Sant'Antonino Fantosati

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Sant'Antonino Fantosati, O.F.M.
Vescovo · Martire
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al secolo Antonio Sante Agostino
battezzato
Santo
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Titolo
Incarichi attuali
Età alla morte 57 anni
Nascita Trevi
16 ottobre 1842
Morte 7 luglio 1900
Sepoltura
Conversione
Appartenenza
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Professione religiosa [[]]
Ordinato diacono
Ordinazione presbiterale
Ordinazione presbiterale 13 giugno 1865
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Consacrazione vescovile
Consacrazione vescovile 11 novembre 1892
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a Cardinale
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Incarichi ricoperti
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° vescovo di Roma
Elezione
al pontificato
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pontificato
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(per causa incerta o sconosciuta)
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Extra Anni di pontificato


Cardinali creazioni
Proclamazioni
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Eventi

Iter verso la canonizzazione

Venerato da Chiesa cattolica
Venerabile il [[]]
Beatificazione 24 novembre 1946, da Pio XII
Canonizzazione 1º ottobre 2000, da Giovanni Paolo II
Ricorrenza 7 luglio
Altre ricorrenze
Santuario principale
Attributi
Devozioni particolari {{{devozioni}}}
Patrono di
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Incoronazione
Investitura
Predecessore
Erede
Successore
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Altri titoli
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Consorte

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Collegamenti esterni
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Tutti-i-santi.jpgNel Martirologio Romano, 7 luglio, n. 12:
« Vicino alla città di Hengyang nella provincia dello Hunan in Cina, sant'Antonino Fantosati, vescovo, e Giuseppe Maria Gambaro, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che, durante la persecuzione dei Boxer, approdati per portare aiuto ai fedeli, morirono lapidati. »

Sant'Antonino Fantosati, al secolo Antonio Sante Agostino (Trevi, 16 ottobre 1842; † 7 luglio 1900) è stato un vescovo, missionario e martire italiano, religioso dell'Ordine dei Frati Minori che, ordinato sacerdote, divenne missionario in Cina, ove fu vescovo dell'Hunan meridionale. Morì ucciso dai rivoltosi durante una sommossa xenofoba; è venerato dalla Chiesa cattolica come santo e martire.

Biografia

Vestendo l'abito dei frati Minori e cambiando il nome in quello di Antonino, compì l'anno di noviziato presso il convento di Santa Maria della Spineta, frazione di Fratta Todina. Venne consacrato sacerdote a Carpineto Romano il 13 giugno 1865, avendo come padrino il conte Giovanni Battista Pecci, fratello del cardinale Gioacchino, ancora per alcuni anni arcivescovo in Perugia, prima di essere eletto Papa col nome di Leone XIII. Il legame di padre Antonino Fantosati e la famiglia Pecci, compreso Papa Leone XIII, rimase anche dopo la sua partenza come missionario in Cina.

Dopo un colloquio con padre Bernardino da Portogruaro, ministro generale dei frati Minori, partì missionario per la Cina, una terra di una lunga tradizione di presenza francescana, come dimostra la consacrazione nel 1310 circa di Giovanni da Montecorvino come primo arcivescovo dell'attuale Pechino. Assieme ad Antonino vi erano altri frati, tra i quali padre Elia Facchini, che moriranno martiri e verranno beatificati il 29 novembre 1946 da papa Pio XII e canonizzati da papa Giovanni Paolo II il 2 ottobre 2000.[1] Giunto ad Wuhan, capitale dell'Hubei, vestì abiti cinesi come segno di cordialità verso le persone che avrebbe incontrato; anche il nome venne cambiato, secondo la lingua locale, in Fan-hoae-te. Nel 1878 fu nominato amministratore apostolico dell'Alto Hubei e successivamente vicario apostolico dell'Hunan meridionale.

Chiamato dalla fiducia di Leone XIII a reggere la Chiesa del Hunan Meridionale, l'11 novembre 1892 fu consacrato vescovo e gli fu assegnata la sede titolare di Adraa. Dopo un viaggio di ritorno in Europa, durante il quale visitò diversi luoghi francescani, tornò in Cina dove la persecuzione caratterizzò i suoi ultimi anni. Il 7 luglio 1900 venne ucciso durante una sommossa, il suo corpo fu bruciato e le ceneri disperse. Alcune reliquie - tra cui un frammento di osso donato dal venerabile Beato Gabriele Allegra - sono conservate presso il Convento San Martino di Trevi.

Note
  1. Mario Sgarbossa, I Santi e i Beati della Chiesa d'Occidente e d'Oriente, II edizione, Edizioni Paoline, Milano, 2000, ISBN 88-315-1585-3, p. 388
Bibliografia
  • Giulio Mancini, S. Antonino Fantosati, Velar, Gorle 2008 - 48 pagine
  • Pietro Messa, Papa Benedetto andrà al paese natio di Pecci. L’amicizia che uni sant’Antonino Fantosati e Leone XIII, tra Carpineto Romano e la Cina, in La Voce. Settimanaledi Informazione dell'Umbria 19 (28 maggio 2010), p. 10
Voci correlate


Collegamenti esterni