Santa Margherita Bays
Santa Margherita Bays, T.O.F. Vergine | |
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Santa | |
Età alla morte | 63 anni |
Nascita | La Pierraz 8 settembre 1815 |
Morte | Siviriez, Friburgo, 27 giugno 1879 |
Iter verso la canonizzazione | |
Venerata da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 29 ottobre 1995, da Giovanni Paolo II |
Canonizzazione | 13 ottobre 2019, da Francesco |
Ricorrenza | 27 giugno |
Collegamenti esterni | |
Scheda su santiebeati.it |
Nel Martirologio Romano, 27 giugno, n. 9:
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Santa Margherita Bays (La Pierraz, 8 settembre 1815; † Siviriez, Friburgo,, 27 giugno 1879) è stata una sarta e vergine svizzera.
Vita
Nacque l'8 settembre 1815 a La Pierraz (parrocchia di Siviriez, Canton Friburgo, in Svizzera), da Giuseppe Bays de La Pierraz e Maria Giuseppina Morel de Vilaraboud, agricoltori cristiani, ed era la secondogenita di sette figli, fu battezzata il giorno seguente con il nome di Marguerite (Margherita).
Molto giovane fece l'apprendistato di sarta, mestiere che esercitò per tutta la vita. Passò tutta la sua esistenza in seno alla propria famiglia, dedicandosi al cucito e ai lavori di casa, creando un'atmosfera di buon umore e di pace fra i tre fratelli e le tre sorelle che le erano profondamente affezionati. Dovette tuttavia, dopo il matrimonio del fratello maggiore, subire l'ostilità e l'incomprensione della cognata, che le rimproverava il tempo passato in preghiera. Le rimproverava inoltre di essere una perdigiorno, poiché restava tranquillamente seduta a cucire mentre lei svolgeva il duro lavoro nei campi. Per 15 anni Margherita sopportò queste invettive in silenzio e con una pazienza, che i contemporanei definirono eroica.
Margherita scartò l'idea di diventare una religiosa, ritenendo che la sua presenza in seno alla famiglia costituiva per lei un ambito di apostolato fondamentale. Scelse invece liberamente di rimanere nubile, proponendosi di mantenervi con la sua presenza un clima d'amore fraterno e di pace, così da provvedere all'educazione cristiana dei figli dei suoi fratelli, poco adatti a tale compito.
In parrocchia fu un modello di laica piena di zelo: il suo tempo libero lo dedicava ad un apostolato attivo fra i bambini a cui insegnava il catechismo in maniera adatta alla loro età, formandoli a una vita morale e religiosa convinta. Preparava con grande sollecitudine le giovani alla loro futura missione di spose e madri e visitava infaticabilmente gli ammalati e i morenti. I poveri, che lei chiamava i preferiti di Dio, trovavano in Margherita un'amica fedele piena di bontà. Introdusse nella parrocchia le opere missionarie e contribuì a diffondere la stampa cattolica per combattere le tendenze sovversive del Kulturkampf.
Esteriormente, Margherita aveva l'aria di una povera serva, ma interiormente era, invece, un'anima vivace e manifestava un fervore straordinario per la religione, nutriva un'ardente devozione per l'Eucaristia, assisteva ogni giorno alla Santa Messa che considerava come l'apice della giornata. La domenica era per lei un giorno di festa e di preghiera. Dopo aver partecipato agli uffici rimaneva in preghiera davanti al Santissimo Sacramento, faceva la Via Crucis per un'ora e recitava il rosario. Inoltre si recava frequentemente in pellegrinaggio ai suoi santuari, sola o con amici, percorrendo a piedi fino a 200 km.
Nel 1853 fu operata all'intestino per un cancro, che i medici non riuscivano ad arrestare. Margherita si rivolse alla Santa Vergine, supplicandola non di lenire le sue sofferenze, ma di scambiarle con altri dolori, che la facessero partecipare più direttamente alla passione di Gesù. Fu esaudita 1'8 dicembre 1854, nello stesso momento in cui Papa Pio IX proclamava a Roma il dogma dell'Immacolata Concezione. Da allora sopportò una « malattia misteriosa», che la immobilizzava in estasi ogni venerdì e tutta la settimana santa, mentre riviveva nello spirito e nel corpo le sofferenze di Gesù dal Getsemani al Calvario, ricevette sul suo corpo le cinque stimmate della crocifissione, che le procuravano un grande dolore, ma che dissimulava gelosamente agli occhi dei curiosi. Monsignor Marilly, vescovo della diocesi, richiese un accertamento medico per verificare queste estasi e queste stigmate e alla fine constatò ufficialmente la loro autenticità.
La guarigione improvvisa e radicale dal cancro, che precedette le estasi e le stimmate, segnò una svolta decisiva nella vita spirituale di Margherita Bays, che si concentrò su Cristo sofferente. Negli ultimi anni della sua vita, il dolore si fece sempre più intenso, ma sopportò tutto senza un lamento, in totale abbandono alla volontà di nostro Signore. Fu in questo clima che compose l'ammirabile preghiera:
« | O santa vittima, chiamami a te, è giusto. Non tenere conto della mia repulsione; che io completi nel mio corpo ciò che manca alle tue sofferenze. Abbraccio la croce, voglio morire con te. È nella piaga del tuo Sacro Cuore che desidero esalare l'ultimo sospiro. » |
Morì, secondo il suo desiderio, nella festa del Sacro Cuore, il venerdì 27 giugno 1879, alle ore tre.
Beatificazione e canonizzazione
Fu beatificata da papa Giovanni Paolo II il 29 ottobre 1995, dopo il necessario riconoscimento di un miracolo riguardante Marcel Ménétrey, studente diciannovenne sopravvissuto nel 1940 a un incidente alpinistico e divenuto in seguito presbitero.
Il 15 gennaio 2019 papa Francesco ha autorizzato il decreto con cui viene riconosciuta miracolosa la vicenda di una bambina di due anni, Virginia, rimasta praticamente illesa dopo essere finita sotto le ruote di un trattore. Durante il concistoro ordinario pubblico del 1º luglio 2019 papa Francesco ha annunciato che Margherita Bays sarà canonizzata il 13 ottobre 2019.[1]
La memoria liturgica della Santa Margherita Bays è fissata al 27 giugno.
Note | |
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