Beato Bernardino da Fossa

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Beato Bernardino da Fossa Amici, O.F.M.
Presbitero
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al secolo Giovanni
battezzato
Beato
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Beato Bernardino da Fossa
Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 82 anni
Nascita Fossa (L'Aquila)
1421
Morte L'Aquila
27 novembre 1503
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Vestizione [[{{{aVest}}}]]
Professione religiosa 13 marzo 1446
Ordinato diacono
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Ordinazione presbiterale XV secolo
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Incarichi ricoperti
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 26 marzo 1828, da Leone XII
Canonizzazione [[]]
Ricorrenza 27 novembre
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 27 novembre, n. 13:
« All'Aquila, beato Bernardino da Fossa (Giovanni) Amici, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che predicò la fede cattolica in molte province d'Italia. »
(Santo di venerazione particolare o locale)

Beato Bernardino da Fossa Amici, al secolo Giovanni (Fossa (L'Aquila), 1421; † L'Aquila, 27 novembre 1503) è stato un presbitero e scrittore italiano.

Biografia

Nato a Fossa, intorno al 1420, di nobile famiglia abruzzese. Nel 1426 ebbe modo di ascoltare le parole di San Giovanni da Capestrano di ritorno da Roma. A partire dal 1438 Giovanni Amici fu in Umbria, dove si laureò in giurisprudenza presso l'università di Perugia: colpito da una predica sulla vita di san Bernardino da Siena, spentosi all'Aquila nel 1444, decise di abbracciare la vita religiosa nel ramo degli Osservanti dell'ordine francescano.

Il 12 marzo 1445 adottò il nome di Bernardino da Fossa e iniziò il noviziato a Gubbio: il 13 marzo 1446 fece la professione solenne nel convento di Stroncone.

Zelante sacerdote e valente predicatore presso numerosi centri umbri, venne eletto per quattro volte Padre Provinciale dei Frati Minori Osservanti per gli Abruzzi, ricoprendo la carica dal 1454 al 1460 e poi dal 1472 al 1475: tra il 1464 e il 1467 fu invece Superiore di Bosnia e Dalmazia, provincia appena istituita da papa Pio II Piccolomini e nel 1468 fu eletto Procuratore dell'ordine presso la Santa Sede.

Venne eletto per due volte vescovo dell'Aquila (prima nel 1472, alla morte del cardinale Amico Agnifili e poi nel 1491, come successore di Giovanbattista Gaglioffi) ma declinò entrambe le volte l'offerta per spirito di umiltà.

Nel 1475 abbandonò ogni carica e si ritirò nel convento di San Giuliano dell'Aquila: il 16 gennaio 1495, a Cittaducale, riuscì a fermare le truppe di Carlo VIII e a convincerle a non attraversare il territorio aquilano, risparmiando alla popolazione le gravi conseguenze di un'occupazione militare.

Si spense nel suo convento all'età di 83 anni.

Opere

Fu anche uno scrittore prolifico; i suoi scritti vertono su temi di storia e teologia, dei quali la maggior parte sono rimasti inediti; il nipote Antonio Amici che fu anche suo biografo, ne pubblicò alcuni nel 1572, oggi di grande valore per l'estrema rarità degli esemplari conservati. Tra i primi figura una Cronaca aquilana recante come sottotitolo Della presa di possesso del Convento di Sant'Angelo d'Ocre, relativa alla storia aquilana dal 1254 al 1423[1].

Tra quelli non pubblicati figurano:

  • Centurio (201 sermoni),
  • Quodlibetum (145 sermoni),
  • Quaestiones duae, riguardanti i Frati Minori, questi sono contenuti nei codici marciani
  • Sermones varii (154 prediche), conservati nell'Archivio municipale de L'Aquila

Culto

Il suo corpo, trafugato dalla chiesa conventuale di San Giuliano il 1º dicembre 1515, è ora conservato presso la casa francescana di Sant'Angelo ad Ocre.

Note
  1. Leopoldo Cassese, Gli antichi cronisti aquilani, da Buccio di Ranallo ad Alessandro de Ritiis, in « Archivio storico napoletano » n. s. anno XXVII, 1941, v. LXI
Bibliografia


Collegamenti esterni