Legazione apostolica di Velletri

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Delegazione di Velletri
Nome completo Delegazione apostolica di Velletri
Capoluogo Velletri
Dipendente da bandiera Stato Pontificio
Suddiviso in un distretto
6 governi (1833)
Evoluzione storica
Inizio
Causa
1º febbraio 1832
Riforme amministrative di Gregorio XVI
Fine
Causa
20 settembre 1870
Presa di Roma
Provincia precedente Delegazione di Frosinone
Provincia successiva Provincia di Roma-Stemma.png Provincia di Roma
Mappa geografica
Delegazione di Velletri.svg
Mappa di localizzazione
Delegation of Velletri Location.svg

La delegazione apostolica di Velletri fu una suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio. Corrispondeva alla parte meridionale dell provincia italiana di Roma e alla parte settentrionale delle attuali province di Latina e Frosinone. Confinava a nord con la comarca di Roma, a est con la delegazione di Frosinone, a sud con il Regno delle Due Sicilie e a ovest con il Mar Tirreno.

Poiché la delegazione era retta da un cardinale con il titolo di legato apostolico (anziché semplice delegato), è anche nota come legazione di Velletri. Il legato era normalmente il Decano del Sacro Collegio.

Storia

La legazione venne istituita da papa Gregorio XVI con il motu proprio Luminose prove del 1º febbraio 1832, riducendo l'estensione della confinante delegazione di Frosinone.

Il capoluogo della legazione era la città di Velletri, sita tra i Colli Albani e l'Agro Pontino, in posizione strategica sulla via Appia.

Il 22 novembre 1850, con il ritorno di Pio IX a Roma dopo l'esperienza della Repubblica Romana (estate 1848), fu istituita la Quarta Legazione accorpando Frosinone a Velletri (che ottenne il capoluogo). La Quarta Legazione sopravvisse fino alla presa di Roma (20 settembre 1870) e alla fine del potere temporale dei papi.

Nel 1835[1] la legazione di Velletri era divisa in un distretto (Velletri) composto da otto governi (Cisterna, Cori,[2] Rocca Massima, Segni, Sezze, Terracina, Valmontone e Velletri).

Suddivisione amministrativa

1833

Legazione Distretto Governo Comunità
Velletri Velletri Cori Cori
Segni Carpineto, Gavignano, Gorga, Montelanico, Segni
Sezze Bassiano, Norma, Sermoneta, Sezze
Terracina San Felice, Terracina
Valmontone Giulianello, Lugnano, Montefortino, Valmontone
Velletri Cisterna, Rocca Massima, Velletri

1835

Legazione Distretto Governo Comunità
Velletri Velletri Cisterna Cisterna
Cori Cori
Rocca Massima Rocca Massima
Segni Carpineto, Gavignano, Gorga, Montelanico, Segni
Sezze Bassiano, Norma, Sermoneta, Sezze
Terracina San Felice, Terracina
Valmontone Giulianello, Montefortino, Valmontone
Velletri Velletri

Governatori

Il titolo di governatore perpetuo della città di Velletri venne concesso al cardinale vescovo della Sede suburbicaria di Velletri, che al tempo stesso era anche cardinal decano del Sacro Collegio, la prima volta nel 1548 con un Breve di papa Paolo III.

Questo stato di cose venne mutato da papa Sisto V dopo la morte del cardinal Alessandro Farnese il giovane il 5 marzo 1589. Tuttavia, questa situazione durò poco: infatti papa Gregorio XIV il 23 marzo 1591 con il Breve Si de restituendis ripristinò il potere temporale in favore del cardinale vescovo. Così rimase la situazione fino al settembre 1870.

