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Giorgio Spinola (Genova, 6 giugno 1667; † Roma, 17 gennaio 1739) è stato un cardinale e arcivescovo italiano.
Cenni biografici
Nacque a Genova il 5 giugno 1667, figlio di Cristoforo Spinola della nobile famiglia genovese degli Spinola di San Luca, e di Ersilia Centurione, figlia del doge della città Giovanni Battista Centurione. Fu battezzato lo stesso giorno e gli vennero imposti i nomi di Giorgio Cristoforo.
Formazione e ministero sacerdotale
Iniziò i propri studi nel collegio gesuita Tolomei di Siena ove studiò letteratura. Il 18 agosto del 1691 ottenne il dottorato in utroque iure (diritto civile e canonico) nello stesso istituto.
Fu poi a Roma come referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia e Giustizia dal 2 dicembre 1694. Dal 1605 fu prelato pontificio, vice-legato a Ferrara dal luglio del 1695 e consultore della Sacra Congregazione della Romana e Universale Inquisizione dal medesimo periodo.
Fu governatore di Civitavecchia e Tolfa e soprintendente di Corneto dal 30 aprile 1696 al 1699. Dal 5 giugno di quell'anno divenne governatore di Viterbo. Dal 29 giugno del 1701 al 4 luglio del 1703 fu governatore di Perugia e dell'Umbria. Papa Clemente XI lo inviò come inquisitore a Malta nel 1703.
Nel 1706 ricevette in rapida successione gli ordini minori e fu ordinato presbitero il 13 giugno. Il 15 luglio fu nominato precettore coadiutore dell'arcispedale di Santo Spirito in Sassia dell'urbe.
Ministero episcopale
Il 1º giugno 1711 fu nominato arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia. La cerimonia di consacrazione fu celebrata il 7 giugno successivo nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma dal cardinale Fabrizio Paolucci assistito da Ferdinando Nuzzi, arcivescovo titolare di Nicea e da Domenico Zauli, arcivescovo titolare di Teodosia. Fu nominato Assistente al soglio pontificio, e in seguito fu da prima nunzio apostolico in Spagna dal 1711 al 1713 e poi in Austria dal 26 maggio di quell'anno.
Cardinalato
Papa Clemente XI lo creò cardinale nel Concistoro del 29 novembre 1719 e il 20 gennaio di due anni dopo ottenne la berretta cardinalizia con il titolo di Sant'Agnese fuori le mura.
Partecipò al conclave del 1721 che elesse papa Innocenzo XIII il quale lo nominò poi Cardinale Segretario di Stato dal 10 maggio 1721, carica da cui rassegnò le dimissioni 7 marzo 1724.
Dopo questo incarico, il 27 gennaio 1724, venne nominato plenipotenziario assieme al cardinale Juan Álvaro Cienfuegos Villazón, vescovo di Catania, per negoziare la devoluzione alla Santa Sede della cittadina di Comacchio e dei villaggi vicini. Nel 1724 partecipò al conclave che elesse papa Benedetto XIII.
Fu Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali dal 20 febbraio 1726 e prefetto della Congregazione dell'Immunità dal 4 luglio 1726. Dal 25 giugno 1727 sino al 1731 fu legato a Bologna. Partecipò al conclave del 1730 che elesse pontefice Clemente XII. Legato a latere nei ducati di Parma e Piacenza, optò per il titolo di Santa Maria in Trastevere il 15 dicembre 1734 e fu temporaneamente Camerlengo di Santa Romana Chiesa durante l'assenza del cardinale Annibale Albani, dal 1736 al 1737.
Dal 27 novembre 1737 fu protettore della Congregazione dei Camaldolesi. Il 16 dicembre 1737 optò per il titolo di Santa Prassede per poi passare dal 3 settembre 1738 alla sede suburbicaria di Palestrina.
Morte
Morì improvvisamente il 17 gennaio 1739 a Roma. La sua salma venne esposta nella Chiesa di Sant'Ignazio, dove si svolsero i funerali due giorni dopo.
Genealogia episcopale
Successione degli incarichi
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Bibliografia |
- Lorenzo Cardella Memorie storiche de' cardinali della Santa Romana Chiesa. Roma : Stamperia Pagliarini, 1793, vol. 8, p. 179 ss. online
- (FR) Charles Berton Dictionnaire des cardinaux, contenant des notions générales sur le cardinalat ..., pp. 1540 ss., Parigi (1857), online
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