Beato Giovanni da Montecorvino
Beato Giovanni da Montecorvino, O.F.M. Arcivescovo | |
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Beato | |
Età alla morte | 82 anni |
Nascita | Montecorvino Rovella 1246 |
Morte | Pechino 1328 |
Professione religiosa | 1271 |
Consacrazione vescovile | 1308 |
Elevazione a Patriarca | 23 luglio 1307 da papa Clemente V |
Incarichi ricoperti | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 1º gennaio |
Attributi | Bastone da pellegrino |
Patrono di | Cina |
Collegamenti esterni | |
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Il Beato Giovanni da Montecorvino (Montecorvino Rovella, 1246; † Pechino, 1328) è stato un arcivescovo, missionario e fondatore italiano della missione cattolica in Cina, nonché frate minore francescano. È acclamato come santo dai cattolici e dai non cristiani della Cina, nonostante il suo processo di canonizzazione non sia stato ancora concluso.
Biografia
Membro dell'Ordine Francescano, che in quel tempo si occupava principalmente della conversione degli infedeli, venne incaricato dalla Santa Sede di predicare il messaggio Cristiano specialmente alle legioni barbariche e nelle terre ad oriente.
Si dedicò totalmente alle missioni in Oriente, prima di tutto in Persia. Nel 1286 Argun, il Khan di quel regno, inviò una richiesta al Papa attraverso un vescovo Nestoriano, Bar Sauma, chiedendo l’invio di missionari cattolici presso la Corte del grande Imperatore cinese, Kúblaí Khan (1260-94), che era simpatizzante del messaggio Cristiano, anche perché sua madre era nestoriana.
In quello stesso periodo, Giovanni da Montecorvino si recò a Roma con notizie simili, e il Papa Niccolò IV gli affidò l'importante compito di impiantare delle missioni nell'Estremo Oriente, dove ancora era presente Marco Polo.
Iniziò il suo viaggio nel 1289, avendo con sé delle lettere per il Khan Argun, il grande Imperatore Kublai Khan, il Principe dei Tartari Kaidu, il Re dell'Armenia ed il Patriarca dei Giacobiti. Suoi compagni furono il Domenicano Nicola da Pistoia e il mercante Pietro di Lucalongo. Dalla Persia si recò via mare in India (1291) dove predicò per 13 mesi e battezzò circa 100 persone. Il suo compagno Nicola da Pistoia morì li. Viaggiando via mare da Meliapur, raggiunse la Cina nel 1294 solo per scoprire che Kúblaí Khan era appena morto e che Timurleng (1294 – 1307) gli era succeduto al trono. Sebbene quest'ultimo non volle abbracciare la Cristianità, non pose comunque alcun ostacolo sulla via dello zelante missionario che anzi, a dispetto dell'opposizione dei Nestoriani che già si trovavano lì, entrò presto nelle grazie di Timurleng.
Nel 1299 costruì la prima chiesa di Pechino e nel 1305 ne costruì un'altra con annesse officine e case per 200 persone proprio davanti al palazzo imperiale. In quegli stessi anni riscattò da famiglie non cristiane circa 150 ragazzini dai 7 agli 11 anni, insegnò loro il greco e il latino, scrisse appositi salmi ed inni e li educò al servizio liturgico della messa e al canto. Nello stesso periodo imparò in profondità il linguaggio dei nativi allo scopo di iniziare a pregare in maniera pienamente comprensibile per loro e tradusse in Cinese il Nuovo Testamento ed i Salmi. Tra le 6000 persone convertite da Giovanni da Montecorvino vi fu un re Nestoriano, George, un vassallo del Gran Khan menzionato da Marco Polo.
Il Beato Giovanni lavorò in totale solitudine per ben 11 anni (non potendo quindi neanche confessarsi) finché nel 1304 un legato tedesco, Arnoldo di Colonia, fu inviato ad aiutarlo.
Nel 1307 Clemente V, pienamente soddisfatto del successo del missionario, inviò altri sette Frati Francescani con l'incarico di consacrarlo Arcivescovo di Pechino e Sommo Vescovo di tutta la Cina; a loro volta, essi, avrebbero dovuto divenire suoi vicari. Di questi sette frati, però, solamente 3 giunsero a destinazione: Gerardo, Pellegrino e Andrea da Perugia. Essi lo consacrarono Arcivescovo nel 1308 e gli succedettero nella Sede Episcopale di Zaiton.
Nel 1312 altri tre Frati Francescani furono inviati da Roma come Vescovi Suffraganei.
Il Beato Giovanni da Montecorvino morì nel 1328 e da allora, nonostante il suo processo di canonizzazione non sia stato ancora concluso, è acclamato come Santo dai Cristiani e dai non cristiani della Cina.
Successione degli incarichi
Predecessore: | Arcivescovo di Pechino | Successore: | |
---|---|---|---|
Andreuccio da Assisi O.F.M. | 23 luglio 1307 - 1328 | Nicola da Botras O.S.F. |
Predecessore: | Patriarca di tutto l'Oriente | Successore: | |
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- | 23 luglio 1307 - 1328 | - |
Bibliografia | |
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