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— Vienna, 1895
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Genealogia episcopale
Successione degli incarichi