Nome Anno di insediamento Anno di decadenza
Giovanni Domenico de Cupis 1548[3]. 1553
Gian Pietro Carafa 1553 1555
Jean du Bellay 1555 1560
François de Tournon 1560 1562
Rodolfo Pio de Carpi 1562 1564
Francesco Pisani 1564 1570
Giovanni Girolamo Morone 1570 1580
Alessandro Farnese il giovane 1580 5 marzo 1589
- 1589 1591
Alfonso Gesualdo 23 marzo 1591 1603
Tolomeo Gallio 1603 1607
Domenico Pinelli 1607 1611
François de Joyeuse 1611 1615
Antonio Maria Gallo 1615 1620
Antonio Maria Sauli 1620 1623
Francesco Maria Bourbon del Monte 1623 1626
Ottavio Bandini 1626 1629
Giovanni Battista Deti 1629 1630
Domenico Ginnasi 1630 1639
Carlo Emanuele Pio di Savoi senior 1639 1641
Marcello Lante della Rovere 1641 1652
Giulio Roma 1652 1652
Carlo de Medici 1652 1666
Francesco Barberini senior 1666 1679
Cesare Facchinetti 1680 1683
Niccolò Albergati-Ludovisi 1683 1687
Alderano Cybo-Malaspina 1687 1700
Emmanuel Théodose de La Tour d'Auvergne de Bouillon 1700 1715
Niccolò Acciaiuoli 1715 1719
Fulvio Astalli 1719 1721
Sebastiano Antonio Tanara 1721 1724
Francesco del Giudice 1724 1725
Fabrizio Paolucci 1725 1726
Francesco Barberini junior 1726 1738
Pietro Ottoboni 1738 1740
Tommaso Ruffo 1740 1753
Pier Luigi Carafa 1753 1755
Raniero d'Elci 1756 1761
Giuseppe Spinelli 1761 1763
Carlo Alberto Guidobono Cavalchini 1763 1774
Fabrizio Serbelloni 1774 1775
Giovanni Francesco Albani 1775 1803[4]
Henry Benedict Mary Clement Stuart of York 1803 1807[5]
Leonardo Antonelli 1807 17 maggio 1809[6]
Alessandro Mattei 1814[7] 1820
Giulio Maria della Somaglia 1820 1830
Bartolomeo Pacca 1830[8] 1844
Ludovico Micara 1844 1847
Vincenzo Macchi 1847 1860
Mario Mattei 1860 20 settembre 1870[9]


Note
  1. Domenico Scacchi, Alla ricerca di una regione. Il "Lazio" dalla Repubblica giacobina alla I guerra mondiale. In: AA.VV., Atlante storico-politico del Lazio, Laterza, Bari, 1996.
  2. Cori era feudo del Senato Romano, perciò il suo governatore era nominato dal Senato di Roma.
  3. La data di insediamento come cardinale vescovo delle Sedi suburbicaria di Ostia e Velletri è il 1537.
  4. Eccetto la parentesi della Repubblica Romana (1798-1799), proclamata a Velletri il 18 febbraio 1798 e cessata con la rioccupazione napoletana di Roma il 30 settembre 1799.
  5. Il 2 febbraio 1805 i francesi entrarono a Roma dopo aver occupato lo Stato Pontificio.
  6. Il 17 maggio 1809 i territori dello Stato Pontificio vennero di fatto annessi all'Impero napoleonico, e Velletri divenne capoluogo di provincia della Campagna.
  7. Il 24 gennaio 1814 papa Pio VII fece rientro nei territori dello Stato Pontificio liberati dai francesi, completando la riannessione della totalità della nazione il 6 luglio 1816.
  8. Il 1º febbraio 1832 papa Gregorio XVI costituì la Delegazione di Velletri, affidandone il governo al cardinale vescovo della Sede suburbicaria di Velletri.
  9. Il 20 settembre 1870 lo Stato Pontificio venne annesso dal Regno d'Italia dopo la presa di Porta Pia.
Bibliografia
  • Moto proprio della Santità di Nostro Signore papa Pio VII in data de' 6 luglio 1816 sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica. 1816.
  • AA.VV., Atlante storico-politico del Lazio. Laterza, Bari, 1996. ISBN 88-420-4803-8
Voci correlate
Collegamenti esterni